segnali dalle città invisibili
  Giro91 Risonanze
Nonostante tutto Mo’Horizons

di rocco rossitto

Il concerto dei Mo’Horizons doveva aprire ufficialmente Electronica 2002, rassegna di musica elettronica avanzata arrivata alla terza edizione e che aveva in cartellone date interessanti che avrebbero riscosso successi di pubblico e critica. Electronica è stata sospesa poiché i mercati generali, organizzatori della rassegna hanno subito un sequestro giudiziario per una licenza mancante, non è stato l’unico locale ad avere questo problema, o meglio non è stato l’unico locale di un certo tipo ad avere controlli e sanzioni.

Nonostante tutto, nonostante il concerto inizialmente era stato spostato al taxidriver (anch’esso “sequestrato”) alla fine si è suonato allo Zo (centro di culture contemporanee). Electronica ha avuto vita solo per un concerto, quello dei Mo’horizons.

Le disgrazie non sono finite, l’acustica di Zo si è rivelata disastrosa tanto che il povero ralf droesemayer, mente dei mo’horizons ha dovuto fare la spola tra il mixer e il palco per cercare di regolare al meglio il suono e si è scusato con il pubblico, dicendo che il concerto si sarebbe dovuto fare “ai mercati generali e non qui in un bellissimo posto dove però sarebbe meglio suonare musica classica”.
Fin qui tutto quello che è andato male, ma poi il concerto è scivolato veloce tra le sonorità dei mo’horizons formazione tedesca con il Brasile in testa e nel cuore. Brazilian beat mescolata al sangue tedesco tutto frullato con la voce di una strepitosa cantante, brasiliana, di cui mi sfugge il nome, ma di cui difficilmente si dimenticherà la voce.

Un concerto lounge che nonostante tutto ha suonato bene, molto bene.

 

Il Progetto
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