segnali dalle città invisibili
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Fuochi a mare per Vladimir Majakovskij

Il monologo di Andrea Renzi a Scenario Pubblico
di angelo pattavina

Uno sparo squarcia il silenzio. Ed il buio.
Un colpo di rivoltella che racchiude nella sua assordante esplosione una vita intera. E la sua poesia. Quella di Vladimir Majakovskij, uno dei personaggi più rappresentativi della cultura russa del primo Novecento, che con il suo straordinario uso della parola è stato la voce dell'anima rivoluzionaria della poesia.
Uno spettacolo quello proposto da Andrea Renzi (attore, autore, regista napoletano) che in un monologo intenso e profondo riassume tutto l'arcano di questa poetica. Un omaggio ad un poeta e alla poesia come luogo della vita. Una vita contrastata, alla continua ricerca di un "infame buonsenso"; una eccezionale parabola artistica raccontata con vigorosa teatralità attraverso le parole dell'artista stesso, attraverso i suoi versi, i suoi gesti, le sue intemperanze e le sue maledizioni. Attimi pregni di ideali, scanditi dall'improvviso e spiazzante fragore di uno sparo. Che blocca tutto. Per un attimo. Eterno.
Ma l'eternità non si perpetua in maniera vana perchè, come ammoniva il poeta russo già nel 1918, "il poeta è un'operaio". E ciò è confermato dalla capacità che hanno le parole di costruire mondi, generando, a volte, anche energia e solidarietà.
"Soltanto uniti abbelliremo l'universo, l'avvieremo a tempo di marcia. Contro la marea di parole innalziamo una diga. All'opera! E gli oziosi oratori, al mulino! Ai mugnai! Che l'acqua dei loro discorsi faccia girare le macine".

Autore ed interprete: Andrea Renzi
Luci: Pasquale Mari
Suono: Daghi Rondanini
Direttore tecnico: Lello Becchimanzi
Produzione: Teatri Uniti Napoli
A cura di: Angelo Curti

 

Il Progetto
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