segnali dalle città invisibili
 

Giro89 Risonanze
500!

di ugo giansiracusa

regia di Giovanni Robbiano, Lorenzo Vignolo, Matteo Zingirlan
con Andrea Bruschi, Veronika Logan, Massimo Olcese, Manuela Ungaro
e con la partecipazione di Lella Costa, Ed Bishop, Mao, Rocco Barbaro, Marcello Cesena, Fernanda Pivano, Ugo Dighero, Marina Massironi

L'amore per il cinema rende possibile ciò che non lo sembrerebbe. Rende Possibile questo film, ad esempio. Girato in due anni con una spesa di circa 90 milioni di vecchie lire (assolutamente nulla per il cinema contemporaneo). Fatto con l'aiuto di amici e parenti. L'amore per il cinema rende plausibile e possibile anche un road movie in 500... quella "vera"... quella vecchia. Un road movie al rallentatore dato che i protagonisti impiegano un paio di giorni per fare un'ottantina di chilometri.
Folle, giocoso, ironico, divertente. Ampiamente assimilabile ad un fumetto o ad una favola surreale. Pieno di gag e citazioni.
La storia è quella di Carlo che deve sventare l'omicidio del Papa e di altri capi religiosi preparato e organizzato dal famigerato killer Omega. Insieme a Carlo la giornalista Anna Letizia...
Ma raccontare la storia è veramente impossibile se non del tutto inutile visto che è solo la struttura portante (ma non troppo) di una serie di incontri, circostanze, incidenti che solo nella loro successione, quasi casuale, creano, a poco a poco, il film e il suo intreccio.
La particolarità del film, o almeno una delle particolarità, è che il film è girato dai tre registi "un pezzo ciascuno". Il film è, cioè diviso in tre segmenti ognuno dei quali girato da un singolo regista. Ma la storia è una sola e passa dalle mani di uno per continuare in quelle dell'altro e finire in quelle del terzo. Ognuno con la propria sensibilità, i propri gusti, le proprie esperienze e necessità e poetiche. Tenuti insieme dall'amicizia che li lega e dall'amore per il cinema. Tenuti insieme dalla voglia di raccontare una storia, contro ogni logica, contro ogni aspettativa.
Così dopo due anni di riprese, uno di montaggio, un mucchio di debiti e grazie ad una casa di distribuzione scandinava (guarda un pò cosa deve fare il cinema italiano per essere nelle sale) il film arriva finalmente al cinema. Chissà quali, quanti e per quanto tempo... Eppure è già una sfida vinta. La realizzazione di un sogno che per certi aspetti mi ricorda le infinite vicissitudini di Orson Welles nel girare il suo Otello, portato avanti nei ritagli di tempo per sette anni. Cosa non si farebbe per il cinema.
E allora non ci rimane che premiare questo piccolo sogno in pellicola, onesto e sincero come gran parte dei sogni. Andandolo a vedere, se ci capita la possibilità.

 

Il Progetto
[Up] Inizio pagina | [Send] Invia questa pagina a un amico | [Print] Stampa | [Email] Mandaci una email | [Indietro]