segnali dalle città invisibili
 

Giro88 Palestina aprile 2002
Palestina: risoluzione del Parlamento Europeo
"Vi allego la risoluzione che abbiamo votato al parlamento Europeo sulla
questione del Medio-Oirente. Lo so non è molto, ma è stato un lavoro enorme.
Un abbraccio - Luisa Morgantini"

P5_TAPROV(2002)0173

Situazione in Medio Oriente
Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Medio Oriente Il Parlamento europeo,
- viste la sua raccomandazione al Consiglio, del 13 dicembre 2001 sulla
crisi in Medio Oriente e il ruolo dell'Unione europea nella regione 1 , la
sua risoluzione del 7 febbraio 2002 sulla situazione in Medio Oriente 2 e
la sua risoluzione del 20 marzo 2002 sui risultati del Consiglio europeo di
Barcellona del 15 e 16 marzo 2002,A. profondamente sconvolto dalla sempre
più grave tragedia umana vissuta dai popoli israeliano e palestinese,B.
convinto che solo un ritorno al tavolo dei negoziati riaprirà la
prospettiva della coesistenza di due Stati, Israele e Palestina, in un
contesto di pace e sicurezza,C. seriamente preoccupato per gli scontri che
stanno avendo luogo alla frontiera con il Libano e che potrebbero
estendersi a tutta la regione,D. considerando che il perdurare del
conflitto in Medio Oriente è fonte di crescenti tensioni nei paesi arabi e
comporterà un peggioramento della situazione politica ed economica
internazionale,1. appoggia le risoluzioni 1397, 1402 e 140 3 del Consiglio
di sicurezza delle Nazioni Unite, che chiedono il ritiro dell'esercito
israeliano dai territori palestinesi, inclusa Ramallah; ne esige la piena e
immediata applicazione e chiede la cessazione di ogni violenza;2. condanna
energicamente tutti gli attentati terroristici suicidi perpetrati
indiscriminatamente contro Israele da estremisti palestinesi; invita
l'Autorità palestinese a compiere uno sforzo maggiore per scongiurare gli
atti di terrorismo;3. condanna l'escalation militare perseguita dal governo
Sharon - che viola il diritto internazionale e il diritto umanitario e non
fornirà una soluzione efficace agli attacchi terroristici - e condanna
l'oppressione della popolazione civile palestinese da parte dell'esercito
israeliano e la sistematica distruzione di infrastrutture in
Cisgiordania;4. segnala al governo israeliano che Yasser Arafat, presidente
democraticamente eletto dell'ANP, deve godere di libertà di movimento e
reputa inammissibile che egli sia de facto agl i arresti domiciliari;5.
condanna il rifiuto opposto dal primo ministro Sharon a che una delegazione
di alto livello dell'UE incontrasse il presidente Arafat e ritiene che il
governo israeliano dovrebbe trarre vantaggio dal sincero impegno europeo a
trovare una soluzione alla crisi, ivi compreso il problema del terrorismo;
ritiene che l'offensivo trattamento riservato alla delegazione dell'UE
rappresenti un punto di svolta nelle relazioni tra Israele e l'Europa;6.
sottolinea l'importanza della riunione di Madrid tra l'UE, gli Stati Uniti,
la Russia e il Segretario generale delle Nazioni Unite per discutere la
situazione attuale e si compiace dell'iniziativa della Presidenza del
Consiglio; chiede che siano studiati provvedimenti in vista dell'invio
nella regione di una forza internazionale d'interposizione e di
osservazione sotto l'egida delle Nazioni Unite; chiede agli Stati membri di
predisporre sin da ora il proprio contributo a tale forza;7. invita il
Consiglio a decretare un emba rgo sulle forniture di armi a Israele e alla
Palestina;8. invita il Consiglio e la Commissione a convocare urgentemente
il Consiglio di associazione UE-Israele al fine d'illustrare la sua
posizione al governo israeliano, chiedendogli di ottemperare alle ultime
risoluzioni dell'ONU e di dare una risposta positiva agli sforzi
attualmente esplicati dall'UE per addivenire a una soluzione pacifica del
conflitto; chiede in tale contesto alla Commissione e al Consiglio di
sospendere l'Accordo euromediterraneo di associazione UE-Israele;9.
sottolinea la particolare responsabilità degli Stati Uniti nella crisi,
dovuta soprattutto alla loro influenza sulla politica israeliana, e
sostiene la decisione d'inviare una delegazione statunitense ad alto
livello nella regione per cercare di far riprendere i colloqui fra le due
parti e porre termine alla violenza;10. si compiace del sostegno dato dalla
Lega araba alla proposta saudita, che dovrebbe costituire una base di
discussione per un accordo di p ace duraturo fra Israele e Palestina, e
invita il governo israeliano a riconoscere questo giro di boa
nell'atteggiamento degli Stati arabi nei confronti del conflitto;11.
condanna fermamente i recenti atti di antisemitismo perpetrati in Europa,
come quelli contro sinagoghe, scuole e cimiteri ebraici;12. esprime pieno
sostegno agli israeliani, ai palestinesi e alle organizzazioni
internazionali che, ad ogni livello, lavorano per la pace, inclusi i
riservisti israeliani che si rifiutano di prestare servizio nei territori
occupati, ed esprime in particolare solidarietà e sostegno alle coalizioni
israelo-palestinesi per la pace;13. chiede a Israele di garantire il libero
accesso dei mezzi d'informazione ai Territori occupati e di consentire alle
autorità diplomatiche e consolari di contattare i cittadini UE nella
regione;14. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente
risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo e al Parlamento
d'Israele, al Presidente dell'Autorità n azionale palestinese e al
Consiglio legislativo palestinese, al Segretario generale delle Nazioni
Unite, al Presidente e al Congresso degli USA e al Segretario generale
della Lega araba.

 

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