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La "Santissima" catena di Riccardo Orioles

Zo, giornalismo sul web
di angelo luca pattavina

"Piccoli" giornalisti crescono: erano gli anni settanta. In piazza Roma a Catania un inviato alla sua prima uscita sul campo blocca il "tipo" con la faccia losca e gli chiede: "Scusi ha della roba?", e quello gli risponde: "Favorisca i documenti, per favore". Era il tipo sbagliato. Si comincia anche così.
Quell'inviato senza esperienza infatti era Riccardo Orioles, così come ce lo ricorda Toto Roccuzzo nell'ennesimo appuntamento di 42° Parallelo (libri autori temi a sud) organizzato il 3 aprile negli spazi di Zo Culture.
Un incontro per presentare la Catena di San Libero, la news letter curata da Riccardo Orioles (già "militante" in "Avvenimenti" e "I Siciliani") su internet. La "santissima catena", così come la chiama Roccuzzo, che, partita nel 1999, conta oggi più di 120 numeri e che si distingue oltre che per i suoi contenuti e per la cifra stilistica dell'autore, anche per il modo nuovo con cui si propone di fare comunicazione. Il giornalismo classico, in un qualche modo, con lo sviluppo delle nuove tecnologie è destinato a morire, afferma Orioles, che stanco di avere un rapporto "predicatore" con il lettore, grazie alla sua catena riesce invece ad interagire con chi legge i suoi articoli; una lettura che parte non più da un atto d'acquisto, ma da un atto d'affetto e che nel tempo e nello spazio riesce ad affermarsi, non come "grande" informazione, ma come un'informazione "glocal", globale e locale nello stesso tempo.
Così, tanto per abbaiare, il piccolo Eta Beta, il don Milani del giornalismo (ancora affettuosamente secondo Roccuzzo), da quando gli sono scomparsi i giornali da sotto i piedi ha trovato il modo esatto per comunicare senza limiti di sorta, riuscendo anche a mordere lì dove gli altri non sanno, non possono o non vogliono arrivare.
Un grande esempio di giornalismo veramente appassionato (appassionante) libero ed indipendente.
"Secondo la tradizione chassidica esistono trentasei uomini sui quali l'occhio di Dio si posa quando medita di porre fine al mondo; sono questi trentasei uomini a vivere secondo la pietà e la legge".
E Riccardo Orioles, secondo me, è uno di quelli.

 

Il Progetto
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