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La quarta ((I)): IndyMedia

Una rete d'informazione libera ed indipendente
di Angelo Luca Pattavina

Ha ancora senso oggi, nel nostro paese, parlare di informazione libera?
La risposta può essere sì solo se guarda al di là dei tradizionali media d'informazione di cui siamo in un qualche modo tutti un pò succubi. E la risposta arriva da internet grazie ad un progetto che ci propone come filosofia portante quella di non odiare i media, ma essere noi stessi i nostri media. Questo è il nucleo centrale di Indymedia.

Indymedia e' un network di media gestiti collettivamente per dare un'informazione radicale, obiettiva e appassionata. Esso ha rappresentato una rottura nel mediascape nord-americano ed ora si appresta a fare lo stesso anche in Italia, ultimo nodo ad aggiungersi al suo network internazionale.
Nato per esigenze di copertura mediatica di un evento che i media rischiavano di deformare (le proteste di Seattle contro il WTO) Indymedia ha dimostrato come fosse possibile, grazie a internet, la creazione di mass media dal basso, autogestiti, non-profit e indipendenti dai media istituzionali e commerciali.
Soprattutto in un paese come l'Italia dove i 7 telegiornali nazionali sono la copia esatta l'uno dell'altro, paese in cui l'informazione è ancora infeudata alle burocrazie di regime o ai grandi gruppi economici, Indymedia rapppresenta una rottura rivoluzionaria. Indymedia Italia, infatti, e' un telegiornale quotidiano fruibile a qualsiasi ora da chiunque abbia un computer collegato a internet. In un epoca di colonizzazione selvaggia della rete e dei primi esperimenti di Web Tv da parte dei grandi monopoli della comunicazione, battendo tutti sul tempo, Indymedia si presenta come prima Web Tv italiana con un apparato redazionale organizzato, motivato e indipendente.

Indymedia deve la sua forza mediatica ad una piattaforma web flessibile e user-friendly, ad un database completamente automatizzato, a potenti server per lo streaming audio-video e, soprattutto,ad un flusso di news sempre aggiornato. La caratteristica piu' importante e' che i contenuti possono essere aggiornati e controllati da chiunque attraverso un computer collegato a internet. Chiunque puo' caricare ed editare registrazioni audio e video, immagini, articoli, news, comunicati. La redazione non ha bisogno di essere centralizzata, puo' costituirsi li' dove l'evento accade e organizzarsi a network attraverso email e canali IRC.

Date le sue caratteristiche, Indymedia Italia è quindi alla ricerca continua di redattori, giornalisti, organizzatori, tecnici, attivisti, videomaker, fotografi e soprattutto web designer, sistemisti, linuxisti, hacker sensibili ai temi dell'informazione libera. Indymedia si rivolge in particolare a tutte quelle esperienze italiane che hanno gia' sperimentato in questi anni forme di informazione dal basso, indipendenti, autogestite, con la speranza di valorizzare al meglio la ricchezza di questo network.
Per partecipare, consultate la pagina dei contatti o scrivete a italy@indymedia.org per maggiori informazioni.

Adesso il re dei media italiani (il super-presidente Berlusconi) ha un motivo in più di disperazione; dopo i (grandiosi?) progetti di sviluppo delle sue tre I (Inglese, Internet ed Informatica) un'altra I si sta facendo strada in maniera sempre più incalzante: quella di Indymedia Italia.


Il Progetto
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