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Giro88
E-Mov vs E-Gov
La quarta ((I)): IndyMedia
Una rete d'informazione libera
ed indipendente
di Angelo Luca Pattavina
Ha ancora senso oggi, nel nostro
paese, parlare di informazione libera?
La risposta può essere sì solo se
guarda al di là dei tradizionali media
d'informazione di cui siamo in un qualche modo
tutti un pò succubi. E la risposta arriva
da internet grazie ad un progetto che ci propone
come filosofia portante quella di non odiare i
media, ma essere noi stessi i nostri media. Questo
è il nucleo centrale di Indymedia.
Indymedia e' un network di media
gestiti collettivamente per dare un'informazione
radicale, obiettiva e appassionata. Esso ha rappresentato
una rottura nel mediascape nord-americano ed ora
si appresta a fare lo stesso anche in Italia,
ultimo nodo ad aggiungersi al suo network internazionale.
Nato per esigenze di copertura mediatica di un
evento che i media rischiavano di deformare (le
proteste di Seattle contro il WTO) Indymedia ha
dimostrato come fosse possibile, grazie a internet,
la creazione di mass media dal basso, autogestiti,
non-profit e indipendenti dai media istituzionali
e commerciali.
Soprattutto in un paese come l'Italia dove i 7
telegiornali nazionali sono la copia esatta l'uno
dell'altro, paese in cui l'informazione è
ancora infeudata alle burocrazie di regime o ai
grandi gruppi economici, Indymedia rapppresenta
una rottura rivoluzionaria. Indymedia Italia,
infatti, e' un telegiornale quotidiano fruibile
a qualsiasi ora da chiunque abbia un computer
collegato a internet. In un epoca di colonizzazione
selvaggia della rete e dei primi esperimenti di
Web Tv da parte dei grandi monopoli della comunicazione,
battendo tutti sul tempo, Indymedia si presenta
come prima Web Tv italiana con un apparato redazionale
organizzato, motivato e indipendente.
Indymedia deve la sua forza mediatica
ad una piattaforma web flessibile e user-friendly,
ad un database completamente automatizzato, a
potenti server per lo streaming audio-video e,
soprattutto,ad un flusso di news sempre aggiornato.
La caratteristica piu' importante e' che i contenuti
possono essere aggiornati e controllati da chiunque
attraverso un computer collegato a internet. Chiunque
puo' caricare ed editare registrazioni audio e
video, immagini, articoli, news, comunicati. La
redazione non ha bisogno di essere centralizzata,
puo' costituirsi li' dove l'evento accade e organizzarsi
a network attraverso email e canali IRC.
Date le sue caratteristiche, Indymedia
Italia è quindi alla ricerca continua di
redattori, giornalisti, organizzatori, tecnici,
attivisti, videomaker, fotografi e soprattutto
web designer, sistemisti, linuxisti, hacker sensibili
ai temi dell'informazione libera. Indymedia si
rivolge in particolare a tutte quelle esperienze
italiane che hanno gia' sperimentato in questi
anni forme di informazione dal basso, indipendenti,
autogestite, con la speranza di valorizzare al
meglio la ricchezza di questo network.
Per partecipare, consultate la pagina dei contatti
o scrivete a italy@indymedia.org per maggiori
informazioni.
Adesso il re dei media italiani
(il super-presidente Berlusconi) ha un motivo
in più di disperazione; dopo i (grandiosi?)
progetti di sviluppo delle sue tre I (Inglese,
Internet ed Informatica) un'altra I si sta facendo
strada in maniera sempre più incalzante:
quella di Indymedia Italia.
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