Giro87
Movimento
America verso una dittatura
intervista a Lyndon LaRouche,
di Fabrizio Vielmini (diffusa nelle mailing list
di PeaceLink)
Lyndon LaRouche ha ottant'anni
suonati ma potrebbe ancora mettere in riga la
maggior parte dei politici contemporanei di due-tre
generazioni più giovani di lui.
Pre-candidato alle presidenziali
americane del 2004, incaricato da Regan di condurre
i negoziati con l'URSS riguardo al primo progetto
di difesa anti-missile, quest'economista è
oggi una delle voci più critiche del panorama
politico statunitense. LaRouche ha tenuto questa
settimana due conferenze alla Camera di commercio
di Milano di fronte ad uno spaccato della classe
politica ed imprenditoriale lombarda, a margine
delle quali ha accettato di rispondere a qualche
domanda per i lettori dell'Eco.
EdB Il capo della Federal Riserve,
Alan Greenspan, ha recentemente dichiarato che
gli USA hanno superato la crisi ?
LL Greenspan mente spudoratamente,
sapendo di mentire. La verità è
che l'economia americana sta andando al collasso.
Dalla metà degli anni 60, il sistema economico
degli USA si è spostato da una società
di produzione ad una di puro consumo. Semplicemente
abbiamo cominciato a disinteressarci della produzione
pensando che i nostri bisogni potessero essere
soddisfatti prendendo il necessario dai paesi
del terzo mondo. Ed il tutto tramite dei meccanismi
di credito. Quale conseguenza di questa distorsione
introdottasi nel nostro modo di pensare, non solo
le capacità imprenditoriali di base sono
rimaste spiazzate ma la quantità di derivati
ed altre alchimie finanziarie ha raggiunto la
cifra astronomica di 400 miliardi di dollari.
Al pari del debito estero USA, nessuno potrà
mai far rientrare questa bolla speculativa che
è destinata ad esplodere.
Qual'è la relazione di ciò
con la spirale di guerra che Washington sta portando
avanti ?
LL Una relazione di totale interdipendenza.
Il Dipartimento di Stato si riempie dichiara di
aver vinto la guerra in Afghanistan. In realtà
l'Esercito americano si trova oggi nella stessa
condizione di quello sovietico all'inizio degli
anni 80. Ed anche l'esito finale sarà lo
stesso.
Siamo andati in Afghanistan senza
la minima prova di un legame fra Bin Laden ed
i fatti dell'11 settembre. In tale situazione,
tutta l'attuale politica US è un pretesto
per attaccare l'Iraq. Gli uomini che controllano
la Casa Bianca, personaggi quale H. Kissinger
e Z. Brzhezinsky, gli stessi che finanziarono
l'estremismo islamico contro l'URSS, tentano una
fuga in avanti per ritardare il crollo del sistema
economico che l'Argentina ha preannunciato. Per
fare ciò, questi uomini vogliono creare
una spirale di guerre, un conflitto di civiltà.
Bombardando l'Iraq, sarà l'insieme del
mondo arabo a sentirsi aggredito. Ma l'Iraq non
sarà un osso facile. E per questo che a
Washington stanno parlando di rivedere le dottrine
d'impiego della bomba atomica.
EdB Sono note anche le sue tesi
non troppo ortodosse sull'attuale crisi israelo-palestinese...
LL Israele, sotto la guida di spostati
quale A. Sharon, legati a doppio filo con Kissinger
e Brzhezinsky, è funzionale a questo processo.
Ciò che stanno facendo contro i palestinesi
non è altro che la tattica usata dai nazisti
contro l'insurrezione di Varsavia. Il modo migliore
per fare infuriare ancora di più gli arabi.
A quel punto sarà Israele ad usare la bomba
atomica. Con la crisi senza precedenti che ne
seguirà il sistema politico americano diventerà
una dittatura. Bush è un pover'uomo. Egli
non fa altro che pronunciare discorsi che gli
vengono scritti da altri, senza comprenderne il
significato e le possibili conseguenze.
EdB Quale può essere il
ruolo dell'Europa in tutto questo ?
LL L'Europa può indicare
l'alternativa all'attuale situazione economica.
L'unica via d'uscita da questa crisi totale è
l'avvio da parte dell'Europa avvierà una
politica di grandi infrastrutture continentali
che attraverso la Russia e lo spazio ex-sovietico
colleghi la sua economia a quelle della Cina,
dell'India ed del Medio Oriente. L'Europa ed il
mondo hanno un interesse vitale in questo progetto
di ponte eurasiatico. Questa è la sola
via per innescare una spirale di crescita economica
reale e eliminare la prospettiva della "guerra
di civiltà".
EdB Lei si è già
presentato più volte alle presidenziali
rimanendone sempre escluso. Cosa le fa pensare
che nel 2004 sarà diverso ?
LL Innanzitutto, dobbiamo
chiederci se vi saranno elezioni nel 2004. Ripeto
qui stiamo andando verso una dittatura. E poi,
in ogni caso, io sento che questo è il
mio compito innanzi al mio popolo e lo porterò
avanti fino alla fine.
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