Giro87
Zerobook
Ironicamente fedele alla realtà
di rocco rossitto
Titolo: Alta fedeltà
Autore: Nick Horby
Casa editrice: Uganda (per l'edizione italiana)
titolo originale: High Fidelity
anno: 1995
Nick Horby è straordinariamente
impregnato della realtà che lo circonda
ed è un fedelissimo narratore del suo tempo
che fortunatamente per noi, suoi contemporanei,
è anche il nostro.
Leggendo i suoi libri (io sono arrivato a quota
due) si ritrovano atteggiamenti, nevrosi e stereotipi
della nostra società. Capita di leggere
passi in cui ci si può rispecchiare benissimo.
In Alta fedeltà attraverso la storia di
un trentenne, Rob, proprietario di un piccolo
e ricercato negozio di dischi, racconta una generazione
di trentenni (nel cuore degli anni novanta) che
non vogliono o non sanno scegliere il loro futuro,
che non vogliono avere a che fare con le responsabilità
della vita, che sono coscienti della loro non
stabilità sociale.
La scorrevolezza ha parte fondamentale nella riuscita
del libro che è stato considerato un libro
cult dalla critica anglosassone e non solo.
Alta fedeltà come gli altri libri di Horby
(mi affretterò a leggere, il terzo "febbre
a 90") sono dei libri piacevoli che vanno
letti per la loro impressionante capacità
di raccontarci ciò che stiamo vivendo e
ciò che siamo, senza però aver nessuna
pretesa di farlo.
Il pensiero che la dose di
di vita che ho sul piatto non basterà a
saziarmi mi atterrisce. Pensavo che dovessimo
disfarci di ogni cosa superflua e tirare avanti
col resto, ma non è così a quanto
pare.
Marie entra
in un negozio.
"Salve ragazzi." Dick e Berry scompaiono,in
un modo vistoso e imbarazzante.
"Ciao ciao, ragazzi", gli dice mentre
se ne vanno e scrolla le spalle.
Mi scruta. "Mi stai forse evitando, ragazzo?"
domanda, facendo scherzosamente l'arrabbiata.
"No".
Esattamente
una settimana dopo che Laura se n'è andata,
ricevo una telefonata: una donna di Wood Green
ha certi 45giri che potrebbero interessarmi.
se potete ora leggete.
dovete.
|