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Giro86
Movimento
"Noi non sapremo mai la verità"
di rocco rossitto
La facoltà di Lingue e Letterature
straniere di Catania inaugura il ciclo di lezioni
su "Vie e tecniche della comunicazione"
con una conversazione su "La comunicazione
e le guerre" con un incontro che si è
tenuto nell'aulamagna dell' ex monastero dei benedettini
avente per ospite Giulietto Chiesa, giornalista
e scrittore per La stampa e Il Manifesto.
Dopo
una breve e efficace introduzione del preside
Pioletti, ha preso la parola Giulietto Chiesa
che ha parlato a braccio, coinvolgendo il pubblico
in sala, emozionando e descrivendoci un panorama
mondiale che è a dir poco allarmante.
L'intervento di Chiesa, farcito di numerosi esempi
ha preso di mira il ruolo dell'informazione oggi
e sopratutto il ruolo dell'informazione durante
la guerra.
L'inizio è ha effetto come tutto ciò
che dirà.
"Noi non sapremo mai la verità su
ciò che è successo l'undici settembre,
ma sicuramente sappiamo e possiamo dire che quella
che ci hanno raccontato non è la verità."
"Voi forse siete giovani, ma anni fa ci fu
una bomba, la bomba di piazza fontana.
Neanche dopo 24 ore da quella bomba si accusò
Valpreda e le frange anarchiche per quell'attentato.
Ora a distanza di anni, sappiamo che furono i
servizi segreti deviati italiani e non solo, che
fu la destra terrorista e non gli anarchici e
non Valpreda che è stato in carcere per
anni"
La sala segue in religioso silenzio
quello che Chiesa ha da dire e bisognerebbe fare
la trascrizione parola per parola per far capire
l'importanza di ciò che è stato
detto durante la conferenza.
Ritornando sul discorso dei media ci viene proposto
un altro episodio che è doveroso raccontare.
"Tutti i giornali italiani ci dissero che
Kabul era libera, che le donne levavano via il
burka e che gli uomini si tagliavano la barba,
niente di più falso è stato mai
detto.
Sapete come è facile far levare un burka?
Basta pagare dollari, ma appena spenta le telecamere
il burka torna giù."
L'intervento continua, estremamente interessante
pieno di episodi sulla falsità dei media
su come Bin Laden sia il terzo demonio dopo Milosevic
e Saddam Hussein e di come tutte queste tre guerre
sono state delle guerre mediatiche, create ad
uso e consumo dei media e a dimostrazione di ciò
c'è la situazione Cecena che vede morire
migliaia di vittime civili dagli armamenti militari
russi e di cui la stampa non si interessa minimamente.
Molte cose che non vengono dette dalla stampa
stanno accadendo, come ad esempio, ci dice Chiesa,
l'istituzione di tribunali militari segreti da
parte del governo statunitense, tribunali che
possono processare in segreto prigionieri che
non hanno il diritto di ricorrere in appello e
non possono avere una giusta difesa.
L'intervento si chiude con un affermazione strappa
applauso. "Io non credo che Bush- soprannominato
da Chiesa Imperatore- rappresenti gli americani,
così come Berlusconi non rappresenta gli
italiani"
La sala applaude, ma non solo per questa battuta,
ma per aver apprezzato le parole dette, parole
e pensieri che circolano nei movimenti, tra i
giovani, tra chi è convinto che un altro
mondo è possibile, pensieri che fa piacere
sentire dire da giornalisti e uomini di cultura
come Giulietto Chiesa, parole e pensieri che vorremmo
sentire dire dai nostri politici, almeno quelli
di sinistra che però appoggiano oggi l'intervento
in Afghanistan così come in passato hanno
appoggiato quello in Jugoslavia.
Chiesa rispondendo alle domande
degli studenti ci da chiarimenti su altre notizie
false, come quella che circolò dopo l'unidici
settembre, notizia che affermava che non c'erano
state vittime israeliane nelle twin tower. Notizia
falsa, ma fu strano che prima dell'undici settembre
ci furono movimenti dei servizi segreti israeliani.
L'ultimo applauso è caloroso più
del primo, l'uditorio è cosciente di aver
ascoltato un ottimo giornalista che non ha peli
sulla lingua e non solo dice ciò che pensa,
ma che mette in guardia da tutto ciò che
ci viene propinato dai mezzi di informazione.
L'incontro è finito,
mi avvicino per complimentarmi e inaspettatamente
il dott. Chiesa, si scusa per non aver potuto
rispondere a molte mie domande, ma sorridendo
mi dice che sicuramente il materiale da scrivere
non mi sarebbe mancato.
L'intervista
a Giulietto Chiesa
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