Giro83
/ Movimento I dati del tentato golpe OGM riceviamo e pubblichiamo, da VAS - associazione
verdi ambiente e società.
Penso di farvi cosa gradita nel trasmettervi
il testo del dossier
presentato oggi da VAS nel corso della conferenza stampa.
Da domani
disponibile anche on line all'indirizzo http://www.vasonline.it
CONFERENZA STAMPA
Giovedì 17 gennaio 2002
I DATI E LE PROVE DEL TENTATO
G O L P E O G M
Hanno partecipato
Dott. Guido POLLICE, Presidente VAS
Avv. Stefano MASINI, Coldiretti
Dott. Rosario TREFILETTI, delegato Consiglio Nazionale Consumatori
Dott.ssa Daniela PICCIONE, Segretario Gen. CNA-Alimentare
Dott. Roberto CONTI, Vicepresidente Ancc-Coop
Dott. Mariano BIZZARRI, Consiglio Scientifico MiPAF
Dott. Enrico LUCCONI, Direttore AS.SE.ME
Dott. Vincenzo VIZZIOLI, Presidente AIAB
L'A.I.S. CI RIPROVA:
SOGLIA DI TOLLERANZA OGM NELLE SEMENTI
Ad aprile avrà inizio la campagna
di semina di Mais e Soia, ed è
ormai noto anche alle pietre che nessuna varietà
OGM è autorizzata
alla semina né in Italia né in Europa. Ma
per le multinazionali
sementiere la legge è evidentemente solo un fastidioso
optional
Ottobre 2001:
per il secondo anno consecutivo l'A.I.S. (Associazione Italiana
Sementi) comunica al Ministro alle Politiche Agricole di
non poter
garantire la fornitura di sementi di mais e soia esenti
da OGM,
sufficienti al fabbisogno nazionale. Nuovamente l'A.I.S.
ripropone
quindi la necessità di introdurre una norma che consenta
una soglia
di tolleranza dell'1% alla contaminazione da OGM nelle sementi
convenzionali.
IL MINISTRO RISPONDE:
TOLLERANZA ZERO
Dicembre 2001
in coerenza con le norme comunitarie e nazionali, il Ministro
alle
Politiche Agricole, On. Giovanni Alemanno, il 28 dicembre
2001 emana
il Decreto che fissa la soglia di tolleranza zero all'inquinamento
da
OGM delle sementi convenzionali
ALLARMISMO SEMENTIERO
Gennaio 2002
A.I.S. e Assobiotec (le associazioni di categoria che rappresentano
gli interessi delle multinazionali produttrici di OGM) non
demordono
e accentuano le pressioni, affinchè nella stesura
di un nuovo Decreto
venga introdotta la soglia di contaminazione da OGM. Pressioni
che
negli ultimi giorni hanno assunto toni allarmistici e ricattatori
per
cui, secondo i signori del biotech, allo stato attuale il
nostro
Paese non disporrebbe di sementi ogm-free e quidi per gli
agricoltori
si profila l'impossibilità di intraprendere le semine
primaverili del
mais e della soia.
L'E.N.S.E. DA I NUMERI
Su incarico del Ministro alle Politiche Agricole,
l'E.N.S.E. (Ente
Nazionale delle Sementi Elette) redige un rapporto sull'attuale
disponibilità in Italia di quantitativi di sementi
di mais e soia OGM-
free. Le conclusioni del rapporto hanno dell'incredibile.
Infatti,
secondo l'Ente solo 5.000 T di semi di mais OGM-free (pari
al 14% del
fabbisogno) sarebbero disponibili e una reperibilità
ancora più bassa
viene indicata per le sementi di soia: 750 T (pari al 6%
del
fabbisogno).
LE SEMENTI PRODOTTE IN ITALIA
SONO OGM-FREE
Sappiamo che nella campagna di semina 2001
la coltivazione per la
produzione di sementi di mais in Italia ha interessato 4.086
Ha, il
che equivale ad un aumento di superficie coltivata di ben
il 52%
rispetto all'anno precedente, con una produzione di 15.100
T di
sementi di mais. Il che equivale a dire che queste 15.100
tonnellate
prodotte in Italia (pari al 45% del fabbisogno nazionale)
costituiscono la prima riserva OGM-free di cui dispone attualmente
il
nostro Paese, considerato che nessuna varietà di
mais OGM è
consentita alla coltivazione e men che meno lo è
la coltivazione per
la produzione di sementi. Perché mai l'E.N.S.E. dichiara
una
disponibilità di sementi di mais OGM-free limitata
a 5.000 T?
TAB.1 SEMINA DI MAIS IN ITALIA
a) Superficie coltivata da seme in Italia: 4.086 Ha
(+ 52% rispetto al 2000)
b) Seme prodotto in Italia: 4086 x 3,7 T/Ha = 15.100T
c) Superficie da coltivare a mais, stimata per la campagna
2002:
1.400.000 Ha
d) Fabbisogno di seme: 23 Kg/Ha
e) Fabbisogno totale di seme 33.600 T di cui 15.100 T (pari
al 45%)
di produzione nazionale e 18.500 (pari al 55%) di importazione
Fonte: VAS
Sappiamo inoltre che nella campagna di semina
2001 la coltivazione
per la produzione di sementi di soia in Italia ha interessato
4.000
Ha, il che equivale ad un aumento di superficie coltivata
del 12%
rispetto all'anno precedente, con una produzione di 5.300
T di
sementi di soia. Il che significa che queste .5.300 tonnellate
prodotte in Italia (pari al 33% del fabbisogno nazionale)
costituiscono, per la ragione di cui sopra, la prima riserva
OGM-free
di cui dispone attualmente il nostro Paese. Perché
mai l'E.N.S.E.
dichiara invece una disponibilità di sementi di soia
OGM-free
limitata a 750 T?
Tab. 2 Semina di soia in Italia
a) Superficie coltivata da seme in Italia:
4.000 Ha
b) Seme prodotto in Italia: 5.300 T
c) Superficie da coltivare a soia, per la campagna 2002:
190.000 Ha (-
20% rispetto all'anno precedente per effetto della riduzione
dei
premi PAC seminativi)
d) Fabbisogno di seme: 85 Kg/Ha
e) Fabbisogno totale di seme: 16.150 T, di cui 5.300 (pari
al 33%) di
produzione nazionale e 10.850 (pari al 67%) di importazione
Fonte: VAS
SOLO IL 12% DEI SEMI DI IMPORTAZIONE
CI RISULTANO CONTAMINATI DA OGM
Se l'A.I.S. si da un gran da fare,.VAS non
dorme! Abbiamo mantenuto
l'impegno a potenziare ulteriormente il monitoraggio effettuato
dai
nostri circoli territoriali nei principali porti di approdo
delle
navi sementiere provenienti da Oltre Atlantico: Genova,
La Spezia,
Livorno e Ravenna. Abbiamo quindi incrociato le segnalazioni
ottenute
con alcuni dei dati recentemente forniti dal Ministero della
Salute
al Ministero delle Politiche Agricole, relativi ai quantitativi
di
semi di importazione giunti in Italia dal marzo 2001 al
31 dicembre
2001, nonché sui campioni delle analisi effettuate
dagli Istituti
Zooprofilattici per verificare l'eventuale presenza non
consentita di
OGM. Ebbene i risultati di tanto lavoro sono davvero confortanti.
Solo il 12% dei quantitativi di sementi di mais e soia sono
stati
respinti dal nostro Paese in quanto manifestavano livelli
di
contaminazione da OGM. Per tanto stimiamo che su circa 1.300
T di
mais, solo 156 T presentavano contaminazione da OGM, mentre
su circa
7.000 T di soia, solo 840 risultavano non conformi alla
norma.
Il che evidentemente significa che il mercato internazionale
delle
sementi si sta velocemente
adeguando alla domanda, che per l'Italia e L'Europa significa
la
fornitura di seminativi OGM-
free.
IL MERCATO DELLE SEMENTI SI ADEGUA
MA L'A.I.S. SI OSTINA A NEGARLO
Dal quadro tracciato e dai dati monitorati
emerge che la campagna di
semina OGM-free del
2002 si svolgerà nella più assoluta tranquillità,
anche perché ci
risulta che opportunamente il
Ministero delle Politiche Agricole ha in corso contatti
internazionali con Paesi d'Oltre Atlantico in
grado di garantire forniture stabili di seminativi con la
garanzia
OGM-free.
Ma allora, perché mai l'A.I.S. (e insieme ad essa
Assobiotec) si
ostina a chiedere la soglia di
contaminazione da OGM nelle sementi convenzionali?
Noi una ragione ce la siamo fatta ed è la seguente.
La soglia di
contaminazione determinerebbe
la contaminazione generalizzata dell'intera produzione agricola
nazionale del mais e della soia,
determinando una situazione di fatto. Inoltre, fatto non
secondario,
la soglia di contaminazione,
consentirebbe la semina di ciò che, nei fatti, la
norma non consente
di seminare. E un fatto compiuto dopo l'altro, il
nostro Paese si
troverebbe, a dispetto della norma e del non gradimento
di
consumatori e produttori, coinvolto nella produzione agricola
di OGM.