Giro83
/ Tanto per abbaiare Tanto per abbaiare - n.111 riccardo orioles <ricc@libero.it>,
28 gennaio 2002
Milano. Sempre piu' aspro il confronto
in Mediaset sul tema del
conflitto d'interessi. "E' una situazione intollerabile,
indegna d'un
paese civile - ha dichiarato il leader dei dipendenti, Emilio
Fede -
Abbiamo un presidente che e' contemporaneamente proprietario
di un
paese di 60 milioni di abitanti. Non abbiamo nulla di personale
contro
di lui, ma deve scegliere. O si dimette da presidente della
Mediaset o
cede a qualcun altro il pacchetto di maggioranza dell'Italia.
Altrimenti va a finire che prima o poi qui qualcuno potrebbe
costringerci a tener conto degli interessi di quei coglioni
degl'italiani, tipo dire la verita' nei tg e roba del genere.
Sarebbe
la fine di Mediaset".
In serata un breve comunicato della Presidenza di Mediaset
ha
annunciato l'apertura di una non meglio precisata "trattativa"
con il
magnate australiano Murdoch, che secondo voci non confermate
sarebbe
disponibile a rilevare il 58 per cento dell'Italia (per
il restante 42
per cento sono da tempo in corso sondaggi col principe saudita
Al
Walil). Murdoch porrebbe pero' come condizione per l'acquisto
il
mantenimento a carico del precedente proprietario delle
spese di
rialfabetizzazione della Brianza e di altre zone degradate
del paese.
* * *
Palermo. "Noi non guarderemo in faccia a nessuno. Se
Puddu ha sbagliato
non puo' rimanere al suo posto" ci ha detto un autorevole
esponente
della Commissione di Autodisciplina di Cosa Nostra dopo
la scoperta
delle intercettazioni telefoniche in cui il nome di Bernardo
Provenzano
veniva associato a quello del contestato politico Marcello
Dell'Utri.
"A tutto c'e' un limite - ha proseguito il nostro autorevole
interlocutore - Errori di gioventu' ne abbiamo commessi
tutti, e io per
primo. Ma da qui ad avere a che fare con un Dell'Utri ce
ne corre.
Cosi', fra l'altro, Provenzano si espone al rischio di essere
preso
addirittura per un mafioso: voi giornalisti fate presto
a coinvolgere
un poveretto solo perche' ha avuto la disgrazia di fare
due chiacchere
al telefono con uno di quei...".
In serata un breve comunicato dell'ufficio legale che cura
gli
interessi della Famiglia Provenzano ha smentito qualsiasi
contatto fra
i due ed ha annunciato una raffica di querele "contro
tutti quegli
organi di stampa che hanno ipotizzato rapporti, a qualsiasi
titolo, fra
il nostro assistito e il Dell'Utri".
* * *
Madrid. "Hanno scoperto tutto l'inghippo delle televisioni
e ora sta
scappando da voi in Spagna!". "Muy bien! Preparamos
las manettas!
Stavuelta el cabron non ci escapa! Ah ah!". Il concitato
dialogo si e'
svolto per telefono fra un commisario di polizia italiano
e il giudice
Garzon, il quale pero', eccitato dalla notizia, ha messo
giu' la
cornetta prima che il commissario riuscisse a comunicargli
il nome del
fuggitivo, che era in realta' Wanna Marchi.
In serata un breve comunicato della procura madrilena ha
precisato che
"l'encarceracion de la senora Marchi es un factor de
optimismo porque
demuestra que los italianos cominciaron a encarcerar los
telelatrones,
y nos esperamos que manana tocquera' a los otros tambien".
* * *
Roma. "Non sara' visibile fino al due giugno, festa
della Repubblica,
ma quel giorno avrete una bella sorpresa": e' la risposta
che il capo
del cerimoniere del Quirinale va dando da diversi giorni
ai numerosi
turisti che domandano perplessi perche' il presidente della
Repubblica,
da circa due settimane, non e' accessibile al pubblico ma
e' invece
ricoperto da un grande telone di plastica con scritto "lavori
in
corso". In serata un breve comunicato del Ministero
dei Beni Storici e
Istituzionali ha precisato la posizione ufficiale: "In
seguito a
segnalazione dell'Autorita' di Governo si e' valutato che
il colore
tradizionale del presidente dava troppo sul rosso, anche
se pompeiano,
e che dunque un restauro era opportuno". Una manata
di venice e via, a
giugno giu' il telone ed eccovi un bel nuovo presidente
azzurro-
celestino.
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Centrosinistra. Ehi, abbiamo un candidato! Dopo tanti anni
passati a
rincorrere Berlusconi e le sue idee, finalmente abbiamo
trovato il
leader giusto da contrapporgli. E' Wanna Marchi, naturalmente.
Televisione lui, televisione lei; imbonitore lui, imbonitrice
lei;
tutt'e due specializzati a vendere a milioni di coglionazzi
il sogno di
diventare ricchi. L'hanno messa in galera? E che vuol dire!
Anzi! E' un
complotto dei giudici, naturalmente, dei giudici communisti
(anzi, in
questo caso, fascisti): facciamo una bella campagna antimagistrati,
e
vedrete che ci guadagnamo pure.
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Centrodestra. Sgarbi se la prende con la Merlin. Giustamente.
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Centrosinistra. Allarme per le dichiarazioni di D'Alema
a Repubblica:
"Il centrosinistra si ritrovi oppure finira' come i
Balcani". Vuol dire
che D'Alema vuole bombardare - dopo i Balcani - anche il
centrosinistra?
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Centrodestra. Usare la bandiera italiana per pulire la parte
piu'
nobile di se stesso (come, in un pubblico comizio, aveva
annunciato di
voler fare Bossi) non e' certamente una bella cosa, ma insomma
bisogna
essere elastici: mica vogliamo litigare per cosi' poco?
E poi lui, pur
non scusandosi affatto, ha detto che oggi probabilmente
non lo
rifarebbe: che volete di piu'? C'e' bisogno di lui, per
conservare le
poltrone. Cosi' tutti i fascisti (quasi tutti) hanno fatto
finta di
credergli, zitti e buoni. Io non ho particolari culti per
le bandiere:
quella con cui Bossi pero' voleva pulirsi il cervello e'
la stessa che,
mi diceva quarant'anni fa il compagno Tindaro La Rosa, "nuiautri
'a
puliziammo in montagna e voi carusi la dovete rispettare
perche' e'
nostra come la bandiera rossa".
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Centrosinistra e centrodestra. Agnelli scarica Ruggiero,
Fini scarica
Mussolini, Bossi scarica la Padania, Ciampi scarica la concertazione,
l'Ulivo scarica D'Alema...
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Avvocati. Ci sono tanti modi di fare l'avvocato. Si puo'
fare
l'avvocato per "garantire" Previti e Dell'Utri,
ci si fanno i miliardi
e si fa carriera. E si puo' fare l'avvocato senza parcella
per
garantire i diritti di tre poveracci qualunque, tre pastori
delle
Madonie, incarcerati innocenti. Per loro non ci sono campagne
di
stampa, non ci sono politicanti che fanno casino: marciscano
in galera,
i pecorari, e non rompano le scatole alla gente. L'unico
che s'e'
battuto per loro, fra tanti "garantisti" pelosi,
e' stato l'avvocato
Alfredo Galasso: che non per un giorno, ma per anni e anni
ha raccolto
materiali a discarico, ha fatto appelli, ha presentato prove,
finche'
infine e' riuscito a farli scarcerare: innocenti; e adesso
arrivera' il
risarcimento dello stato.
Galasso, per la cronaca, e' stato il principale avvocato
antimafioso
siciliano, quello che i politicanti accusavano di essere
"antigarantista" e giacobino. Io in questo momento
me lo ricordo
nell'istante preciso in cui sta interrogando Andreotti sul
banco dei
testimoni, con Andreotti che mente e lui che immediatamente
"Chiedo
l'incriminazione del teste - scandisce col suo accento palermitano
-
per falsa testimonianza". Ricordatevi di Galasso, quando
farete la
storia delle garanzie e della giustizia.
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Massomafia. Arrestati a Catania esponenti di cosche mafiose
e logge
massoniche che operavano insieme; fra loro un commissario
di polizia e
un esponente del clan Santapaola. Non sembra che la stampa
se ne sia
accorta, a parte un articolo di Claudio Fava sull'Unita'.
Il gruppo
svolgeva "attivita' diretta a interferire sull'esercizio
di funzioni di
istituzioni e amministrazioni pubbliche per conseguire profitti
e
vantaggi territoriali". Commenta Fava: "L'intesa
strategica fra mafia e
massoneria non e' un ottuso teorema degli ani ottanta. E'
un fatto.
Oggi come ai tempi della P2. Oggi, come allora, uomini di
Cosa Nostra
ed esponenti dello Stato si procurano, dietro un reticolo
di logge
coperte, l'occasione per un patto criminale che garantisca
protezioni e
impunita', che serva a procacciarsi cariche pubbliche e
assoluzioni,
che sappia fare della violenza (mafiosa) un micidiale deterrente.
Lo
scandalo: non lo ha scritto nessuno".
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Memoria. Turbata da diversi incidenti (insulti agli ex-deportati,
rivendicazioni antisemite ecc.) la Giornata della memoria
indetta per
commemorare il ricordo delle vittime dell'Olocausto in Italia.
Assenti
dalle celebrazioni gli esponenti governativi. In diverse
citta', i
gerarchi locali hanno organizzato in alternativa manifestazioni
per
commemorare esaltandole le attivita' delle formazioni nazifasciste.
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Roma. Si e' costituito un comitato (formato da parlamentari
d'opposizione; il portavoce e' Nando dalla Chiesa) dallo
strano nome
"La legge e' uguale per tutti". Vediamo cosa dicono:
<La legge e' uguale per tutti. Noi crediamo che questo
principio sia
fondamento della liberta' dei cittadini. Scolpito nei tribunali,
esso
viene oggi calpestato da chi ha il governo del Paese. Vengono
fatte
leggi per salvare i potenti dai processi, si intimidiscono
i giudici,
si progetta il ritorno all'immunita' parlamentare. Per difendere
quel
principio, perche' la giustizia sia al servizio dei cittadini,
garantisca i loro diritti e non dia spazio ai furbi, noi
ci costituiamo
nel comitato "La legge e' uguale per tutti" e
invitiamo tutti ad
aderirvi e a manifestare con noi il 2 febbraio a Roma".
("Una volta un giudice giudico' chi aveva dettato le
leggi. Prima
cambiarono il giudice; e subito dopo la legge". Fabrizio
de Andre',
Sogno n.2)>
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Firenze. Manifestazione dei professori dell'universita'
in difesa della
magistratura. Cartelli con pensieri di Kant e Socrate. Molta
gente si
accoda. Sul Corriere della Sera, violento attacco di Francesco
Merlo
contro i professori: "scimmie che scimmiottano i giovani
di
quarant'anni fa". Andare a rileggersi cosa scrivevano
i giornalisti
fascisti contro Benedetto Croce.
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Roma. "Me ne frego": e' il commento del ministro
della giustizia alla
notizia che l'Onu ha deciso di inviare degli osservatori
per indagare
sull'amministrazione della giustizia in Italia. Secondo
le Nazioni
Unite i tribunali ordinari, in Italia, in Bolivia e nel
Burundi,
rischiano di essere esautorati dal potere politico ed e'
opportuno che
la comunita' internazionale ne accerti le effettive condizioni
di
funzionamento.
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Palermo. Tolto anche l'unico agente di scorta a Olga Capasso,
gia' pm a
Palermo. Aveva fatto condannare all'ergastolo sessantadue
boss mafiosi.
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Gerusalemme. Cinquantotto soldati riservisti hanno diffuso
una lettera
aperta in cui rifiutano di prestare servizio militare per
"occupare e
opprimere" la popolazione palestinese: "Vogliamo
servire e difendere
Israele, ma i territori occupati non fanno parte di Israele".
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Mosca. Chiusa d'autorita' l'ultima televisione indipendente,
TV6: la
sua frequenza e' stata assegnata a un canale sportivo. Adesso
sono due
i paesi occidentali in cui le uniche televisioni disponibili
sono
quelle del governo.
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Hollywood. Nuda l'attrice, scappa - per motivi religiosi
- l'attore. E'
successo sul set di Angel Eyes.
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New York. Non era il capofila degli intrallazzatori, ma
era l'unico
manager interno che avesse gia' denunciato le frodi dell'azienda.
Non
e' affatto certo che si sia suicidato, ma potrebbe essere
stato ucciso
con un colpo di calibro trentotto. A parte questi due piccoli
particolari (a cui la stampa italiana ha dato poco o nessun
risalto)
non ci sono novita' nelle indagini sulla morte di Clifford
Baxter, il
vicepresidente della Enron, la societa' legata a Bush catastroficamente
e truffaldinamente fallita la scorsa settimana.
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Cronaca. Roma. Un uomo di settantadue anni che dormiva sotto
i portici
di Tivoli vicino Roma e' stato torturato la notte scorsa
con alcune
decine di colpi di temperino e di coltello sulla schiena.
Ricoverato in
gravi condizioni all'ospedale di San Giovanni. L'aggressione,
secondo
le prime indagini dei carabinieri, sarebbe stata determinata
dallo
stato di noia di un gruppo di ragazzi bisognosi di un diversivo.
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Cronaca. Roma. Blitz dei carabinieri nei recinti di Casa
Luce,
all'Ostiense, un canile privato dove venivano custoditi
in condizioni
terrificanti alcune centinaia di randagi raccolti per le
strade. I
militari hanno trovato i resti di cuccioli sbranati dai
compagni di
prigionia, lasciati senza cibo. Su ordine della magistratura,
gli
animali sopravvissuti sono stati tolti alla gestione privata
e affidati
ad associazioni di volontari coordinate dal comune.
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Cronaca. Ostia. Due malviventi hanno tentato di investire
un agente di
polizia con l'auto - carica di prosciutti - sulla quale
fuggivano dopo
aver svaligiato una salumeria in corso Duca di Genova. Si
sono
successivamente dati alla fuga a piedi; uno dei due e' stato
arrestato
poco dopo mentre l'altro viene attivamente ricercato.
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Duemila e due. Somalia. Una violenta battaglia ha avuto
luogo fra la
tribu' dei Garre (dedita alla pastorizia) e la tribu' dei
Jiddo (che
invece sono contadini). A scatenarla e' stato l'ennesimo
sconfinamento
del bestiame Jiddo sui campi coltivati dai Garre: un gruppo
di questi
ultimi ha reagito, e poco dopo un centinaio di Garre armati
hanno
attaccato il villaggio, venendo tuttavia respinti dopo alcune
ore di
veri e propri di combattimenti. E' rimasta sul terreno una
quindicina
di guerrieri delle due parti. Sono inoltre morti alcuni
bambini che
avevano cercato di fuggire in barca dal luogo degli scontri,
annegati
in seguito al rovesciamento dell'imbarcazione.
La battaglia, che sotto ogni altro profilo risponde agli
schemi degli
scontri fra contadini e pastori del tardo Neolitico, e'
stata tuttavia
combattuta a colpi di Kalashnikov. Aggiungete una religione
qualunque,
e avrete una guerra moderna. Aggiungete un paio di dichiarazioni
sulla
liberta' da proteggere o la giustizia da restaurare, e avrete
una
guerra moderna e "occidentale".
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Duemila e due. Sierra Leone. Sono - almeno provvisoriamente
- cessati,
grazie alla mediazione degli osservatori delle Nazioni Unite,
i
combattimenti fra le opposte fazioni che si contendevano
in armi il
dominio del paese. E' appena iniziato il calcolo dei danni
causati da
anni di guerra civile. E' tuttavia gia' emerso un dato:
sono state
violentate almeno meta' delle donne residenti nelle zone
dei
combattimenti, per un totale di circa duecentocinquantamila.
Anche
questa, come tutte le altre guerre dell'ultimo decennio
- dalla Bosnia
in poi - e' stata dunque essenzialmente una guerra contro
le donne.
La guerra, che originariamente era un semplicemente un massacro
generalizzato di comunita' umane, si e' "civilizzata"
solo alcune
centinaia di anni fa, assumendo il carattere di uno scontro
fra opposti
gruppi di maschi armati. Questo carattere e' stato sostanzialmente
mantenuto fino ai primi decenni del Novecento (nel corso
della prima
guerra mondiale il rapporto fra vittime militari e civili
e' stato di
circa venti a uno), e' entrato in crisi negli anni Trenta
(nella
seconda guerra mondiale il rapporto era gia' passato a uno
a uno) ed e'
stato definitivamente abbandonato negli anni Cinquanta (nelle
guerre di
Corea e Vietnam i civili uccisi oscillavano fra gli otto
e i dieci per
ogni militare). A partire dagli anni Novanta la condotta
della guerra
ha subito una ulteriore regressione antropologica ritornando
ad
inglobare in se' lo stupro delle donne avversarie e tendendo
anzi a
farne, per la massa dei combattenti, un obiettivo altamente
significativo. Nelle guerre condotte dai paesi piu' avanzati,
in cui il
surplus tecnologico inibisce un contatto corpo a corpo sul
terreno, la
violenza carnale sui luoghi degli scontri viene probabilmente
sostituita dalla riduzione allo status di prostitute di
porzioni
significative della popolazione femminile avversaria.
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Londra. Secondo un'inchiesta del New Scientist il vecchio
metodo anti-
insonnia del "contare le pecore" non funziona.
Bisogna invece cercare
di immaginare scene rilassanti come cascate, spiagge e simili.
Naturalmente, con lo spot.
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Economia. Promemoria. "Letra de tesoreria para la cancelacion
de
obligaciones (patacon). Valor nominal: dos pesos. Firmado:
El Contador
General Victor Pereira; el Tesorero General Amilcar Zuriategui".
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Cartello. "Vendesi casa occupata da usufruttuario 75enne":
seguono
localita', metraggio e prezzo. Offerta conveniente, se non
ci fosse
quell'usufruttuario. Ma per fortuna ne ha per poco, accenna
pudicamente
quel "settantacinquenne" buttato la' fra una cosa
e l'altra.
Il cartello e' a pennarello, eccetto il "vendesi"
prestampato; anche il
numero da chiamare e' un telefonino, dunque non c'e' di
mezzo
un'agenzia. Chi sara' il venditore? Il vecchio - o la vecchia
- a che
titolo e' usufruttuario? I vedovi in genere hanno l'usufrutto,
finche'
campano dell'appartamento del coniuge prima che vada ai
figli. Sara'
questo il caso?
L'appartamento poi e' piccolo, di mezza periferia; come
vivra' il
vecchio? Andranno a trovarlo ogni tanto? E - e' un quinto
piano - ci
sara' l'ascensore? Ce la fara' a uscire ogni giorno? E perche'
hanno
messo il cartello qua in centro, se la casa e' in periferia?
Forse non
vogliono dirlo al vecchio, forse ne hanno parlato tante
volte e lui,
duro: "Io voglio morire qua, dov'e' morta vostra madre!".
("Ma papa',
ti tratterebbero benissimo, la' in quella villa che abbiamo
detto...".
"Dove voglio crepare lo decido io!"). Non e' per
cattiveria, e' che
proprio non ce la si fa piu' a campare. Lo sai quanto costa
un figlio a
scuola, oggigiorno?
Io passo via per la mia strada, rimuginando - ma gia' e'
alle mie
spalle - sul cartello e forse in questo momento il vecchio
si sta
facendo il caffe' da solo, su al quinto piano, bofonchiando
qualcosa e
il figlio e' fermo al semaforo pensando a come pagare la
scuola per il
bambino e una coppia di sposini sta facendo il numero per
sapere se
sono dilazionabili quei centosessantamilioni dell'avviso
che abbiamo
letto ieri. E la grande citta' gira, gira...
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"Come va?" "Cuntrastamu!". Era una risposta
in uso nella Sicilia rurale
della meta' dell'Ottocento per dire "resistiamo",
"andiamo avanti". E
dunque non chiudere gli occhi, continuare a ragionare...
Un gruppo di
ragazzi ha messo su un sito proprio per "cuntrastare".
"Abbiamo messo
in rete questo sito perche' ci sembra indispensabile cercare
di
dialogare con persone che non la pensano come noi, perche'
i
riferimenti politici attuali ci sembrano non rispecchiare
una gran
parte dei cittadini, perche' vogliamo ricordarci, e ricordare,
che le
mafie in Italia sono il problema piu' grande e sottovalutato.
Vorremmo
un parere sulla struttura di questo sito, dei consigli,
ascolteremmo
perfino delle stroncature! Ve ne saremmo grati."
<Il 18 dicembre scorso la quarta sezione
della Corte d'Assise di
Palermo ha deciso di ammettere la nostra Associazione Intercondominiale
Quartiere Brancaccio come parte civile contro la mafia del
quartiere
Brancaccio.
Informiamo che il 31 gennaio alle ore 9 al secondo piano
del Tribunale
di Palermo vi sara' la terza udienza del processo.
E' prevista la testimonianza dei tre componenti dell'Associazione
Intercondominiale che hanno subito l'incendio delle porte>
Bookmark (sulla vicenda di padre Puglisi
e il Comitato ):
www.angelfire.com/journal/puglisi
________________________________________
Francesco <guicc@nonlibero.it> wrote:
<Quasi sempre in Firenze, per la dapocaggine degli uomini,
quando uno
ha fatto con violenzia uno scandolo publico, non si e' fatto
pruova di
punirlo, ma cercato a gara di deliberargli la impunita',
pure che
deponga l'arme, e non ne faccia pia'; modi non da reprimere
gli
insolenti, ma da fare diventare lioni gli agnelli.>
________________________________________
gioachino<pasq@libbero.va> wrote:
< Sta scopa nova, ch'entranno al governo
Sce voleva arricchi' ttutt'in un botto,
Per urtimo cudino der cazzotto
Mo' cce bbuggera a ttutti in zempiterno.>
________________________________________
Per collaborare a questa e-zine, o per criticarla o anche
semplicemente
per liberarsene, basta scrivere a ricc@libero.it -- Fa'
girare.
"A che serve vivere, se non c'e' il coraggio di lottare?"
(Giuseppe
Fava)