Alessandro Di Meo
Quando scelsi il posto dove sarei nato
ISBN 88-86762-33-x
pagg. 118 Lire 15.000
"Parrano, dicembre 1999.
E' un freddo sabato notte umbro,
Cristiano e Maddalena dormono.
Il fuoco nel camino è ancora acceso.
Mi viene in mente,
leggendo un articolo su "il manifesto",
che avrei anch'io molto da raccontare
su extracomunitari, immigrati, clandestini, emarginati.
E su razzismo, ipocrisia, ingiustizia, oblio.
Comincio a farlo. Spero di non smettere più."
Alessandro Di Meo è nato e vive a
Roma.
42 anni, dal 1999 svolge attività di volontariato
con l'associazione "Un
Ponte per...". Questa è la sua prima, vera pubblicazione.
Ogni diritto
d'autore, pari al 10% del prezzo di copertina, andrà
a finanziare la
campagna "Svetlost",sostegno economico a distanza
di bambini di Kraljevo,
città a sud della Jugoslavia, siano essi profughi
dal Kosovo o affidati a
famiglie residenti. "Svetlost" in serbo vuol dire
"Luce". Ti va di
accenderne qualcuna insieme?
Un Ponte per..." è una associazione
di volontariato nata nel 1991 col nome
di "Un Ponte per Baghdad", subito dopo i bombardamenti
sull'Iraq, allo scopo
di promuovere iniziative per aiutare la popolazione irachena,
colpita prima
dalla guerra e poi da un infame embargo che ha causato un
milione e mezzo di
morti soprattutto fra la povera gente colpendo, fra questa,
i più deboli.
Cioè, al solito, bambini, donne, anziani, malati...
In dieci anni di
attività, con le continue aggressioni a cui vengono
sistematicamente
sottoposti i popoli del sud del mondo, specie quelli non
allineati alle
economie liberiste dei ricchi paesi industrializzati, molto
sensibili al
profitto e poco o nulla alla Solidarietà o alla Giustizia,
vittime
predestinate delle politiche imperialiste occidentali e
della
globalizzazione dei mercati (ma mai delle frontiere...),
"Un Ponte per..."
ha dovuto, purtroppo, allargare la propria attività
prima verso il Medio
Oriente, con progetti di solidarietà a sostegno dei
profughi Palestinesi nel
Libano, con la campagna "Un Ponte per... Chatila",
poi nel Kurdistan turco,
con azioni di sostengo e di sensibilizzazione a favore del
popolo Kurdo, con
la campagna "Un Ponte per... Diyarbakir" e, infine,
verso i Balcani, con la
campagna "Un Ponte per... Belgrado", dove l'associazione
ha promosso
numerose iniziative sia di sostegno sanitario ad ospedali
della Federazione
Jugoslava che di solidarietà con le migliaia di profughi
dal Kosovo,
cercando di superare la fase emergenziale con progetti più
strutturali. "Un
Ponte per..." conta circa 500 aderenti, oltre a vari
comitati locali
presenti in diverse città italiane. L'attività
si basa essenzialmente sul
lavoro volontario di soci e sostenitori ed è finanziata
con campagne
pubbliche di sottoscrizione e raccolta fondi, nonché
con contributi di Enti
Locali.
"Un ponte per..."
Associazione Non Governativa di Volontariato per la Solidarietà
Internazionale, via della Guglia 69/a, 00186 Roma - Tel
066780808 Fax
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