Giro82
/ Zoom (n)euro convertiti di rocco rossitto
"Paga in lire o in euro?"
mi sento ripetere dal panettiere quotidianamente.
L'euromania impazza e noi siamo sempre più (n)euro
convertiti.
I telegiornali ci sommergono di dati su come le transizioni
monetarie avvengono in lire o in euro.
Mi chiedo, ma come fanno a saperlo?
Non credo che il panificio dove compro il pane, o il bancone
della frutta alla fiera, la bellissima "a feraolune",
vicino casa dove vado rifornisca di dati quotidiani su come
i clienti spendono.
Sinceramente continuo ad essere preoccupato per l'avvento
dell'euro e non essendo un economista baso le mie sensazioni
su ciò che vedo ogni giorno.
Anziane signore che rifiutano di indossare 4 paia di occhiali
per vederci meglio, madri di famiglia armati di calcolatrici
per non essere truffate, giovani manager in colletto bianco
fare gli indifferenti per poi controllarsi le tasche appena
dietro l'angolo.
L'euro continua ad andare avanti, ma credo che fin quando
ci sarà la doppia circolazione saranno tempi duri
per noi consumatori.
E' capitato di sentirmi dire da un ragazzo che vendeva verdura
che non aveva resto in euro, e che quindi avendo pagato
con 10 euro della verdura che costava 4 euro, non poteva
darmi di resto 36.000lire. 36.000lire? Mi sono chiesto sbalordito.
Fortunatamente per il ragazzo in un momento di "evangelica"
onestà (per indole sono truffaldino) ho fatto notare
che 36.000lire di resto sarebbero state troppe e che bastavano
6euro oppure 11.500 lire circa.
Al momento credo che ci sia un euroconfusione dilagante,
come un blob (fluido che uccide) tutto italiano che ormai
è infiltrato ovunque.
Mi chiedo ma negli altri paesi europei come stanno le cose?