7 maggio 2001 - n.73
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Non votate per Borsellino perche' e' un giudice fazioso,
uno della
cavalleria giudiziaria usato per incastrare Berlusconi.
Non votate per
Guido Rossa perche' e' del Pci e l'ha anche ammesso, e dunque
e'
praticamente brigatista. Non votate per Pio La Torre perche'
e' un
terrone statalista che vuol fare una legge per sapere da
dove vengono i
nostri soldi. Per fortuna li hanno ammazzati tutt'e tre,
cosi' anche
volendo non li potete votare.
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"E noi faremo/ come la Russia/ chi ha piu' soldi comandera'...".
Il
modello russo in Italia. Le mafie nella politica, gli oligarchi.
Nessuna televisione non controllata. Deregulation totale.
La nazione
divisa in segmenti. Privatizzazione di tutto, abolizione
di fatto dello
stato. Una bomba "cecena", quando la gente minaccia
di pensare.
Carriere di successo: boss mafioso, manager, puttana.
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Coincidenze. E' la seconda volta che la stampa internazionale
si occupa
con tanta profondita' e interesse di un movimento poltico
italiano. La
prima volta e' stata negli anni Venti, quando tutti i giornali
europei
erano pieni di reportage e di analisi sulla sorprendente
ascesa del
nuovo partito detto "fascista" e sull'interessante
personalita' del suo
leader on. Mussolini.
In effetti, e' la seconda volta che un'ideologia made in
Italy viene
percepita come potenzialmente esportabile in tutto il mondo.
Il fascismo aveva avuto qualche prodromo in Ungheria e in
Ispagna, ma
e' diventato visibile a livello europeo solo a partire dall'Italia,
Paese culturalmente arretrato ma comunque compreso fra le
democrazie
industriali.
L'ideologia dell'abolizione dello stato e della gestione
diretta della
politica da parte delle imprese ha avuto qualche prodromo
altrove
(Perot) ma ha acquisito visibilita' solo dopo essersi imposta
in un
Paese culturalmente arretrato ma comunque compreso fra le
democrazie
postindustriali.
E' interessante notare come, a distanza di tanti anni, l'Italia
si sia
trovata di nuovo ad avere entrambe le condizioni per essere
lei e non
altri l'incubatrice della nuova destra.
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Italia. Sarebbero appena in grado di leggere e scrivere
- secondo le
rilevazioni del Cede, Istituto nazionale per la valutazione
del sistema
dell'istruzione - un quarto dei diciottenni italiani. Il
cinquanta per
cento dei ragazzi intervistati non e' in grado di spiegare
il
significato dell'aggettivo "remunerativo", il
novanta per cento non e'
riuscito a compilare un bollettino postale perche' ignorava
il
significato del termine "causale", il cinquanta
per cento non e' stato
in grado di comprendere il senso generale di un articolo
di giornale.
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Italia. Ricordate i ragazzi albanesi cacciati da Salandra
in Basilicata
da una "mobilitazione" di razzisti? Bene. A piedi
e zaino in spalla,
sono ritornati in quel paesino. Dopo la loro partenza, un
partito s'era
infatti mobilitato per ottenere il loro ritorno: il partito
dei
ragazzini. Tutti i ragazzini di Salandra hanno cominciato
a far casino
a favore dei loro coetanei albanesi: e tanto hanno detto
tanto hanno
fatto che alla fine non gli hanno potuto dire di no. "Il
rientro e'
stato tranquillo - dice il sindaco ora - e noi siamo molto
contenti".
In consiglio comunale, la settimana prossima, ci sara' il
"progetto
culturale" per l'integrazione dei minorenni albanesi.
Fra i "grandi",
molti mugugnano; ma affanculo: han vinto i ragazzini, italiani
e
albanesi.
Forza, Italia. Italia dei ragazzini.
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Alla fermata dell'autobus. Una scritta a pennarello: "14
novembre/ oggi
ho/ trovato lavoro/ ora possiamo vivere insieme/ per sempre".
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Nord e Sud. In Sicilia, il governo regionale decide di mandare
in
pensione dopo venticinque anni i dipendenti regionali. Pagano
i
milanesi. In Lombardia, il governo regionale decide di regalare
l'assicurazione antiscippi a tutti gli elettori. Pagano
i siciliani.
Alla fine, tutto sommato, i conti tornano.
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Ma forse il problema e' solo che la politica e' una cosa
troppo
complicata per gli italiani.
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Senso di colpa. Secondo l'inchiesta di Rida, lo prova un
imprenditore
ogni quattro e un manager ogni cinque (operai e casalinghe,
quasi
zero). Bene. Ma come fanno a dormire gli altri manager e
imprenditori?
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Eppure, in Italia, c'e' stato un periodo in cui era vietato
rubare.
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Assolto Contrada. No: assolto "anche" Contrada.
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A Roma, da qualche parte, gran successo di pubblico per
le "lezioni
americane" di Giorgio Albertazzi. Non so di che cosa
si tratta, e me ne
scuso. Albertazzi, da giovane, fece parte di un plotone
di esecuzione
della Guardia Nazionale Repubblicana, sotto Salo': lo dice,
e non lo
rinnega. Secondo alcuni, si sarebbe offerto volontario per
comandare il
plotone al posto del tenente che s'era rifiutato. Mi chiedo
che lezioni
abbia da dare.
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Ma perche' non votare per lo sceicco Abu Dhabi, invece?
In fondo ha
quarantottomila miliardi, e il signor B. solo ventiseimila.
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Rinascimento. Siamo i secondi produttori al mondo di film
porno, dopo
gli Stati Uniti e prima della Francia.
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Bruxelles. Tre ragazze afgane, fuggite avventurosamente
da Kabul, si
sono presentate al parlamento europeo portando con s'e'
un appello
perche' l'Europa protegga dai talebani le donne di quel
Paese.
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Ginevra. Gli Stati Uniti esclusi dalla Commissione Onu per
i diritti
umani. Giudicata insufficiente la loro credibilita' nel
settore.
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Cacania. Approvato in Austria il nuovo regolamento di caccia
e pesca.
E' severamente vietato, fra le altre cose, pescare da elicotteri
e
mongolfiere.
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A scopi terapeutici. Il fumo fa male, dice Veronesi, ma
il sesso
allunga la vita. A proposito: cosa fai stasera?
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Cronaca. Gela. "Dammi i soldi o t'ammazzo!". L'impiegata
dietro lo
sportello della posta si mette a gridare. Movimento, sirene.
Arrivano i
carabinieri. Il mancato rapinatore ha 19 anni ed e' il figlio
di un
tabaccaio del paese che era finito sui giornali per un suo
record
sfigato: era stato rapinato trenta volte nel giro di pochi
mesi.
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Cronaca. Tivoli. Un giovane rumeno, regolarmente residente
in Italia
come operaio, e' stato invitato a bere un bicchiere dal
suo vicino
(italiano) della porta accanto. Il ragazzo ha accettato.
Quello ha
tirato fuori un coltello e l'ha violentato.
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Cronaca. Roma. Geometra trentaseienne perde tutto in Borsa,
compresa la
casa. Si arrampica sul tetto del Banco Commerciale. in via
del Corso, e
minaccia di buttarsi di sotto. Convinto dai pompieri dopo
alcune ore,
denunciato per turativa dell'ordine pulico, ecc.
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Cronaca. Foligno. Vecchietta scippata da un teppista in
bicicletta nel
parco. Ma suo marito - ottantasei anni - salta a sua volta
in bici, si
mette a pedalare, raggiunge lo scippatore e lo costringe
a
riconsegnargli la borsa.
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Cronaca. Frascati. Eugenio Sorci, sessant'anni, e' caduto
mentre
lavorava su un albero nel convento dei cappuccini di via
Massaua.
Fratture e contusioni sparse, prognosi riservata.
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Cronaca. Pomigliano. Arrestati dalla Finanza due fabbricanti
di soldi
falsi: con una rudimentale piattina stampavano, e poi tagliavano,
rifilavano ecc., banconote da diecimila e biglietti del
bus. A tradirli
e' stato il rumore della piattina, che ha infastidito i
vicini, che
hanno chiamato la polizia. Dei due (padre e figlio, di sessanta
e
trentaquattro anni) si conoscono solo le generalita' del
piu' anziano,
un certo De Curtis Antonio. Del figlio si sa soltanto che
si chiama
Peppino
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Cronaca. Roma. Una signora camerunese, ex diplomatica, da
ventisette
anni in Italia, aggredita da tre teppisti romanisti sull'autobus
per
Ostia Lido. "Tornatene al tuo paese", "Quanto
vuoi per...". A reagire
sono stati solo due o tre anziani; i giovani italiani presenti
non
hanno creduto opportuno d'intervenire. Un poliziotto in
borghese -
armato - che si trovava sulla vettura, ha consigliato alla
signora di
far finta di niente. Alla fine, chiamati dalla signora col
telefonino,
sono arrivati i carabinieri e hanno bloccato i teppisti,
che sono stati
rimessi in liberta' poco dopo. Il poliziotto vigliacco e'
tornato
regolarmente in servizio. I giovanotti che avevano fatto
finta di
niente hanno preso un altro bus e se ne sono andati per
i fatti loro.
Giovanotti, poliziotto e teppisti domenica andranno regolarmente
a
votare come tutti gli altri, e il loro voto pesera' quanto
il vostro e
il mio.
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Cronaca. Bagnoli. Rinvenuto cadavere in spiaggia. Poiche'
la giornata
era calda, i numerosi bagnanti - ricopertolo con un telo
- hanno
continuato tranquillamente a prendere il sole.
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Cronaca. Roma. Grande successo del ricevimento offerto dalla
nobilta'
romana, guidata dalla principessa Elvira Pallavicini, al
Candidato
premier della Casa della Liberta' on. Silvio Berlusconi
a palazzo
Rospigliosi, a due passi dal Quirinale. Erano presenti anche
l'on.
Giancarlo Fini, l'on. Pierferdinando Casini e il candidato
sindaco
della Capitale Antonio Tajani. Il cocktail era rigorosamente
chiuso
alla stampa, ma sembra che l'on. Berlusconi abbia accennato
anche ai
recenti attacchi giuntigli da taluni organi stranieri, replicandovi
con
sferzanti parole, in un discorso punteggiato da applausi
il cui eco e'
stato distintamente udito fin dalla strada. Alle 20.15,
infine, il
lungo corteo delle auto ha lasciato palazzo Rospigliosi.
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Cronaca. Roma. Brillante maxi-operazione della Questura
contro gli
extracomunitari con spugna e secchio che brulicano attorno
ai semafori
della Capitale. Su espressa disposizione di S.E. il Questore,
sono
stati fermati sia i lavavetri clandestini (espulsi immediatamente
dall'Italia) che quelli muniti di regolare permesso di soggiorno
(ai
quali il permesso e' stato subito revocato). All'operazione,
che ha
portato all'identificazione e al fermo di 156 extracomunitari,
hanno
partecipato reparti di Vigili Urbani, Polizia e Carabinieri,
nonche'
unita' cinofile appositamente addestrate, tutti validamente
coordinati
dall'Ufficio Stranieri della Questura della Capitale.
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Lettera ai giornali. "Sono preoccupato per la mia compagna,
Manuella
R., che vive per strada, malata e in attesa di un nostro
figlio. Vorrei
avere sue notizie, presso la Casa circondariale di viale
della Lungara
29".
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Mio errore. Il povero Ciccio Guarnaccia, che avevo messo
fra i
promotori di Metacatania (il pool politico-imprenditoriale
di cui
abbiamo parlato qualche settmana fa), in realta' non c'entra
niente: il
Guarnaccia di Metacatania si chiama Antonio ed e' un altro.
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Antonio Monaco wrote:
<Parlando di un episodio incivile hai scritto che si
e' verificato "a
Salandra, un paesino della Basilicata. In una zona civile,
dunque, non
in posti come Verona o Agrigento...". Allora secondo
te Agrigento e'
incivile? Il solito razzismo contro i meridionali: proprio
da te non me
lo aspettavo...>
Caro Antonio,
i cittadini di Agrigento hanno deciso - votando per dei
politici cosi'
orientati - che mi debbono rubare i miei templi greci (che
appartengono
anche a me come cittadino italiano) per ficcarci davanti
il loro
maledettissimo cemento. Questo non e' civile, ed e' persino
un po'
maleducato. Non li ha costretti nessuno, perche' siamo in
democrazia e
possiamo liberamente scegliere, nelle varie occasioni, che
fare. Loro
hanno scelto di fare i furbastri a mie spese, ed io ne prendo
atto.
Loro agrigentini, non loro meridionali: a Siracusa o a Lecce
la gente
avrebbe fatto altre scelte (cosi' il razzismo dei veronesi
non e'
"nordista": a Venezia non c'e').
Piantiamola di piagnucolarci addosso. Non esiste nord e
sud. Esiste
furbastri incivili, a macchia di leopardo, e cittadini perbene.
Questo
vale per i templi, vale per il razzismo, e vale per tutto
il resto. Non
ci sta violentando nessuno. Decidiamo noi. Ma di quel che
decidiamo poi
siamo responsabili di fronte a tutti.
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Persone. Fulvia Luci, trentanove anni, morta per una mina
in Angola
mentre cercava di raggiungere l'ospedale dove lavorava da
volontaria
agli ordini di una Ong. Era infermiera professionista e
a un certo
punto ha pensato che poteva esserci bisogno di lei la' in
Africa, dove
i bambini muoiono per mancanze di cure.
Era bolognese, la Fulvia. Me la immagino mentre va a prendere
il bus
per l'aeroporto camminando svelta e decisa lungo i portici
di corso
Indipendenza, in una mattinata come tutte le altre, all'ora
che in
Italia la gente comincia a leggere le quotazioni. Oppure
davanti alla
Montagnola, in bicicletta.
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Il Computer e' una bestia grossa e libidinosa, un po' come
un
transatlantico o una locomotiva. Ha un centinaio di lucine
accendi-e-
spegni in successione, un ronzio da dinosauro abbioccato
e un sacerdote
apposito, il Tecnico Edp, interamente votato a Lui. Tu,
comune mortale,
puoi addirittura parlargli. Pondera bene prima la domanda,
pero'. Poi
scrivila sulla foglia di papiro, mettiti in fila davanti
al sacerdote,
e quando sara' il momento prendera' il tuo papiro e lo dara'
da
ingoiare, cerimoniosamernte, al computer. Sara' il sacerdote
a dirti
quando dovrai tornare per la risposta, e anche a interpretare
per te i
versi - i computer non parlano come gli esseri umani.
E' stato con un computer cosi', una parasanga d'anni fa,
che siamo
riusciti - la Bestia occupava quasi completamente il pianterreno
- a
estrapolare clandestinamente un valzer, di circa venticinque
secondi,
all'instituto di fisica di una certa citta'. Gli uomini
del Duemila
riusciranno - era il nostro audace pensiero - ad ottenere
musichette di
almeno un querto d'ora, e forse ancora di piu'. (non era
affatto il
Duemila, a quel tempo. O forse invece si', visto che era
il
Sessantotto. Ma questa e' una storia diversa).
Tutto questo per dire che ci volle un bel po' di sessantotto
(che
c'entra? Non lo so: pero' c'entra) per fulminare nel cervello
d'un paio
dozzine di ragazzi l'idea che forse il computer poteva essere
anche una
cosa piu' alla mano, del genere giradischi e/o televisione.
La storia
la conoscete: i due tizi che trafficano circuiti in un garage,
il piu'
matto dei due che si vende il volkswagen per finanziare
la ricerca (nel
Vw c'era naturalmente l'adesivo make-love-not-war: non dimenticate
questo particolare, perche' e' importante), altri mille
dollari trovati
in prestito e... e nasce l'Apple II dei primordi, il computer
cugino
del televisore.
E' una bellissima storia americana, fino a questo punto.
Naturalmente
nessuno prendeva sul serio Jobs e Wozniak (i nostri due
del garage),
anzi non si sapeva nemmeno che esistessero. I computer "veri"
(cioe' i
bestioni da mezza tonnellata, quelli col sacedote e tutto
il resto)
venivano prodotti dalla Ibm - tutti quelli che esistevano
sul pianeta,
meno una cinquantina d'eccezioni. Com'e' come non e', l'Apple
II (e i
Commodore, i Sinclair, gli Star, i ZX) sfondano sul mercato
per una
stagione. Questo non vuol dire niente, di per se': siamo
in America, e
ci vuole un momento per capire, quando sfondi al mercato,
se sei i
fratelli Wright o solo l'inventore del Tamagotchi. Comunque
l'affare
c'era, e per questi motivi la Ibm (il cui presidente fino
a poco prima
sghignazzava selvaggiamente quando gli parlavano di mettersi
a vendere
computer piccini) decise di dedicare una sua divisione alla
produzione
di questa specie di computer-giocattolo. Siccome avevano
un efficiente
ufficio marketing, trovarono anche un nome serio per questa
roba - li
chiamarono "personal computer", abbreviato in
pc. Dopo di che, il
problema era di trovare un programma per farlo funzionare,
il sistema
operativo, come si dice.
Scusa: e non se lo potevano fare loro? Certo che si': ma
per tanti
buoni motivi (il principale dei quali, secondo me, era che
avevano
troppa puzza al naso) decisero di appaltarlo fuori. Si presentarono
Bill Gates e alcuni altri.
Ora, il problema della Ibm, quanto al computer-giocattolo,
era il
seguente: computer-giocattolo si', ma stando attenti a non
far
concorrenza ai computer veri. Sui computer veri ci campavano,
loro
(immaginate la Fiat che si mette a produrre automobili a
energia
solare, impulsi orgonici e pedali: tutto bellissimo, ma
a condizione
che non vadano piu' veloci e non consumino di meno della
Punto, della
Bravo, della Panda e persino della Duna). Il primo sistema
operativo
presentato aveva prestazioni espandibili ed era bestialmente
veloce.
Scartato. Il secondo era una scheggia, aveva l'ufometro
incorporato e
faceva il caffe'. Scartato. Il terzo era Bill Gates. "Beh,
funzionare
funziona. Certo, sopra i 640Kb di memoria non potra' andare
mai".
Approvato! E nasce l'Ms-Dos. (break: forse a questo punto
vi sara'
venuto il sospetto che sto scrivendo su un Macintosh. Avete
indovinato.
Pero'... ).
Allora: L'Ms-Dos 2 deve restare compatibile con l'MsDos
1. L'Ms-Dos 3
deve restare compatibile con l'Ms-Dos 2. E cosi' via: 4,
5, 6, 7,
sempre con gli stessi 640k di limite obbligato. Poi arriva
il Windows,
ma deve restare compatibile pure lui: per cui il Windows
3. 1, in
realta', e' un Ms-Dos col parrucchino. Scusa, ma i ragazzi
del garage
che diavolo stanno facendo, nel frattempo? Niente. Siccome
non hanno
mai visto un dollaro in vita loro, mettono in vendita le
loro preziose
macchinette (che nel frattempo sono diventate anche "amichevoli":
mouse, menu' a tendine, interfaccia "fool proof",
cioe' a prova di
cretino: ho imparato a usarle pure io) le mettono in vendita,
dicevo, a
un prezzo spropositato: ciascuna viene a costare un chiliardo
di
dollari, piu' venti conchiglie e sei francobolli. Le macchine
della
Ibm, invece, si vendono come il pane: i boss della Ibm,
o perche'
machiavellici o perche' coglioni, le lasciano copiare a
chi vuole.
Cosi' si mettono a fabbricarle a Cincillao, a Shangrilla',
a Singapore:
le vendono a prezzi stracciati (tre tornesi l'una, e un
asciugacapelli
in omaggio) e riempiono l'intero pianeta di computer non
proprio
straordinari, pero' reali.
Ok? Riepilogo della storia americana: scena prima, l'America
inventa
una cosa bella prima di tutti gli altri, grazie alla fantasia
e al
Sessantotto; scena seconda, l'America riprende in mano la
stessa cosa,
la rende un bel po' meno bella e la semina a macchia d'olio
su tutto il
pianeta.
Scena terza, ahime'. Bill Gates, e tutti gli altri Bill
Gates che gli
spuntano attorno, come produttore di tecnologia risulta
(l'abbiamo
visto) un po' piu' scarso rispetto ad altri. Ma e' un produttore
di
tecnologia, non un "padrone". L'idea va un po'
meno veloce ma insomma,
seddiovuole cammina. Una volta entrato nel mercato, pero',
l'incrocio
fra tecnologia opportunamente "castrata" e autoconservazione
del
"padrone" (ti offendi se uso questa parola? in
caso, chiamalo "soggetto
economico permanente") comincia a fare danno davvero.
Windows 95, per
esempio, e' molto meglio - come fuzionamento - rispetto
a Windows 3. 1.
Pero' il gap tecnologico e soprattutto culturale fra l'uno
e l'altro
e', concettualmente, molto minore, di quello che che c'e'
fra il Dio
Computer di cui parlavamo all'inizio e il computer-televisore.
In altre
parole, fra l'ottantatre' e l'ottantaquattro il cervello
umano ha
lavorato un casino, sull'argomento computer, ed ha scoperto
l'America.
Fra il novantatre' e il novantaquattro, invece, ha lavorato
di meno, e
ha scoperto l'isola di Linosa. Ci arriva, naturalmente,
in traghetto
superattrezzato e con l'aria condizionata a bordo, mentre
in America
c'era arrivata in piroga. Ma in termini di percorso proporzionale,
ha
coperto una distanza molto inferiore. Alla fine degli anni
Ottanta, un
programma per computer veramente nuovo (che affrontava cioe'
problemi
nuovi e li risolveva con nuovi approcci) usciva ogni tre
mesi, e lo
faceva tipicamente un ragazzino che poi o diventava ricco
sfondato o si
vendeva la scoperta per un po' di fumo. Adesso, quasi tutti
i programmi
che sto usando negli ultimi tre anni sono semplicemente
approfondimenti
e abbellimenti di roba che gia' c'era.
Ma, e Netscape, e Internet? Vi sembrera' strano, ma io penso
che l'80
per cento della strada - sicuramente sul piano concettuale,
e
parzialmente anche sul piano tecnologico - risale a una
decina di anni
fa. Quello che e' arrivato adesso, e' che hanno imparato
a venderlo
meglio. Avete presente l'automobile? Ha fatto quasi tutti
i suoi
progressi nei primi vent'anni. La macchina su cui vai adesso,
nei suoi
principi essenziali, funziona esattamente come cento anni
fa. Motore a
scoppio. In piu', da una dozzina d'anni, ha l'elettronica.
"In piu'",
in questo caso, significa proprio "in piu'". Puoi
mettere tutta
l'elettronica che vuoi su un'automobile, ti portera' a casa
automaticamente e ti cantera' nel frattempo Yellow Submarine.
Quello
che non potrai impedirle sara' di avere un rendimento termico
ridicolmente basso e d'inquinarti il pianeta. Questo significa
che devi
porti seriamente il problema di bombardare i cinesi (o gli
aborigeni
delle Figi, o gl'iraccheni) prima che si mettano in testa
d'avere
l'automobile pure loro: perche' se ci riescono, e la tecnologia
e'
sempre quella (redditizia ma centenaria) della macchina-a-puzza,
tocca
cambia' pianeta.
Bene, adesso il governo americano ha fatto giustizia, ha
bloccato Gates
e tutto il resto. Certamente. (A proposito, vi siete chiesti
perche' il
giorno dopo la notizia non era titolazzata in prima pagina
sul
Corriere, ne' su Repubblica ne' sulla Stampa? Era nelle
pagine interne,
settore economia... ). I governi servono per l'appunto per
fare
giustizia e per impedire agli avidi speculatori di arricchirsi
alle
spalle della poveraggente - come ben sappiamo in Italia.
Se avessi tempo e tu non fossi cosi' ormai cosi' scocciato
ti
racconterei che un ragazzino finlandese, certo Linus Qualcosensenn,
un
paio d'anni fa ha inventato un sistema operativo molto migliore
di
Windows (e di Mac) e che questo sistema, chiamato Linux,
viene
sviluppato *gratis* da alcune centinaia di migliaia di volontari
in
Rete, e che il server attraverso cui ricevi questa lettera
probabilmente sta usando proprio Linux, in questo preciso
momento. Come
se un gruppo di ingegneri della Fiat Anni Sessanta si fossero
messi in
proprio e fossero riusciti a fare una Seicento che fa
centosettantacinque all'ora, va ad acqua, e non costa niente...
Ma sono
davvero stanco, e tu lo sei piu' di me, a questo punto.
Magari se ne
parla una prossima volta, la volta che si parla di mafia
e di politica.
Oh, ma ce la devi proprio infilare dappertutto, la politica?
E che
c'entra la mafia con tutto questo?
Piu' di quanto non pensi. Un computer puo' essere usato
per calcolare
traiettorie balistiche, per fregarti i soldi (ogni tanto
in America
qualcuno prende il fucile e va a discutere coi gestori delle
"borse
informatiche"), per rincretinirti in varie maniere
e persino per
scrivere a duecento persone che "Andreotti ha protetto
Sindona". Oppure
per conoscere te, proprio te la' in fondo con quegli occhioni
azzurri.
Se invece di sviluppare i Gates fossimo riusciti a sviluppare
*fisiologicamente* la tecnologia, a quest'ora io avrei fra
le dita un
compiu'ter in grado di farti un bellissimo sorriso, di invitarti
a cena
stasera (a spese del computer) e di sussurrarti bellissime
parole
d'amore mentre sullo sfondo Sam (sempre il computer) strimpella
"As
time goes away". E invece no, cazzo: allo stato attuale
della
tecnologia gatesiana il computer puo' fare solo una piccolissima
cosa
di tutto questo, e soprattutto non puo' determinare se tu
sei proprio
una bellissima ragazza dagli occhi azzurri e non invece
un vecchio
coglione di cinquant'anni (e' vero che non puo' determinarti
se lo sono
io, un bel ragazzo: ma questo e' tutto un altro discorso).
Cosi', che
posso fare? Salutarti, ringraziarti per avermi fatto compagnia
e
arrivederci alla prossima volta, indipendentemente dal fatto
che tu sia
una ragazza di vent'anni o un vecchio di cinquanta. Che
ingiustizia,
maledetto Gates.
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All'epoca dei mostri - il mio tempo - il
paese
in cui vivevo era un paese amaro.
La prepotenza regnava. Perfettamente oleata
la macchina macinava. Chiamavano normale
cio' che accadeva ogni giorno, ma cio' che per l'uomo e'
normale
lo chiamavano sogno. Troppo pochi
sopravvivevano al sogno. E molti ancora
se ne tornavano indietro, paurosi di sognare.
Un foglio dopo l'altro, venivano sui giornali
gli assassinati di oggi, le vittime di domani
e chi li divorava e per che cosa e come;
o anche niente del tutto. I loro nomi
cadevano sulla terra gia' illividiti dal gelo.
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Per collaborare a questa e-zine, o per criticarla o anche
semplicemente
per liberarsene, basta scrivere a ricc@libero.it -- Fa'
girare.
"A che serve vivere, se non c'e' il coraggio di lottare?"
(Giuseppe
Fava)