3 settembre 2001
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Televisione. Caso uno: una guardia svizzera, stressata da
una serie di
relazioni etero ed omosessuali all'interno del Vaticano,
alla fine
ammazza il marito dell'amante (o amante suo) e si uccide
a sua volta.
Dalle prime indagini emergono terrificanti particolari sulle
abitudini
dei giovani svizzeri vaticani, in confronto ai quali un
centurione
della guardia scelta di Gomorra e' un fanciullo ignorante
della vita.
Caso due: un anziano vescovo ha una crisi di coscienza e
contrae
matrimonio con una tranquilla e religiosa signora di mezz'eta'.
Come trattare il caso uno (indicazioni per il cronista):
parlare di
inspiegabile delitto, forse incidente; evitare accuramente
di parlare
dell'ambiente in cui il delitto e' maturato (posto che di
delitto si
tratti e non d'incidente mortale); evitare, pena il licenziamento
immediato (e la querela dell'ambasciatore gomorrita) ogni
riferimento a
Sodoma e Gomorra; evitare ogni titolo troppo popolare; adottare
sempre
e comunque un tono di pensosa e meditabonda comprensione
delle
debolezze umane; dopo tre giorni, comunque, abbandonare
il caso.
Come trattare il caso due: profonda ri-crisi ideologica
del prelato; la
donna non e' una moglie, ma semplicemente "una donna";
metterla in
ridicolo in ogni circostanza; insinuare dubbi sul suo disinteresse
e
sul suo passato; lanciare a gran voce la notizia di un precedente
matrimonio della donna; e' falso, ma per un paio di giorni
fara'
effetto; precisare, con tono di sottaciuto disprezzo, che
il precedente
marito della donna era addirittura un napoletano; quando
si sara'
costretti a smentire la notizia, insinuare tuttavia che
probabilmente a
Napoli la donna si era comunque dedicata all'agopuntura,
mestiere
"strano", vicino all'estetista e dunque...; quando
la povera signora e
il suo disgraziato marito, vinti dallo schierameno della
piu' forte
multinazionale del pianeta, abbassano finalmente la testa
e rinunciano
al loro sogno di vivere da persone normali, presentare questa
circostanza come una grande vittoria della fede e della
religione,
oltre che della razionalita', contro i capricci di una donna
isterica
di cui "la gente e' stanca". E condire il tutto
con un disinvolto
sorriso postmoderno.
* * *
Il Vaticano, in questa storia, ha agito come Novella Tremila,
cercando
lo scoop sul passato della signora, passando alle tv l'esclusiva
del
"matrimonio napoletano" della signora Milingo
ecc. Di quest'ultimo
scoop la fonte sarebbe, a quanto ha fatto sapere il Vaticano,
un
"parroco campano" non meglio identificato. Un
parroco, dunque, alle
dipendenze di quel cardinal Giordano che si trova attualmente
inquisito
di nuovo (la prima volta fu assolto) per una strana faccenda
di
finanziamenti nascosti e di fondi neri.
* * *
Mentre tutto questo avveniva, e mentre a una povera donna
veniva
comunicato, da alcuni milioni di televisioni puntati su
di lei, che
conrariamente a quanto pensava essa non aveva in realta'
ne' diritti
ne' marito, "papa Giovanni Paolo Secondo e' tornato
ieri ad esaltare la
vocazione e la missione della donna, che ha un ruolo pari
a quello
dell'uomo...". Che fa, Santita'? Sfotte?
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Giornali. Sulla Stampa, una pagina di pubblicita' a pagamento
per
chiedere la scarcerazione, per ragioni di salute, del boss
della
camorra Aniello Nuvoletta. Il clan Nuvoletta e' quello che
fece
uccidere il giornalista Giancarlo Siani, inviso per le sue
inchieste
sulla camorra.
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Pay-tv. Sospeso d'autorita' improvvisamente, su Stream,
lo show di
Platinette per la presentazione di "Grande Fratello
2". Il conduttore
aveva polemizzato - fino a quando non e' stato interrotto
- col
ministro delle Comuncazioni Gasparri: "Dovrebbe indagare
sui conti e
gli sprechi alla Rai. Lui si preoccupa di dirci che cosa
e' educativo e
cosa no, ma intanto..." - click.
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Trailer per un film in tv. "Nella polizia di Miami
le regole si
infrangono spesso". Rumore di colpi, ecc. "Giovedi'
alle venti e
trenta. Non perdetelo! Su questa rete giovedi': Bad Boys".
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Devoluscion. Sicilia. Ordine dell'assessorato regionale
all'istruzione:
d'ora in poi, i bambini siciliani dovranno andare a scuola
col
grembiulino, come i loro nonni. Vebbe'...
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Governo 1. Qualche mese fa l'Autority competente scopri'
che tutte le
principali compagnie di assicurazioni italiane si erano
messe d'accordo
fra loro per concordarsi scambievolmente le tariffe e imbrogliare
gli
assicurati, che senza saperlo venivano a trovarsi in un
regime di
monopolio, perdendo ogni controllo sul servizio offerto.
Scoppio' lo
scandalo, e alla fine le compagnie asicuratrici furono condannate
a
pagare una multa di parecchi miliardi: che naturalmente
non pagarono
mai, poiche' come sempre, a buriana cessata, intervenne
il Consiglio di
Stato con un cavillo. Ma insomma: la mala figura l'hanno
fatta.
Ma non dimenticata. Il ministro Frattini, in un'intervista,
annuncia
che ci sono troppe Authority, in Italia: bisogna abolirne
qualcuna. Da
quale cominciamo? Ma da quella delle assicurazioni, naturalmenete.
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Governo 2. Bisognerebbe far pagare il biglietto, per guardare
Bossi
mentre fa il ministro. Gratis, e' concorrenza sleale.
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Stoccolma. Gunnar Staalseth, un autorevole membro del comitato
Nobel,
ha scartato la candidatura del papa per il Nobel per la
pace. Il
problema e' la campagna del Vaticano contro l'uso del preservativo
in
funzione anti-Aids. "Non prenderemo in esame questa
candidatura se
prima non cambieranno idea sui preservativi" ha dichiarato
Staalseth al
segretario delle Nazioni Unite Annan.
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Cronaca. Trento. Liberato dallo zoo, e investito poco dopo
da
un'automobile, un orso bruno ormai totalmente addomesticato.
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Cronaca. Capo d'Orlando. Un bellissimo airone rosato e'
stato ucciso
dai cacciatori mentre sorvolava la provincia di Messina.
Una scarica di
fucile a pellettoni l'ha fatto precipitare al suolo sulla
vecchia
statale 113.
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Cronaca. Santo Donato. Nu lupo stavolta s'e' magnato altre
cinguanta
pecurelle e nui simme stanch'e patire angora sta storia
che lu lupo e'
naturale e nun se tocca. A lupoooo! Magnate l'ambientaliste,
n'artra
vorta!
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Linux ne combina un'altra. A Singapore e' uscito il primo
palm-book per
Linux. E' un aggeggetto da pochi grammi, non particolarmente
accattivante da vedere, che pero' e' in grado non solo di
effettuare le
normali operazioni di un palm-book ma anche di fare da contenitore
tascabile per stiparci dentro foto, musica e filmati: in
particolare, i
file (pesantissimi) acquisiti mediante telecamera digitale.
Dov'e' il trucco? Nel fatto che il Teramin (come si chiama
il mini-coso
che va a Linux) possiede un hard-disk miniaturizzato da
ben dieci Giga:
per essere un palmare, non e' uno scherzo. Il sistema operativo
e' un
Linux molto ridotto: ma, essendo il Linux un sistema a strati,
basta
che ci sia il kernel-base perche' tutte le funzioni essenziali
siano
assicurate senza troppe complicazioni.
A dieci anni dalla nascita, dunque, il sistema operativo
open-source
non solo si allarga sempre piu' nel mondo dei computer tradizionali
(nei server per l'internet e' gia' predominante da un pezzo)
ma va a
fare concorrenza al monopolio Microsoft anche nei settori
di frontiera.
Da tempo, infatti, i produttori di sistemi operativi (che
in sostanza
sono tre: Gates, il proprietario di Microsoft e il detentore
di
Windows) cercano di espandersi in tutti i settori tecnologici
in cui
comunque sia presente un processore; per i palmari, Microsoft
aveva
elaborato una versione ridotta di Windows che adesso viene
messa in
pericolo dall'arrivo di Linux anche in questo settore.
Domanda: quanto tempo ci vorra' prima di sentir parlare
di Linux anche
a proposito di telefonini? Perche' con l'aria che tira...
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In netta controtendenza rispetto allo standard attuale,
la Procter &
Gamble ha deciso di mettere a disposione della comunita'
dei
ricercatori la maggior parte degli oltre ventimila brevetti
esclusivi
cui e' in possesso. Di questi brevetti, solo tremila circa
vengono
utilizzati dalla P&G (che fattura oltre quaranta miliardi
di dollari in
farmaceutici, prodotti per l'igiene ecc) nei propri cicli
di
produzione; tutti gli altri restano praticamente inutilizzati.
Il
management della societa' ha quindi stabilito - dopo un
acceso
dibattito interno durato letteralmente alcuni anni - di
mettere a
disposizione del pubblico scientifico tutti i brevetti con
piu' di
cinque anni di vita.
La decisione non ha mancato di suscitare polemiche da parte
di altre
che vedono ora indebolita la loro posizione di assoluta
intransigenza
rispetto ai brevetti. La pericolosita' (per loro...) dell'iniziativa
della P&G e' data non solo dalle dimensioni multinazionali
dell'azienda, ma anche dal fatto che P&G opera in uno
dei due settori
(l'altro e' quello dei computer) in cui la politica dei
brevetti e'
piu' dura.
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Bruxelles. Ancora problemi per Gates in Europa. Dopo la
decisione delle
autorita' tedesche di togliere Windows dalla maggior parte
computer
statali, stavolta e' la Commissione europea ad avviare un
vero e
proprio procedimento a carico della Microsoft, accusata
(per la seconda
volta) di violare le norme europee sulla concorrenza imponendo
agli
acquirenti del proprio sistema operativo di acquisire anche
il proprio
browser multimediale.
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Smallville Cambia look Superman: dopo anni di richieste,
il povero
supereroe ha ottenuto dagli sceneggiatori di poter finalmente
buttar
via quel ridicolo costume blu e rosso e di potersene andare
in giro
vestito da ragazzo normale. Non cambia invece il target
della missione
assegnata dal pubblico americano all'americano piu' bravo
di tutti:
niente lotta alla fame nel mondo o roba del genere, ma semplicemente
polizia di strada contro la criminalita' urbana. Che evidentemente
e'
l'unico problema a cui gli americani riescono ad appassionarsi
veramente.
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www.corleone.it. E' l'indirizzo dei figli di Toto' Riina,
i giovani
Giuseppe e Maria Concetta che, in societa' con un loro amico
esperto di
informatica, hanno aperto un portale per gestire la commercializzazione
di macchinari agricoli (venduti dalla Agrimar di Corleone).
Nella
home-page non manca il pulsante "chi siamo": un
gruppo di giovani
imprenditori "all'avanguardia e altamente professionali".
In passato, i
ragazzi Riina hanno suscitato qualche polemica per i presunti
rapporti
con ambienti non lontani da quelli paterni.
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Archeo. Non so: non e' del tutto da escludere che gli antropologi
futuri, col loro vizio di catalogare le ere storiche dal
nome di una
localita' particolarmente significativa (Neanderthal, Cro-Magnon,
ecc.), finiscano per classificare la nostra come "epoca
di Seattle"
citando, a sostegno della loro scelta, tre dati emblematici
di tutta la
civilta' classificata.
Seattle, diranno dunque, e' stato il luogo in cui la "tecnologia"
(come
la chiamavano nel Duemila) dell'umanita' ha fatto un salto
significativo, passando dalla vecchia produzione di masse
metalliche
(aeroplani, in quel caso) ad una completamente immateriale
come i
software Microsoft; a quel tempo, aggiungeranno, quasi tutto
il
software del pianeta veniva proodotto in un unico luogo,
che era
appunto Seattle.
In secondo luogo - sempre secondo gli antropologi del Tremila
- a
Seattle e' nato il primo movimento post-politico di quell'era,
e prese
anche lui il nome da quella citta'; per quanto i feudatari
dell'epoca
(nel Duemila il pianeta era diviso in un'infinita' di "governi",
citta'-stato, multinazionali, corporazioni, dittature e
chiese, che ne
facevano un luogo piuttosto complicato da vivere) abbiano
cercato
allora di stroncarlo sul nascere con tutti i mezzi il movimento,
come
sapete, si e' sviluppato attraverso una serie di tappe fino
a
raggiungere il word-human-oriented-web (WHOW) nel quale
viviamo
oggigiorno.
Seattle - concluderanno infine - e' anche il luogo in cui
e' avvenuto
l'episodio piu' significativo antropologicamente della societa'
urbana
del Duemila: un episodio banale, ma che noi che studiamo
quell'epoca
abbiamo preso ad archetipo (un po' come per le cacce al
mammuth del
Pleistocene) di tutta una civilizzazione.
Si tratta della storia banalissima di un giovane essere
umano, di sesso
femminile che, per una serie di circostanze sfavorevoli
che non e'
questo il luogo di analizzare, decide di gettarsi da un
ponte che
attraversa la citta'; il ponte, e le "autostrade"
che vi conducono,
sono affollati di "automobili" ("usavano
le automobili!" -
sghignazzate) contenenti ciascuna un "pendolare"
(v. dizionario) che si
reca a "lavorare" (v.dizionario).
Il giovane essere umano, tuttavia, all'ultimo momento decide
di non
gettarsi immediatamente dal ponte, e resta per alcuni minuti
ferma sul
posto in attesa di maturare una propria scelta. Dopo circa
ventinove
secondi, le automobili ferme sul ponte dietro di lei cominciano
a
strombazzare, e quelle dietro, e quelle piu' dietro ancora.
Nel giro di tre virgola cinque minuti prima si forma uno
strombazzamento generale, che si estende per nove virgola
cinque
chilometri dal ponte in poi, e infine (tempo dall'inizio
del fenomeno:
nove primi e quaranta secondi) lo strombazzamento si muta
in un coro di
"buttati! - che aspetti? - devo-andare-a-Lavorare!"
che convince la
donna a buttarsi giu'.
Noi archeologi pensiamo che un episodio del genere avrebbe
potuto
verificarsi (e molto probabilmente si sara' verificato)
in una
qualunque delle terrificanti conglomerazioni urbane in cui
la
popolazione viveva, in quella maniera barbarica, prima del
Whow.
Percio' c'e' sembrato appropriato collocarlo, assieme alle
due
considerazioni precedenti, fra i motivi che ci hanno indotto
a dare il
nome di "era di Seattle" al periodo compreso fra
le Grandi
Deflagrazioni Idiote e i primordi dell'epoca del Whow. Bambule'.
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"milioni di italiani intanto sono rientrati dalle ferie"
(dai
telegiornali)
Calogero Gasparazzo (lo conoscete?) e' nato
dalle parti di Bronte, in
provincia di Catania. Da molti anni lavora in una grande
fabbrica del
Nord. Parecchi anni fa sono venuti degli studenti, davanti
alla
fabbrica, e gli hanno detto che si poteva fare la rivoluzione.
Invece
non c'e' stata rivoluzione, ma solo un gran casino. Molti
di quegli
studenti Gasparazzo li sta rivedendo ora alla televisione:
chi e'
direttore di giornale, chi e' un'autorita' governativa,
chi fa il
ministro di Berlusconi. Hanno un'aria profondamente compresa
della loro
importanza, e dicono che la storia che Gasparazzo voleva
fare la
rivoluzione in realta' era una grandissima cazzata e che
invece bisogna
aspettare che i padroni e i fascisti risolvano i problemi
a modo loro.
Ascoltandoli alla televisione, Gasparazzo ha capito benissimo
perche'
in realta' non c'e' stata alcuna rivoluzione.
Ogni anno Gasparazzo e' tornato in Sicilia, in tutti questi
anni, e si
e' accorto che negli ultimi anni qualche cosa e' cambiata.
"Bacio le
mani a voscenza" non s'usa piu'. Alcuni addirittura
(cosa che nei tempi
di prima non s'usava) si permettono di parlare in piazza,
a voce alta,
degli affari di don Toto'. Una volta Gasparazzo e' stato
anche alla
manifestazione antimafia, giu' in Sicilia, ma poi e' dovuto
ripartire.
Alla manifestazione c'erano anche molti studenti, quel giorno,
gridavano abbasso la mafia con la faccia sorridente. Gasparazzo
spera
tanto che non facciano la fine di quelli la'.
Bene, Gasparazzo adesso e' uno che non si fida piu' dei
discorsi delle
persone importanti, o che lo potrebbero diventare domani.
Ma quella
faccenda di cambiare tutto (allora si chiamava la rivoluzione,
e adesso
chissa'), quella lui non se l'e' dimenticata. Ogni tanto
gli torna in
mente all'improvviso, in una fabbrichetta di Catania o al
reparto
fonderie di Milano. E allora Gasparazzo pensa che ha una
gran voglia di
fare qualcosa.
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Epitaffi
Qui giace Emilio Fede, ma giurando ai coglioni
Che invece e' ancora vivo, grazie al gran Berlusconi
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Qui giace Lerner, che censuro' Borsellino.
Ora e' molto stupito d'aver Fede vicino.
* * *
Qui giace il buon Mentana, ma subito precisa
che "giacer", nel suo caso, e' parola eccessiva:
resta quaggiu' o se ne va? Non e' deciso
* * *
Qui giace Lino Jannuzzi
gratis
* * *
E qui giace Ferrara, finalmente
sazio e silente.
Terra, d'essergli lieve non curar, se vuoi:
non fu egli lieve a te, e nemmeno a noi.
* * *
Qui giace Feltri, per errore
del becchino e dell'autore.
Questi lo mise coi giornalisti, essendo lui un'altra cosa.
Quegli, l'affossatore, lo seppelli' tardi e male,
da farne uno zombie orridamente banale.
* * *
Fui Merlo catanese io che qui giaccio:
il corpo qui, ma l'anima da Ciancio
* * *
Qui giace il giornalismo che fra Villa Serena
e il bar del porto ormai si barcamena
da troppo tempo. Quando va a marchette
nasconde il suo mestiere e il triste andazzo
per tema che sentendolo arrossisca il ragazzo
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semplicemente
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girare.
"A che serve vivere, se non c'e' il coraggio di lottare?"
(Giuseppe
Fava)