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Giro78
Segnali di fumo
di Pina La Villa: luglio 2001
10/07/01
Da Repubblica, 2-7-01. Clarice Lispector, giornalista brasiliana
che scrive le sue sensazioni, sul giornale. Scrivere per
lei significa: "cercare di riprodurre l'irriproducibile,
sentire fino in fondo il sentimento che altrimenti rimarrebbe
appena vago e soffocante, benedire una vita che non è
stata benedetta".
Il libro di cui si parla in questo articolo è La
scoperta del mondo, traduzione di Manno Raggini, Tartaruga
edizioni, che raccoglie tutti i suoi articoli.
"parlare, come diceva Pessoa, è il modo più
semplice di renderci sconosciuti"
Articolo di Ida Dominijanni sul Manifesto:
le donne leggono di più ma non leggono i quotidiani.
Da una ricerca francese il risultato che i due sessi leggono
i quotidiani in maniera diversa. Ma, dice l'autrice dell'articolo,
ancora i quotidiani non recepiscono, tanto è vero
che le prime cose che tagliano sono proprio le rubriche
culturali, che piacciono di più alle donne.
Di letture femminili ha parlato anche Roselina Salemi all'incontro
al chiostro di Santa Maria del Gesù - Catania - per
la presentazione del libro di Giorgio Montefoschi, La felicità
estrema . E' vicedirettrice di un giornale femminile e da
una statistica fatta dal suo giornale risulta che Montefoschi
è amato dalle donne, perché racconta "storie":
il quotidiano e i grandi sentimenti. In quest'ultimo libro,
la fede.
22/07/01
Stamattina Catania si è svegliata grigia. Il tavolo
del mio terrazzo, nonché il pavimento, sono ricoperti
di polvere lavica. Il mio terrazzo sembra finalmente sontuoso
ed elegante. Quasi listato a lutto
Ieri sera il sit-in in Via Etnea.
24/07/01
Le bugie hanno le gambe lunghe e consentono di arrivare
lontano, molto lontano, per esempio a fare il presidente
del consiglio. A sentirsi finalmente accolto al tavolo dei
grandi (della terra). Berlusconi aveva proprio la faccia
del parvenu.
Il blitz di sabato notte a Genova, e tutto quello che è
accaduto prima: una classe politica che non può,
per cultura, tollerare il dissenso. Non ce la fa proprio.
E vuole che si sappia. Tutta la vita di Berlusconi è
come il G8, chiusa, blindata, falsa tranquillità,
falsa ricchezza.
Il vertice del G8 ha fallito perché ha dimostrato
esattamente quello che è, il governo idem.
Una sicurezza falsa e poggiante sull'insicurezza della maggioranza
del mondo, una ricchezza falsa e basata sulla povertà
del mondo.
Saranno talmente forti da sopportare che le loro carte siano
state scoperte? Purtroppo si.
Il simbolo, l'immagine.
La verità del sangue, del sudore, della paura, della
insensatezza della violenza, la falsità delle parole,
del mondo di cifre, di piani, di dichiarazioni, di strette
di mani, di sorrisi finti.
30/07/01
Ieri ho letto il dossier che IlSole24ore ha dedicato a Genova
il 15 luglio, quando ancora non era successo nulla. Un dossier
che era una sorta di vademecum, per giornalisti, visitatori
particolari: la storia di Genova, le testimonianze di scrittori
presenti e passati - una bella pagina di Montale, poesie
di Caproni e Campana, descrizioni di Valery, Marc Twain,
Claudel - e poi l'intervento del sindaco, tutto volto a
disegnare l'immagine di una città che vuole diventare
veramente centro di cultura - nel 2004 Genova sarà
città della cultura - e rilanciare il suo ruolo di
città turistica e portuale. Guida ai musei, alla
cucina, alle pagine on-line. Un'occasione per la città
, per i cittadini. Nulla di tutto questo, poi. Neanche i
"grandi" però hanno goduto della città
rimessa a nuovo, dei suoi musei, della suggestione dei suoi
"carruggi" e del porto. Non ne avrebbero goduto
comunque, è una questione fisiologica, i "grandi"
hanno altro a cui pensare, poveri loro, nessuno spazio mentale
e di sensibilità per il bello, per le cose, per il
concreto e il quotidiano, da cui sono totalmente esclusi.
C'era una pagina del dossier, una pagina intera, dedicata
al servizio offerto, e innovato per l'occasione, di ospedali,
unità mobili di pronto soccorso, autoambulanze.
Oggi non ho comprato il giornale, il
Manifesto non esce. Sulla Sicilia, al bar, in prima pagina
sempre l'Etna e anche alla Tv splendide, "spettacolari",
immagini del cratere in piena attività e della colata,
che somigliava ai polaretti che oggi ho comprato per mia
figlia, anche se di un colore rosso brillante che nei polaretti
non c'è.
Berlusconi insiste col dire che è tutta colpa del
movimento antiglobalizzazione, violento, e della volontà
di chi avrebbe orchestrato tutto per non far cogliere il
grande significato politico del vertice. Insomma, se qualcosa
è andato storto, la colpa è del movimento
e dei vertici della polizia, nominati dal centrosinistra,
se qualcosa è andata bene, e lo asserisce solo lui,
è merito del governo. Peccato che lo dica solo lui,
e che anche in altre città europee ci sono state
manifestazioni di protesta per come le cose si sono svolte
nelle caserme e durante le manifestazioni di quei giorni.
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