Logo Girodivite
 

La chiesa assunta in corsia

di FILIPPO GENTILONI (da Il Manifesto)

La notizia è di quelle che passano generalmente inosservate, ma che sono, invece, significative, sia per quello che rievocano del passato sia per quello che preannunciano del futuro. In Sicilia, dunque, è stato firmato una sorta di mini concordato fra la Chiesa cattolica e la regione. L'assessore alla sanità (Giuseppe Provenzano, Forza Italia) ha dato il via libera all'assunzione di 200 persone indicate dai vescovi: uno ogni 300 posti letto degli ospedali. Gli assunti, "secondo i vigenti contratti di lavoro" avranno come scopo: "attività pastorali e culturali da praticare in corsia". Sacerdoti (e diaconi) dovranno così affiancare gli infermieri. E Provenzano, entusiasta dell'accordo, commenta: "L'assistenza religiosa svolta in modo personalizzato potrà divenire una delle migliori terapie". Anima e corpo, dunque; corpo e anima. Un rimedio, forse, alla malasanità. Fra le contestazioni - non molte - quella della Federazione internazionale dei diritti dell'uomo che ha protestato perché l'accordo farebbe saltare la parità fra le religioni. Ma il governo siciliano: "Nessuna disparità. Il 90 per cento dei malati è cattolico. Nulla ci vieta di assumere, se necessario, rabbini e musulmani...". Ma un parroco ben noto per le lotte antimafia, don Giacomo Ribaudo, ha dichiarato: "Tutto questo finirà per nuocere al prestigio e alla santità stessa della Chiesa". Poche, comunque, le proteste sul fronte dei rapporti fra chiesa e stato e delle reciproche funzioni. Il decreto siciliano si inserisce, in fondo, in una linea già consolidata, quella degli insegnanti di religione cattolica nelle scuole, quella dei cappellani militari. Un nuovo anello di una lunga catena: lo stato - cioè le tasse di tutti, cattolici e non - paga l'assistenza religiosa ai cattolici, fornendo alla chiesa i suoi stipendi. Uno scandalo che sembra non scandalizzare più nessuno. Sembra normale sia che la chiesa cattolica da sola non ce la faccia e sia costretta a richiedere il braccio secolare, sia che lo stato intervenga in funzione di assistente spirituale. Accompagnerà i suoi sudditi verso la "buona morte". Le ambiguità, così, permangono. La chiesa pensa di guadagnarci in fatto di presenza dovunque, anche in quei luoghi cruciali che sono gli ospedali. Pazienza se si tratterà di una presenza ambigua, proprio perché pagata dallo stato che dovrebbe essere "laico". Lo stato, a sua volta, pensa di guadagnarci rendendo i suoi ospedali più accoglienti e, forse, più "umani". Peccato che non sia in grado di assicurare, con i suoi stipendi, anche un biglietto gratis per il paradiso. Non sarebbe meglio se la regione siciliana impiegasse quei soldi per far migliorare l'assistenza sanitaria laica? Comunque il mini concordato sull'assistenza spirituale agli ammalati è significativo anche per un altro motivo. Mentre si continua a discutere sulla validità del concordato del 1984 fra stato e chiesa, si apre la via ai concordati regionali. Molte regioni si apprestano a seguire le orme della Sicilia e della Lombardia: scuola e sanità fra le priorità. E lo stato tende a rimanere soltanto "sussidiario" là dove il privato (leggi: chiesa cattolica) avesse bisogno di aiuto: è l'Italia "cattolica" di domani.


Editoriale
Zoom
Kaoticamente
Movimento
Segnali di fumo
Tanto per abbaiare...
GiroSegnalazioni
Sponsors
Girodivite 2001

I siti del network
GiroAmici
Download
RedAzione
GiroHome


[Up] Inizio pagina | [Send] Invia questa pagina a un amico | [Print] Stampa questa pagina | [Email] Mandaci una email | [Indietro]
© 1994-2004, by Girodivite - E-mail: giro@girodivite.it