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Pierino e i comunisti
Ci è capitato di rileggere alcuni
dei corsivi che Fortebraccio, uno dei maggiori corsivisti
satirici italiani, scrisse nel 1979. "A carte scoperte",
edito da Editori Riuniti. Lo riproponiamo quale supporto
esistenziale alle prossime votazioni del 13 maggio in cui
l'Italia dovrà decidere se globalizzarsi con Berlusconi
o globalizzarsi con Rutelli. Ne pubblichiamo un brano, una
"barzelletta".
Pierino a scuola compone una poesia. "Mi
son nati tre gattini / tanto belli e birichini, / tanto
vispi, tanto sani / tutti e tre democristiani". La
maestra, una di quelle maestre all'antica, loda molto la
poesia e il giorno dopo invita Pierino a leggerla davati
al direttore "che ci tiene tanto". Pierino declama:
"Mi son nati tre gattini / tanto belli e birichini
/ tanto sani tanto vispi / tutti e tre son comunisti".
";a come - balbetta la maestra imbarazzata - prima
erano democristianio e ora sono comunisti? "Signora
maestra - ribatte Pierino - questa notte hanno aperto gli
occhi".
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