Documenti: L'intervista a Paolo
Borsellino
Trascrizione dell'intervista
rilasciata dal magistrato Paolo Borsellino il 21
Maggio 1992 ai giornalisti Jean Pierre Moscardo
e Fabrizio Calvi. Quarantotto ore dopo Giovanni
Falcone sarebbe stato ucciso a
Capaci.
[...] Borsellino Sì,
Vittorio Mangano l'ho conosciuto anche in
periodo antecedente al maxi-processo e
precisamente negli anni fra il 1975 e il 1980, e
ricordo di aver istruito un procedimento che
riguardava delle estorsioni fatte a carico di
talune cliniche private palermitane. Vittorio
Mangano fu indicato sia da Buscetta che da
Contorno come "uomo d'onore" appartenente a Cosa
Nostra.
Giornalista "Uomo
d'onore " di che famiglia?
Borsellino L'uomo d'onore della famiglia di Pippo
Calò, cioè di quel personaggio capo della
famiglia di Porta Nuova, famiglia della quale
originariamente faceva parte lo stesso Buscetta.
Si accertò che Vittorio Mangano, ma questo già
risultava dal procedimento precedente che avevo
istruito io e risultava altresì da un
procedimento cosiddetto procedimento Spatola,
che Falcone aveva istruito negli anni
immediatamente precdenti al maxi-processo, che
Vittorio Mangano risiedeva abitulamente a
Milano, città da dove come risultò da numerose
intercettazioni telefoniche, costituiva un
terminale del traffico di droga, di traffici di
droga che conducevano le famiglie
palermitane.
Giornalista E questo Mangano
Vittorio faceva traffico di droga a
Milano?
Borsellino Vittorio Mangano, se ci
vogliamo limitare a quelle che furono le
emergenze probatorie più importanti risulta
l'interlocutore di una telefonata intercorsa fra
Milano e Palermo, nel corso della quale lui,
conversando con un altro personaggio mafioso
delle famiglie palermitane, preannuncia o tratta
l'arrivo di una partita di eroina chiamata
alternativamente secondo il linguaggio
convenzionale che si usa nelle intercettazioni
telefoniche come magliette o cavalli.
Giornalista Comunque lei in quanto
esperto, può dire che quando Mangano parla di
cavalli al telefono, vuol dire droga.
Borsellino Si, tra l'altro questa
tesi dei cavalli che vogliono dire droga, è una
tesi che fu avanzata alla nostra ordinanza
istruttoria e che poi fu accolta al
dibattimento, tanto è che Mangano fu condannato
al dibattimento del maxi processo per traffico
di droga.
Giornalista Dell'Utri non c'entra
in questa storia?
Borsellino Del 'Utri non è stato
imputato del maxi processo per quanto io ne
ricordi, so che esistono indagini che lo
riguardano e che riguardano insieme
Mangano.
Giornalista A Palermo?
Borsellino Si, credo che ci sia
un'indagine che attualmente è a Palermo con il
vecchio rito processuale nelle mani del giudice
istruttore, ma non ne conosco i
particolari.
Giornalista Marcello Del'Utri o
Alberto Del'Utri?
Borsellino Non ne conosco i
particolari, potrei consultare avendo preso
qualche appunto, cioè si parla di Del'Utri
Marcello e Alberto, di entrambi.
Giornalista I fratelli
Borsellino Sì.
Giornalista Quelli della
Publitalia.
Borsellino Sì.
Giornalista Perchè c'è
nell'inchiesta della San Valentino,
un'intercettazione fra lui e Marcello Del'Utri
in cui si parla di cavalli.
Borsellino Beh, nella
conversazione inserita nel maxi-processo, si
parla di cavalli da consegnare in albergo,
quindi non credo potesse trattarsi
effettivamente di cavalli, se qualcuno mi deve
recapitare due cavalli, me li recapita
all'ippodromo o comunque al maneggio, non
certamente dentro l'albergo.
Giornalista C'è un socio di
Marcello Del'Utri, tale Filippo Rapisarda che
dice che questo Dell'Utri gli è stato presentato
da uno della famiglia di Stefano
Bontade.
Borsellino Palermo è la città
della Sicilia dove le famiglie mafiose erano più
numerose, si è parlato addirittura in un certo
periodo almeno di duemila uomini d'onore con
famiglie numerosissime, la famiglia di Stefano
Bontade sembra che in un certo periodo ne
contasse almeno 200, si trattava comunque di
famiglie appartenenti ad una unica
organizzazione, cioè Cosa Nostra, i cui membri
in gran parte si conoscevano tutti, e quindi è
presumibile che questo Rapisarda riferisca una
circostanza vera.
Giornalista Lei di Rapisarda ne ha
sentito parlare?
Borsellino So dell'esistenza di
Rapisarda, ma non me ne sono mai occupato
pesonalmente.
Giornalista Perchè a quanto pare,
Rapisarda, Del'Utri, erano in affari con
Ciancimino, tramite un tale Alamia.
Borsellino Che Alamia fosse in
affari con Ciancimino è una circostanza da me
conosciuta e che credo risulti anche da qualche
processo che si è già celebrato. Per quanto
riguarda Rapisarda e Dell'Utri, non so fornirle
particolari indicazioni, trattandosi ripeto
sempre di indagini di cui non mi sono occupato
personalmente.
Giornalista Non le sembra strano
che certi personaggi, grossi industriali come
Berlusconi, Dell'Utri, siano collegati a uomini
d'onore tipo Vittorio Mangano?
Borsellino All'inizio degli anni
Settanta, Cosa Nostra cominciò a diventare
un'impresa anch'essa, un'impresa nel senso che
attraverso l'inserimento sempre più notevole,
che ad un certo punto diventò addirittura
monopolistico, nel traffico di sostanze
stupefacenti , Cosa Nostra cominciò a gestire
una massa enorme di capitali, una massa enorme
di capitali, dei quali naturalmente cercò lo
sbocco, cercò lo sbocco perchè questi capitali
in parte venivano esportati o depositati
all'estero e allora cosìsi spiega la vicinanza
tra elementi di Cosa Nostra e certi finanzieri
che si occupavano di questi movimenti di
capitali.
Giornalista Lei mi dice che è
normale che Cosa Nostra si interessa a
Berlusconi?
Borsellino E' normale che chi è
titolare di grosse quantità di denaro cerchi gli
strumenti per poter impiegare questo denaro, sia
dal punto di vista del riciclaggio, sia dal
punto di vista di far fruttare questo
denaro.
Giornalista Mangano era un pesce
pilota?
Borsellino Sì, guardi le posso
dire che era uno di quei personaggi che ecco
erano i ponti, le teste di ponte
dell'organizzazione mafiosa nel Nord
-Italia.
Giornalista Si dice che ha
lavorato per Berlusconi?
Borsellino Non le saprei dire in
proposito o anche se le debbo far presente che
come magistrato ho una certa ritrosia a dire le
cose di cui non sono certo, so che ci sono
addirittura ancora delle indagini in corso in
proposito, per le quali non conosco quale atti
sono ormai conosciuti, ostensibili e quali
debbono rimanere segreti, questa vicenda che
riguarderebbe i suoi rapporti con Berlusconi, è
una vicenda che la ricordi o non la ricordi,
comunque è una vicenda che non mi appartiene,
non sono io il Magistrato che se ne occupa
quindi non mi sento autorizzato a dirle
nulla.
Giornalista C'è un'inchiesta
ancora aperta?
Borsellino So che c'è un'inchiesta
ancora aperta.
Giornalista (in francese) Su
Mangano e Berlusconi a Palermo?
Borsellino Sì.
Fonte:
www.rainews24.rai.it/sito/agg_pagine/speciali/borsellino_intv/intervista.htm
il filmato dell'intervista è possibile
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