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articolo d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili

Girodivite - n° 61 / febbraio 2000

Come è andata veramente a Trapani

comunicato stampa della Federazione anarchica siciliana. Il 29 gennaio 2000 manifestazione a Trapani contro i lager di Stato e in ricordo dei cinque morti del "centro di accoglienza". I tentativi di repressione di polizia e forze dell'ordine.

SULLA MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA DEL 29/1 A TRAPANI

Il gran numero di falsità propalate in questi giorni dalla stampa dietro precise imbeccate della questura trapanese, lascia scoperto il dato di una manifestazione di circa 600 persone, attorniate da perlomeno 200 tra poliziotti, carabinieri, vigili urbani (senza contare i vigili del fuoco e le guardie forestali dentro il "Vulpitta") attrezzati di tutto punto per provocare e scatenare atti violenti. Chi tra i manifestanti poteva avere interesse a farsi bastonare, malmenare, bersagliare o asfissiare di lacrimogeni? Chi ha aperto il cancello del "Vulpitta" se non, dall'interno, gli stessi poliziotti che hanno caricato i manifestanti? Quale guerriglia urbana è mai quella che risparmia le vetrine dei negozi e le macchine in sosta, e che si attarda a spiegare ai passanti le ragioni della sua protesta? A noi pare del tutto evidente che si sia applicata fin dall'inizio della manifestazione una gestione dell'ordine pubblico volta a ricercare lo scontro violento. Questo non era avvenuto in nessuna delle manifestazioni alle quali abbiamo precedentemente partecipato. Il che può significare una sola cosa: che il nuovo ministro dell'Interno Bianco ha deciso di usare la maniera forte, quella fascista, contro l'opposizione sociale che monta nel paese. La responsabilità del neo-ministro è chiara, non foss'altro perché egli tarda a rimuovere dall'incarico il questore di Trapani già responsabile, prima degli ultimi avvenimenti, della repressione della rivolta del 29 dicembre 1999, col tragico epilogo dei cinque morti al centro "Vulpitta", e dell'ignobile atteggiamento mantenuto ai danni degli stessi immigrati del centro (molti dei quali erano trattenuti senza plausibili motivi, come documentato e denunciato con atto formale al termine della manifestazione trapanese del 9 gennaio scorso). Perché tanta impunità per i responsabili dell'ordine pubblico a Trapani? La Federazione Anarchica Siciliana non accetta lezioni da nessuno su violenza e nonviolenza, tanto meno da chi fomenta le guerre, il razzismo e la violazione dei diritti umani. Molti dei nostri compagni sono impegnati all'interno dei coordinamenti e dei gruppi antirazzisti e pacifisti siciliani. Due di loro, in rappresentanza dei gruppi delle province di Palermo e di Ragusa (due delle quattro dell'isola in cui sorgono i campi lager) erano, ad esempio, tra i componenti della delegazione che visitava il centro "Vulpitta", proprio mentre avveniva la carica della polizia, allo scopo di accertarsi delle condizioni di vita dei reclusi (risultate disastrose). Infine la sera, mentre la polizia tratteneva forzatamente e provocatoriamente dentro i pullman e in piazza i manifestanti, diversi nostri compagni sono stati identificati e i loro mezzi sottoposti a perquisizione.

FEDERAZIONE ANARCHICA SICILIANA c/o Biblioteca di Studi Sociali "Pietro Gori", C.P. 103 - 98100 Messina - 3/2/2000

Argomenti di questa pagina:
Trapani, migranti
 

 


Released online: February, 2000

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