Questo e' l'appello per le manifestazioni del 17, 18 e 19 febbraio
a Roma. Invitiamo tutti a sottoscrivere l'appello ed a partecipare
alle iniziative.
APPELLO UNITARIO PER LE MANIFESTAZIONI DEL 400° ANNIVERSARIO
DEL SACRIFICIO DI GIORDANO BRUNO PROCESSATO DAL TRIBUNALE DELLA
SANTA UNIVERSALE INQUISIZIONE PER LE LIBERE IDEE DI FILOSOFIA,
ARTE E SCIENZA DA LUI PROFESSATE IN ITALIA E IN EUROPA, BRUCIATO
VIVO SUL ROGO IN CAMPO DE’ FIORI A ROMA IL 17 FEBBRAIO 1600, PER
ORDINE DEL SANTO UFFIZIO NELL’ANNO SANTO DEL GIUBILEO, REGNANDO
PAPA CLEMENTE VIII PONTEFICE DI SANTA ROMANA CHIESA.
Campo dè Fiori è una piazza in cui, durante il potere temporale
della Chiesa, il Papa-Re faceva uccidere gli eretici, uomini e
donne che non si piegavano all’inquisizione e all’assolutismo
clericale. Nel 1889 il cuore della Roma popolare vi eresse il
monumento a Giordano Bruno, ricordandolo ogni anno con pubbliche
manifestazioni, vietate solo durante il periodo fascista. Con
l’anno santo del 2000, la Chiesa si glorifica davanti al mondo,
santificando la sua missione ed autoassolvendosi dei misfatti
commessi giungendo addirittura a beatificare l’ultimo Papa-Re,
quel Pio IX che represse nel sangue la Repubblica Romana del 1849
e che scomunicò le prime leghe artigiane, operaie e contadine.
Il Giubileo del 2000 rappresenta per le casse vaticane l’ennesima
prebenda elargita dallo stato e gestita dal comitato d’affari
costituito dalle gerarchie cattoliche, dal comune di Roma e dai
governi Prodi e D’Alema: i 6.000 miliardi regalati alla chiesa
per i suoi trionfi autocelebrativi sono serviti per ripulire le
chiese, per trasformare i conventi in alberghi, per militarizzare
Roma al fine di boicottarne le proteste e le attività sociali,
sindacali, politiche e culturali, per nascondere vecchie e nuove
povertà, accanendosi contro gli sfrattati e gli immigrati, lasciando
inalterata la desolazione della periferia urbana. La sfarzosa
liturgia del Giubileo 2000 sta dimostrando che questo evento non
è un percorso di penitenza e riconciliazione. I mea culpa su alcuni
dei crimini passati non hanno impedito la reiterazione dei crimini
moderni. nessuna richiesta di perdono infatti è stata rivolta:
- al mondo intero per le sanguinose crociate intraprese, per le
culture violate e distrutte, per la schiavitù praticata, per le
torture inferte, per la pena di morte inflitta sistematicamente;
- ai popoli del terzo mondo che vengono affamati e a cui viene,
di fatto, imposto un abnorme sviluppo demografico dalla condanna
di qualsiasi progetto di controllo delle nascite; - alle donne
offese dagli anatemi papali, in particolare quelli sull’aborto;
- agli omosessuali perseguitati e denigrati per la loro diversità;
- alle vittime, ai parenti dei “desaparecidos”, agli oppositori
dei vescovi e dei generali argentini, cileni, croati e dei dittatori
cattolici di tutto il mondo; - agli spiriti liberi ed agli innamorati,
perché si ostinano a vivere nel “peccato”; - ai cittadini romani,
per il devastante impatto ambientale imposto alla loro città,
ridotta a “città santa”, meta di turismo religioso ossessivo e
pervasivo. Consapevoli delle diverse sensibilità e specificità
oggi esistenti nell’arcipelago laico e libertario, abbiamo ritenuto
opportuno articolare le iniziative in tre giorni, da 17 al 19
febbraio 2000, con diverse peculiarità per ciascuna delle giornate.
Il 17 febbraio sarà prevalente l’aspetto commemorativo, da realizzarsi
attraverso una mobilitazione di massa a Campo dè Fiori, a prosecuzione
di quella tradizione laica e militante che, per 400 anni, ha tramandato
quell’esempio di coerenza e coraggio a difesa del libero pensiero
contro l’oppressione e l’oscurantismo dei suoi carnefici. Il 18
febbraio si privilegerà l’aspetto analitico, con l’organizzazione
di un momento di dibattito e di spettacolo al cinema Farnese o
in altra sede. Il 19 febbraio ci sarà una grande mobilitazione
sociale con l’appuntamento, sempre a Campo dè Fiori per una manifestazione
internazionale in cui si ricordi che nell’anno santo del 2000
la chiesa è sempre la stessa. Agli eretici di sempre non interessano
le liturgie istituzionali di commemorazione di un martire della
libertà, tanto più se celebrate da istituzioni asservite agli
interessi dei soliti potentati economici. Per questa ragione non
sono accettabili presenze e adesioni di politicanti. Rendiamo
onore alla figura di giordano Bruno riconoscendone ed esaltandone
l’attualità. Facciamo appello agli intellettuali, agli studenti,
ai lavoratori, agli anticlericali, ai liberi pensatori, agli antagonisti,
agli atei perché si mobilitino nelle tre giornate di celebrazione
indette dal Comitato di Iniziativa Laica e Libertaria.
Per adesioni all’appello Fax: 06/4745322 06/78348283 06/77201444
Cell. 0347/3517897 E-Mail giordanobruno2000@libero.it
Associazione per lo sbattezzo
Associazione italiana libero pensiero “Giordano Bruno” - Roma
Confederazione COBAS Unione Sindacale Italiana - Lazio
Commissione anticlericale della Federazione Anarchica Italiana
Libreria Odradek
Lega Italiana Diritti dell’Uomo
Associazione culturale Iside
Collettivo redazionale “Ipazia” - Roma
Circolo anarchico “Bakunin” - Roma
Circolo anarchico “Durruti” - Roma
Circolo anarchico Via Braccio da Montone - Roma
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Argomenti di questa pagina:
Roma, anarchismo, politica, cattolicesimo.
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