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Girodivite - n° 60 / gennaio 2000

Notiziario Gevam

notiziario News Gevam (Guardie Ecologiche Volontarie Associazione del Monferrato) del 3 gennaio, con notizie su Alimentazione e agricoltura biologica, Parchi della Lombardia, un apubblicazione Touring Club sulle aree protette, siti e indirizzi email per l'informazione ambientale ed ecologista.
News GEVAM n. 01/2000 - del 3 gennaio 2000
Informazioni ambientali

Coordinamento e supervisione: dottor Claudio Martinotti

Le news del GEVAM possono essere utilizzate e trasmesse citando la fonte.
Pervengono ad oltre 1650 enti, istituzioni, associazioni, media, ecc..

Informiamo che la sede GEVAM è variata, pur restando a
Casale Monferrato (AL)
Il nuovo indirizzo è: via Luigi Marchino n.2, tel/fax/segr. 0142.79818

1- Vi auguriamo di essere motivati
Un augurio forse insolito ma che riteniamo essenziale per far fronte alle
difficoltà immancabili e spesso apparentemente insormontabili.
Quindi vorremmo che nell'anno convenzionalmente definito 2000 per una
cospicua parte dell'umanità, sia soprattutto la motivazione a sorreggervi.
Sperando che sia ispirata a valori di giustizia e sobrietà.
L'assenza di motivazione comporta depressione, indifferenza, disimpegno,
apatia, incapacità, ecc..
Se anche fosse errata si può mirare a cambiarla infondendo una sana
autocritica ed in seguito ad esplicite contrapposizioni, ma se non ci fosse,
sarebbe alquanto difficile interagire e porsi strategie, obiettivi e
prospettive.
Un atteggiamento motivato è generalmente reversibile e flessibile (cioè
adattabile al mutamento delle circostanze, magari con qualche sforzo
suppletivo), al contrario un atteggiamento rinunciatario e disfattista è
spesso irreversibile, statico ed irrimediabile.
Che siate quindi fortemente motivati nel Vostro agire.

2- Agricoltura ed alimentazione biologica
Nell'ultima nostra news del 99 abbiamo concluso con un messaggio positivo
fornendo qualche sommaria indicazione sul progresso dell'agricoltura
biologica in Italia, adesso vorremmo soffermarci maggiormente sui numeri,
che hanno la loro importanza per capire l'entità dei fenomeni in corso, e
sono molto meno mistificabili (purché siano attendibili).
In Italia sono ormai oltre 44.000 le aziende agricole a conduzione biologica
e biodinamica con una superficie totale di 800.000 ettari con un volume
d'affari stimato in circa 2000 miliardi (circa l'1,5% del mercato alimentare
italiano, ben lungi dalle proporzioni dei Paesi europei nordici, alcuni sono
oltre il 20%), con in testa la Sardegna, la Sicilia, la Puglia e l'Emilia
Romagna, e con crescite annue a due cifre della produzione e dei consumi.
Questo sviluppo è stato possibile grazie ai contributi della C.E. per la
riduzione dell'agricoltura chimica e per la conversione a quella biologica,
oltre ovviamente alla maggiore sensibilità sanitaria ed ambientale dei
consumatori (indotta soprattutto dalle associazioni di volontariato e dai
Parchi), alla migliore qualità organolettica degli alimenti biologici ed
alla distribuzione più capillare sul territorio, ai prezzi che sono scesi
moltissimo in questi anni, rendendoli finalmente competitivi.
Inoltre sta crescendo la consapevolezza e la responsabilizzazione dei
consumatori, che sono ormai a conoscenza dei rischi di una improvvida
industrializzazione e massificazione dell'alimentazione (che in certe
situazioni ha raggiunto livelli disumanizzanti), che nel corso del 1999 ha
manifestato molti scandali e gravi rischi per la salute, e che ha provoca
intossicazioni ed infezioni alimentari in oltre il 15% (media annua) della
popolazione mondiale.
Inoltre, alle intossicazioni ed infezioni, si deve aggiungere il rischio
dell'assunzione ed accumulo nell'organismo di sostanze chimiche (utilizzate
in tutto il ciclo produttivo dalla semina alla conservazione finale) che
potrebbero indurre un effetto sinergico negativo nel metabolismo e sul
sistema immunitario per un imponderabile effetto cumulativo ed interattivo,
soprattutto nell'infanzia, che è risaputo essere molto più vulnerabile.
Quindi se si vuole applicare l'assunzione del principio di cautela e della
cultura della prevenzione è bene insistere nell'orientare i consumi
alimentari verso il biologico, continuando ad esercitare pressione sulla
produzione e sulla distribuzione affinché si adegui all'evolversi della
domanda, che spesso è abbinata anche al turismo naturalistico e di tipo
rurale.

3- Anomalia dei Parchi della Lombardia
A differenza delle notizie e dei contenuti strategici provenienti dalla
FEDERPARCHI che volentieri e frequentemente pubblichiamo, dove emerge una
chiara volontà di rendere sempre più partecipi tutte le rappresentanze
locali, culturali e sociali, nella cogestione dei parchi, in una comune
diffusa concezione dei parchi come opportunità di sviluppo economico
sostenibile oltre che conservativo, al contrario negli ultimi mesi
continuano a pervenirci numerose segnalazioni di comportamenti politici
della Regione Lombardia e della Provincia di Milano impostati a tutt'altri
obiettivi, che parrebbero di smantellamento, smembramento e
ridimensionamento dei parchi stessi e di riduzione della partecipazione
sociale alla loro gestione, come se stesse prevalendo nella leadership
regionale e provinciale una volontà autoritaria impositiva e speculativa.
Riproduciamo il testo di quanto ci è pervenuto dalla Legambiente Lombarda.
PARCHI: NUOVI ORGANISMI DIRETTIVI, I PARTITI GIOCANO A TUTTO CAMPO (fonte
Legambiente)
Dopo il Parco Sud, in cui la Giunta Provinciale di Milano ha con gesto
gravissimo estromesso la rappresentanza delle associazioni ambientaliste dal
direttivo del Parco, sono in corso i giochi di potere per le nomine nei
direttivi dei Parchi: dal Parco Nord, al Parco Groane, al Parco delle Orobie
Valtellinesi, sembra che quello degli enti gestori sia rimasto uno degli
ultimi tavoli da gioco in cui i partiti riescono ancora a destreggiarsi,
escludendo le rappresentanze della società civile (alla faccia del principio
di sussidiarietà).  Una situazione del tutto anomala, quella Lombarda,
considerato che in tutto il resto del nostro Paese gli organismi direttivi
dei parchi regionali e nazionali prevedono una rappresentanza riconosciuta
di esponenti delle associazioni agricole e di quelle ambientaliste. Una
situazione che certo non giova ai parchi, che appaiono sempre più ambiti
chiusi di potere e non luoghi che promuovono lo scambio tra i valori della
conservazione della natura e quelli della promozione sociale.

4- Finalmente un testo esauriente sui Parchi
Il Touring Club Italiano ha pubblicato da poco un testo dove sono recensite
ben 1160 Aree Protette italiane.
Alla luce della nostra esperienza è senz'altro il più esauriente testo
pubblicato finora. Mancano solo gli ultimi aggiornamenti, soprattutto i
recenti parchi provinciali (ancora poco conosciuti ed a macchia di leopardo
sul territorio nazionale, con province che ne istituisco parecchi come
Torino, ed altre che non ne istituiscono affatto pur avendone
l'opportunità), ma del resto è anche difficile con supporti cartacei stare
dietro a questi processi costitutivi in corso, che mutano continuamente.
Noi siamo soddisfatti che esista una pubblicazione che informi ed avvicini a
queste tematiche, promuovendo la fruizione delle aree protette italiane e
che soprattutto ne riveli l'entità e la dimensione.
Quando come GEVAM affermavamo (da tempo) che le Aree Protette in Italia
erano oltre 1000, mentre i media e le scarse iniziative editoriali
sull'argomento, ancora di recente citavano un numero variabile attorno alle
500 unità complessive, ci guardavano perplessi o commentavano scettici.
Adesso la pubblicazione del TCI ne ha censiti 1160 e non è esaustiva.
I parchi in Italia sono molti ma la maggioranza di essi sono microscopici e
scarseggiano le risorse per gestirli per cui non facciamoci illusioni, ma
dedichiamoci alla loro fruizione responsabile sostenendo le attività
economiche e turistiche compatibili.

5 - Il testo definitivo del decreto ministeriale sulle bonifiche e il
ripristino ambientale dei siti inquinati
le novità pubblicate nel Sito Internet "Diritto all'Ambiente" dello Studio
Santoloci (http://www.yepa.net/studiosantoloci/):
Area Attività Istituzionali/Novità
* Il testo definitivo del decreto ministeriale sulle bonifiche pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale (Regolamento recante criteri, procedure e modalità
per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti
inquinati, ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 5 febbraio
1997, n. 22, e successive modificazioni e integrazioni.)

Fine delle news GEVAM, a risentirci alle prossime.

GEVAM - ONLUS
Guardie Ecologiche Volontarie Associazione del Monferrato
Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale.
Aderente e/o collegata con:
- FEDERGEV ITALIA, Bologna
- A.S.V.O. - M.I.N.A.E. - I.N.S., Costa Rica
- Centro Nazionale per il Volontariato, Lucca
- Fondazione Nazionale per il Volontariato, Roma
- Banca Popolare Etica, Padova
- Centro Internazionale Parchi, Roma
- Coordinamento Nazionale Uffici Stampa Organizzazioni Non Profit,
(ospitato dalla Federazione Nazionale della Stampa nel sito www.fnsi.it)
Presidente e Rappresentante Legale: Cav. Dott. Claudio Martinotti
Delegato Regionale del Piemonte e Vicepresidente
del Coordinamento Nazionale FEDERGEV ITALIA (Bologna)
Federazione Nazionale Raggruppamenti G.E.V.
Sede Legale: Via Luigi Marchino, 2 -  15033  Casale Monferrato  AL  Italy
Tel. fax/segreteria 0142.79818 cell./messaggi 0347.4222020
E-mail GEVAM            gevam@plion.com  gevam@supereva.it
E-mail personale:               claudio.martinotti@plion.com
Sito GEVAM:             www.plurinet.it/gevam/
Sito WEB pubblicato e aggiornato con la collaborazione di:
- Colibrì S.a.s. di Calvi Ginevra & C., servizi di consulenza
Radio Vox trasmette le news del GEVAM su 91.450 F.M. (nel Monferrato e
Lomellina)
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