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Girodivite - n° 59 / dicembre 1999 - Speciale 2000

Affittami, per favore

da ilManifesto, 19 dicembre 1999

Affittami, per favore

Finanziaria, alla camera cadono i vincoli al lavoro interinale

- PAOLO GRISERI - ROMA

C on 313 voti favorevoli e 185 contrari la camera ha approvato ieri sera la legge finanziaria. Analogo esito dovrebbe avere la discussione al senato, che si prevede possa concludersi nel primo pomeriggio di sabato quando il presidente del consiglio, Massimo D'Alema, prenderà la parola per aprire la verifica politica.

Le votazioni che si sono susseguite per tutta la giornata di ieri a Montecitorio non hanno riservato particolari sorprese se si eccettua il controverso capitolo del lavoro interinale. Contraddicendo una posizione espressa nei giorni scorsi, il governo ha infatti deciso di accettare l'emendamento proposto sull'argomento da Cgil, Cisl e Uil e dalla stessa Confiterim, l'associazione padronale delle aziende che gestiscono il lavoro in affitto. L'emendamento introduce la possibilità del lavoro interinale anche nei settori dell'edilizia e dell'agricoltura, quelli dove il ricorso al caporalato è, al tempo stesso, più rischioso e tradizionale. Porprio perché la concessione del lavoro in affitto in settori come l'edilizia può comportare l'ulteriore abbassamento dei già scarsi livelli di sicurezza, l'emendamento presentato dal governo e approvato dall'aula affida "alla contrattazione collettiva" il compito di "individuare le mansioni per le quali vietare" il lavoro in affitto, con particolare riferimento a quelle "il cui svolgimento può presentae maggiore pericolo per la sicurezza del prestatore di lavoro o di soggetti terzi". Ma questo passaggio della legge non è un vincolo, è semplicemente un invito rivolto a sindacati e imprese. E rischia di essere, nei fatti, una foglia di fico dietro la quale si nasconde la completa liberalizzazione del lavoro interinale anche nei settori a rischio.

A conferma di questa sensazione ci sono i commenti e le reazioni di parte sindacale e imprenditoriale all'approvazione del provvedimento. Cgil, Cisl e Uil e Confiterim avevano fatto fuoco e fiamme nei giorni scorsi quando pareva che l'emendamento non sarebbe stato presentato dal governo, parlando di "un gravissimo passo indietro sul terreno dei dialogo triangolare tra le parti sociali". Il testo ricalca infatti quello di un accordo tra le associazioni padronali e le strutture di Cgil, Cisl e Uil che rappresentano i dipendenti in affitto. L'intesa era stata siglata il 22 novembre scorso con l'esplicito obiettivo di favorire l'intervento legislativo per la deregulation del settore..

Ieri invece, dopo l'approvazione, la musica è cambiata. L'associazione padronale ha parlato di "un successo" e ha elogiato "il sostegno dato dai sindacati confederali lungo tutto il delicato iter dell'emendamento". La Cisl ha gioito per aver messo in fuga "le tentazioni presenti nel governo di affossare una delle poche esperienze di concertazione". Il segretario confederale della Cgil, Giuseppe Casadio, ha plaudito al fatto che il provvedimento "rafforza il ruolo della contrattazione sull'individuazione delle mansioni da escludere e sull'attivazione del fondo per la formazione".

Oltre a liberalizzare il ricorso al lavoro interinale nei settori agricolo ed edilizio, il provvedimento abolisce anche il divieto all'utilizzo dei lavoratori in affitto per mansioni "di esiguo contenuto professionale", che sono poi quelle già oggi deboli sul mercato del lavoro. Infine si stabilisce che il fondo, oggi pubblico, destinato alla formazione dei lavoratori in affitto, diventi un fondo privato gestito da sindacati e imprenditori e che le imprese destinino allo stesso fondo il 4 e non il 5% del monte-retribuzioni.

La votazione ha evidenziato divisioni all'interno della maggioranza mentre, significativamente, il testo ha incontrato l'appoggio di Forza Italia. Hanno votato contro Rifondazione e Lega mentre i cossuttiani si sono divisi (Pistone e Strambi hanno votato contro e gli altri hanno appoggiato il provvedimento). I Verdi hanno votato a favore con la sola astensione di Saraceni. Durissima la dichiarazione del capogruppo di Rifondazione, Franco Giordano: "Da oggi il caporalato non è più illegale. Il lavoro interinale è valido anche in edilizia e in agricoltura e per tutte le mansioni, anche le più basse". L'esponente del Prc parla di "un ritorno al medioevo" e definisce la votazione "una grave decisione da parte del governo con il consenso di chi, come i cossuttiani, era un tempo nettamente contrario".

Di segno diametralmente opposto la reazione di Marco Venturi, presidente della Confesercenti. Secondo Venturi, "l'allargamento del lavoro interinale ad altri settori e alle mansioni più basse" è la dimostrazione che "la crisi politica ha fatto bene alla finanziaria nei tempi di approvazione e nei contenuti", tanto che il provvedimento di bilancio risulta "anche arricchito rispetto alla versione iniziale".

 

 


Released online: December, 1999

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