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articolo d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili

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Girodivite - n° 56 / settembre 1999 - Riviste, Localismo

Le città solidali: l'esperienza di "éupolis"

di S.F. - Questo articolo è stato proposto, nel giugno 1999 per la rivista "Oralocale".

"Una città complessa, multietnica, densa di immigrati, di rifugiati politici e ambientali, dove conflitto, concertazione, autocontrollo caratterizzano il processo di formazione dello statuto del territorio. La sua sostenibilità politica è proporzionale alla complessità e alla rappresentatività del sistema di attori, istituzionali e non, che siedono al tavolo costituzionale". La città di cui si parla si chiama ecopolis, ed è la proposta di città di Alberto Magnaghi nel densissimo articolo Per una costellazione di città solidali, pubblicato sull'ultimo numero, il 21-22 della rivista "éupolis". "La regione urbana di ecopolis è una città che, a differenza della città industriale o postindustriale, che privilegia, occupa e occlude pervasivamente le pianure, i fondovalle, le linee di costa, interpreta e percorre la profondità del territorio: i sistemi collinari e montani, gli entroterra costieri, i sistemi vallivi, articolandosi con la leggerezza della tela di ragno sulle modulazioni orografiche, sulle trame dei piccoli centri di mezza costa e di crinale, restituendo le pianure ai fiumi e alle loro zone di pertinenza, ai nodi urbani crocevia delle comunicazioni […] ai boschi planiziali, all'agricoltura irrigua, ai reperti museografici, contornati da foreste, dell'archeologia industriale". Il manifesto-saggio di Magnaghi pone, a un livello alto di elaborazione, la questione del localismo nel suo "fronte di sinistra". Quello del localismo, la resistenza territoriale nei confronti di ciò che viene chiamato oggi globalizzazione, è un tema su cui i più diversi soggetti stanno riprendendo con forza a dibattere. Esistono diverse concezioni attorno al localismo, che fanno riferimento al ricompattamento che i gruppi politici attivi nella realtà culturale (ideologica) e economica hanno realizzato in quest'ultimo decennio. Accanto alla riproposizione dei termini tradizionali e folkloristici del localismo tradizionale - e che da sempre fa riferimento a concezioni feudali e appartenenti alla destra -, o alla riproposizione tutta turistico-speculativa di pro-loco e albergatori locali o ancora alla "scoperta" dell'egoismo localistico da parte delle sette dell'aristocrazia ex "di sinistra" orfane e residuali, esiste un fronte di elaborazione che punta all'attenzione dei valori della solidarietà e della "rete" tra persone e soggetti - tutti temi che dovrebbero essere il "nocciolo duro" di qualsiasi cosa si chiami "sinistra" reale e impegnata nella pratica della giustizia sociale. E che rivendica il ruolo liberatorio (libertario) della regione urbana, la riappropriazione dei propri "destini" (collettivi e individuali), la possibilità di "città educativa" e di costruzione di nuovi modelli per la pratica amministrativa, per quella politica e per la vita concreta e individuale. Modelli per una sinistra che negli ultimi anni ha subito vistosi sbandamenti nella propria etica di alternativa al mondo comandato e imposto dagli altri. Su questi temi la rivista "éupolis" promossa da Nuovi Quaderni e dalle Reti delle piccole città storiche italiane, e coordinata da Pietro M. Toesca, sta conducendo opera preziosa di informazione e elaborazione teorica. Nata attorno all'esperienza della rete delle piccole città storiche dell'Italia centrale (toscana), alla fine del 1997 ha trovato una naturale connessione con l'esperienza della rete delle città storiche siciliane. La rete siciliana, nata a partire dal coordinamento delle città del calatino e dall'impegno di Salvo Basso (Scordia) e degli assessori alla cultura e al territorio di diverse città siciliane (La Ganga di Nicosia, Mangione di Paternò, Paolo Fai di Rosolini ecc.), è stato un momento alto di elaborazione anche teorica del tentativo di riappropriazione delle istituzioni da parte delle "società civili". Da questa esperienza, politica ma soprattutto umana, di relazione tra persone e città, era nata la rivista "Città di città" diretta da Salvo Basso. La confluenza tra l'esperienza toscana e quella siciliana ha portato a un "nuovo corso" della rivista "éupolis" che ne fa punto di riferimento nazionale per l'elaborazione "da sinistra" e oltre la sinistra delle città come progetto di ecologia territoriale.

"éupolis", rivista critica di ecologia territoriale, diretta da Pietro M. Toesca. Redazione: Nuovi Quaderni San Gimignano (Pancole 57 - 53037 San Gimignano), tel. 0577 955026, fax 0577 955132.


Released online: September, 1999


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