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articolo d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili

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Pre-testi di traduzione per la didattica

di Silvana Pirruccello

Un mese fa (gennaio 1998) sono stata invitata alla biblioteca comunale di Francofonte per la presentazione del libro di Salvo Basso. Quella gradevole serata mi ha offerto uno spunto reale per un lavoro didattico. Ne ho parlato con i miei studenti e ci siamo impegnati nella traduzione in inglese e nella recitazione delle poesie in siciliano e in inglese.
Adesso vi sveliamo "alcuni segreti" sui risultati del nostro lavoro che ha riguardato:
  • 1. La scelta e l'uso dei tempi verbali
  • 2. La ricerca dei termini 'colloquiali' più adatti sia dal punto di vista fonetico che semantico
  • 3. E quindi l'uso dell'onomatopea e dell'allitterazione, usati come espedienti per una traduzione poetica.

Il lavoro è stato fatto bypassando la lingua italiana, direttamente lavorando sul testo in siciliano e con l'inglese.
E' stato sorprendente scoprire un parallelismo morfo-sintattico tra il dialetto siciliano e l'inglese. Ma ancora più interessante e coinvolgente è stato rappresentare la difficoltà del fare poesia per una scrittura poetica che cerca di esprimere il continuo fluire di idee, pensieri e sentimenti: "ma iu nun sacciu mmintari chiù nnenti…").
Per la traduzione in inglese abbiamo utilizzato il termine STREAM - quello stream of consciousness (flusso di coscienza) che fluisce e trabocca:

stops flowing - overflowed

e che procede con la tecnica dell'associazione.

Pigghiavu, / a mmenti, / du paroli: / ncucchiavu mi piaceva, / e ttaccavu na cosa.


Le poesie in Quattru Sbrizzi non hanno titolo, non hanno un numero di pagina. Di qui la difficoltà a tradurre FOGGHIU con PAGE che presuppone la numerazione e di tradurlo con SHEET perché troppo arido. Poi, la scelta di PAPER, carta come materia prima, per un richiamo letterario agli amanuensi medievali, che paragonavano l'attività della penna sul foglio a quella dell'aratro sul campo.
Per tradurre NA STRATA CURVICURVI, con il problema posto dalla parola unica CURVICURVI, si è fatto ricorso all'allitterazione della B:

a bending blind road


Un altro problema deriva dalla forma di durata tipica della lingua inglese, quel passato prossimo progressivo, che gli insegnanti si sforzano di spiegare agli alunni italiani che non sempre riescono a comprendere. Io stessa utilizzo la metafora del segmento di tempo o della semiretta, per indicare (in una immaginaria linea temporale) un'azione già iniziata che continua nel presente. In siciliano il passato prossimo progressivo esiste già, ed è immediatamente traducibile in inglese:

Ava / tri uri ca caminu

Che abbiamo reso con:

I've been walking for three hours


E ancora, come rendere quel senso di impotenza davanti al foglio (E SUGNU SEMPRI CA)? Noi abbiamo provato con STUCK, che significa "bloccato, incapace di muoversi".
Lo stesso richiamo tematico ha visto una diversa scelta in quest'altra poesia. FOGGHIU stavolta è stato tradotto con PAGE, perché traspare la voglia di farlo diventare "pagina", e la ripetizione della GGHI è stata sostituita dalla allitterazione della B.
L'uso ricorrente del passato remoto nel nostro dialetto è traducibile con la stessa frequenza e persino la stessa casistica d'uso del simple past inglese. La lingua italiana privilegia invece l'uso del passato prossimo. Prendiamo ad esempio una delle tante poesie: "E m'ascordu cu sugnu…". Qui troviamo questa parola, QUANNUCOMUFU'. Se dovessimo tradurlo in lingua italiana avremmo un "quandocomefù", operando una forzatura perché ci si sente vincolati al passato prossimo(quando e come è successo). Ciò non accade in ingles dove in maniera naturale abbiamo:

when how happened where I was

con l'allitterazione della H e W che restituisce una musicalità in crescendo. Altra operazione, sempre nella stessa poesia, è stata possibile con "terrimotu i cori", con cui abbiamo potuto giocare con le sovrapposizioni fonetiche tra earth ed heart. In inglese, terremoto è naturalmente EARTHQUAKE; noi abbiamo potuto tradurre con HEARTQUAKE.


Desidero ringraziare Salvo Basso per averci regalato alcune ore di serena riflessione linguistica. I miei studenti hanno apprezzato il fatto che non sempre è necessario un testo, a volte basta solo un pre-testo, come Quattru Sbrizzi, per scoprire il gusto di una lettura "incantata e divertita".
Released: Jennuary, 1998


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******July, 2000
 
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