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articolo d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili

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Cinema desiderio !

di Alessandro Ferriero e Francesco Valenti.


Giorni fa’ vagavamo senza una meta, per le Vie cittadine (come spesso ci accade), quando, percorrendo Via Murganzio ci capita di vedere il monumento comunale alla cinematografia incredibilmente aperto!

Frizione e freno, ma la macchina si spegne ugualmente. Cerco di riprendermi dal duro colpo nella maniera più tempestiva, sollecitato anche dalle squillanti e melodiose note, accompagnate da voci preoccupate della nostra di salute (va ammorì ammazzz...).

Superato il momento di panico, riprendo il controllo della situazione. Parcheggio la mia caffettiera e, mentre Ciccio tenta di staccare la faccia dal parabrezza, cerco di osservare meglio l’incredibile fenomeno.

Sì, è proprio aperto, non è un’allucinazione, non un miraggio e neanche un’apparizione miracolosa, è inspiegabilmente aperto!

Travolti da insopprimibili passioni che pensavamo sopite per sempre, ci troviamo quasi senza accorgercene già seduti di fronte al grande schermo con due biglietti in mano.

Si spengono le luci, si schiude il sipario, dorme tutta la città ... ma questa è un’altra storia.

Indepence day ...no! Strip-tease ... mhhm ... no! Via col vento... Casablanca... Quel gran pezzo dell’Ubal... neanche! Davanti a noi, invece, tra polveri e calcinacci che Ciccio sostiene siano effetti speciali, attori dagli strani costumi, come intrepidi trapezisti, si muovono tra barcollanti impalcature procedendo in un lavoro di penelopiana memoria (non sappiamo cosa significhi ma suonava bene).

Rapiti, intanto, dalla maestosità della scena non ci accorgiamo dell’improvviso precipitare degli eventi: le impalcature stanno tremando, il muro alla nostra destra sembra ammiccarci con ghigno sinistro, quello alla nostra sinistra con ghigno destro, gli ignari protagonisti cominciano a fuggire. Cosicchè, anche noi, sospinti da una apocalittica nube di fumo, ci ritroviamo fuori (con i soliti due biglietti in mano).

Alle nostre spalle i rumori più disparati: pilastri che cedono, muri che piangono, poltrone che litigano per un posto in prima fila, due zanzare che ballano il valzer del moscerino,...ed infine: il Boooato Finale!

"Non c’è che dire un bell’esempio di cinema NEOREALISTA!".


Nota: Nel 1997 il cinema Odeon di Lentini, di proprietà del Comune di Lentini, è stato affidato a privati e rimesso in funzione. Crediamo, anche grazie alla campagna promossa da Giro di Vite, che ha portato alla raccolta di oltre 1000 firme di cittadini.

Released: 1996. Last updating: 1997


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******July, 2000
 
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