Logo Girodivite: vai a notizie sulla redazione
articolo d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili

***** ***

Lentini / Una delle più imponenti manifestazioni degli ultimi tempi, da Carlentini (Santuzzi) a Lentini, organizzata dall'associazione dei bambini leucemici di Lentini, contro il silenzio sulle inquietanti morti della nostra zona


I bambini ci guardano

di Giuseppe Sferrazzo
Qualcosa finalmente s'è mosso. Qualcosa di veramente concreto si comincia a fare. Le mobilitazioni e le partecipazioni in massa della cittadinanza sono sempre 'sintomi' di una coscienza civile e sociale che intorpidita, si sta risvegliando. Non si può far finta di nulla: il problema della leucemia e dei tumori è un problema, purtroppo, tangibile, che negli ultimi anni coinvolge sempre più persone e soprattutto sempre più bambini. Perché tutto questo? Perché così tanti casi di malattie? E' una domanda lecita. Una domanda che va fatta e alla quale 'bisogna' dare una risposta valida. Non siamo solo noi di Giro di Vite che lo chiediamo, ma questa volta con orgoglio, si può veramente dire che è tutta la cittadinanza che lo chiede, a dispetto di tutti quelli che vanno dicendo erroneamente che a Lentini è morta la società civile. Noi non ci abbiamo mai creduto. Le migliaia di persone, bambini e genitori, che hanno preso parte alla manifestazione dello scorso 26 marzo, organizzata dall'Associazione bambini leucemici di Lentini, sono la dimostrazione palese del fatto che c'è la volontà , non solo di una elite cittadina, ma la volontà di tutti, di far luce su degli eventi che potrebbero aver inciso nel tempo sull'aumento dei casi di leucemia. I misteriosi eventi che accennavo sopra sono ormai notissimi e risalgono a una decina di anni fa: la scoperta di rifiuti speciali ospedalieri (non s'è mai capito se radioattivi oppure no) in una discarica abusiva di contrada Serravalle e poi la caduta di un misteriosissimo aereo militare statunitense in contrada Sabbuci. Su questi eventi non è mai stata fatta luce, anche se gli elementi di inquietudine sono molteplici: perché l'esercito americano per 40 giorni impedì a chiunque di avvicinarsi alla zona del disastro aereo e perché si compirono delle opere di asportazione superficiali di terra da contrada Sabbuci? Non si hanno certezze, solo sospetti. Sospetti di scorie radioattive contenute nell'aereo e delle quali non si è mai parlato. Per non parlare poi della scoperta nell'88 di rifiuti ospedalieri speciali in una discarica abusiva di contrada Serravalle; anche in questo caso i dubbi sono notevoli: perché mai il giorno della scoperta i contatori geiger segnalavano radioattività e il giorno dopo, a quanto pare, non ne segnalavano più ? In tutto questo c'è qualcosa di molto strano. Ed è proprio questo che i cittadini del triangolo Lentini,Carlentini e Francofonte vogliono sapere. Già da qualche tempo il sindaco di Lentini, Salvatore Raiti, ha avviato un programma fattivo di controllo e di monitoraggio del territorio, con delle analisi condotte un po' in tutte le aree a rischio del nostro territorio. A quanto sembra i risultati hanno dato esito negativo, ma si sa che la prudenza non è mai troppa e abbassare la guardia proprio adesso sarebbe un gravissimo errore. Tutto questo deve essere il punto di partenza di una politica comune delle tre amministrazioni comunali delle città del triangolo che devono impegnarsi con tutti i mezzi a loro disposizione per controllare costantemente il territorio. I sindaci dei tre comuni, proprio il 26 marzo, davanti alla cittadinanza e ai rappresentanti delle varie associazioni che hanno preso parte alla manifestazione, primi fra tutti i responsabili dell'Associazione bambili leucemici di Lentini "Manuela e Michele", hanno firmato un documento ufficiale di impegmo in pratica un 'programma' di intervento proposto dalla suddetta Associazione pro-leucemici per fare chiarezza sulle probabili cause delle patologie leucemiche e tumorali. Crediamo che queste giornate siano state di grande insegnamento; ci hanno fatto comprendere quanto sia importante la forza 'partecipativa' della gente. Ci hanno convinto a non abbandonare la battaglia contro una malattia che oggi si può combattere e vincere. Possiamo dirlo in tutta tranquillità : noi di Giro di Vite cercheremo con tutte le nostre forze di dare un contributo, quanto più grande possibile, come mezzo di informazione della zona, affinché non cada la 'solita' ombra dell'oblio su questo problema.
Released: 1997


© Giro di Vite, 1994-1998 - E-mail: giro@girodivite.it

******July, 2000
 
© 1994-2004, by Girodivite - E-mail: giro@girodivite.it