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articolo d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili

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Francofonte / Lavori in corso

di Marcello Iachello 

 


Quanti dovessero passare per il "centro" di Francofonte in questi mesi, non potranno fare a meno di osservare come questo sia diventato un enorme cantiere di lavoro. Potrebbe venire il dubbio che si tratti di lavori sospesi o interrotti, e in realtà tale evenienza si verifica spesso nel nostro comune. Tuttavia non è su questo aspetto che vogliamo attirare l'attenzione, e nemmeno sui disagi per i residenti nelle zone interessate, poiché sono inevitabili tali disagi nel corso di esecuzione di cantieri di lavoro. Certo, se tali lavori venissero effettuati tenendo anche conto delle necessità dei cittadini (accesso difficoltoso ai garages, ingresso nelle attività commerciali della zona a rischio, transitabilità problematica) si limiterebbero le difficoltà per gli utenti.

Quello che ci chiediamo è se tali cantieri siano inseriti in un progetto globale di urbanistica, ovvero di adeguamenti che rendano più vivibile l'intero paese, o se invece siano messi in atto esclusivamente per quel poco di lavoro temporaneo che offrono.

Il problema della mancanza di lavoro nel comune di Francofonte è di drammatica rilevanza, ma il governo di un paese deve avere anche l'obiettivo dell'utilità e della priorità dei lavori svolti per la collettività, altrimenti i cittadini avranno solo i disagi senza altro beneficio.

Se questo deve essere il giusto obiettivo dell'amministrazione, ci chiediamo come mai tali lavori hanno interessato solamente i quartieri del centro, e non il "centro periferico" della città che ha forse la colpa di non avere mai avuto alcuno splendore storico. Eppure ospita civili abitazioni i cui residenti hanno pagato gli oneri di urbanizzazione ed i costi di costruzione, ha quindi il diritto di avere quelle infrastrutture che consentono di dire di risiedere in un comune civile. E’ sotto gli occhi di tutti come alcuni quartieri siano da sempre privi di strade, marciapiedi e con problemi cronici alla rete fognaria, per non parlare del verde pubblico che in questo stato di cose rientra sicuramente fra gli optionals.

E' come se una persona si sottoponesse al lifting del viso, poiché è la parte scoperta e più visibile, lasciando marcire il resto del corpo.

Quello che noi chiediamo al governo di un paese è che non proceda esclusivamente al lifting del centro. Ma che metta in essere una serie di interventi inseriti in un progetto globale di urbanistica, nell'intento di pervenire ad un reale adeguamento delle infrastrutture essenziali di una città che consentono all'intera collettività di risiedere in un posto civile, che tenga conto delle giuste priorità nello stabilire quali lavori siano più urgenti per i cittadini. E infine che i lavori intrapresi vengano portati a termine, così da evitare finalmente di considerare i cantieri di lavoro solamente come "lavoro interruptus".

Purtroppo questa nostra richiesta si infrange ancora una volta contro la dura realtà. E la realtà è che il piano regolatore è tornato indietro bocciato, al contrario di quanto raccontato in anteprima dal sindaco e dall'assessore ai lavori pubblici.

Fatto di estrema gravità perché allontana la possibilità di una ripresa del settore edile nel nostro paese, e penalizza i cittadini che non potranno disporre chissà per quanto tempo di uno strumento indispensabile per lo sviluppo del paese.

Le motivazioni di tale bocciatura da parte della Regione andranno valutate attentamente per rendere possibile il riesame del piano da parte del comitato regionale e nello stesso tempo per rendere noto alla cittadinanza quanti meritano il dovuto ringraziamento per l'incompetenza dimostrata e per i danni arrecati a Francofonte con il loro operato.


Released: February, 1997


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******July, 2000
 
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