articolo
d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili |
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Il Natale che non c'è più
di Giuseppe Sferrazzo
Che fine ha fatto lo 'spavintatu'? La stessa fine che hanno fatto le
tradizioni popolari siciliane riguardanti il Natale: svaniti entrambi.
Lo spavintatu (oppure si può chiamare anche 'lu 'mprissiunatu
da stidda') si trovava nei presepi di un tempo, davanti alla grotta,
di solito alla destra di chi guardava e si agitava in modo straordinario,
preda della meraviglia e della sorpresa. Insomma un personaggio che
sembrava, unico tra l'indifferenza dei pastori, rendersi conto dell'evento
straordinario che si compiva sotto i suoi occhi. E così come i personaggi
del presepe, molte tradizioni che erano giunte fino all'Ottocento intatte,
sono scomparse. Si tratta di tradizioni legate al significato del Natale
come rito inteso a determinare la rinascita della natura. E' chiaro
che il significato rituale e magico del Natale si riscontrava soprattutto
nel mondo del quotidiano del popolo siciliano. Si pensava, per esempio
che la notte del 24 dicembre fosse lecito preparare filtri magici, trasmettere
formule magiche agli iniziati, disincantare le 'truvature' (denari nascosti).
Ma il Natale si caratterizzava per i cibi e i dolci che i nostri nonni
o i nostri avi preparavano. Non si trattava di un momento di pura e
abituale quotidianità , ma di un momento rituale concepito come riproduzione
di un ciclo vitale. Tra le altre cose era diffusissima la pratica di
banchettare in chiesa durante le funzioni religiose, pratica che tarderà
a morire proprio per il suo significato rituale e cultuale. Ma come
non ricordare ai gustosissimi pranzi di Natale, frutto della civiltà
contadina siciliana: u cudduruni (focaccia con verdure o cipolla), i
legumi preparati in mille modi diversi, il pesce, di mare o di fiume
che sia, vera delizia da gustare con il caratteristico pane di casa
o pane di Lentini. E poi i dolci: croccantini con la cicilena (il sesamo),
i dolci di mandorle, il torrone, ravioli di ricotta, i babà . Tutto
questo mentre le novene facevano bella mostra di sè per le vie e i cantastorie
giravano per le città portando con loro una cultura bella e vecchissima,
tutta orale. E' andato pian piano via tutto. In silenzio. Quasi mortificato
di fronte a una tecnologia e a un progresso che pensa ad altro. Ma a
cosa pensa non l'ho ancora capito.
Released: 1997
******July,
2000
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