Durante il mese di ottobre (1996) si è svolta a Catania un’interessante conferenza che riuniva il gruppo di Sedimentologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.) al fine di poter approfondire alcune tematiche inerenti la Sedimentologia e l’Ambiente. Tale convegno, suddiviso in due parti (una di comunicazione ed un’altra di visite guidate), é stato organizzato dalla Prof.ssa Albina Colella dell’Istituto Policattedra di Oceanologia e Paleoecologia (I.P.O.P.) dell’Università di Catania.

La Sedimentologia è quella branca delle scienze geologiche che studia l’accumulo di particelle organiche ed inorganiche per gravità sul fondo di un bacino (fiume, lago o mare). E da ciò è facilmente capibile quanto la Sedimentologia sia importante per una migliore comprensione dell’Ambiente. Infatti, lo studio del sedimento di un qualsiasi corpo idrico ci permette di capire la storia geologica del sedimento stesso, di quel corpo idrico e lo stato qualitativo dell’Ambiente ove esso é inserito. Il sedimento è, dunque, una specie di cartina tornasole che ci da la possibilità di acquisire molte ed importanti informazioni sullo stato dell’Ambiente circostante. Soprattutto in riferimento a fenomeni di erosione e di inquinamento. In breve, il sedimento è in grado di parlarci ed è uno strumento essenziale per capire meglio la dinamica del territorio.

In particolare, i relatori hanno sviluppato delle comunicazione incentrate sulla gestione del bacino di un fiume (con riferimento all’esperienza della Regione Toscana) e sulla non-facile opera di progettazione dell’attraversamento a mezzo ponte dello Stretto di Messina.

Si spera, quindi, che la Sedimentologia possa avere un ulteriore sviluppo in quanto troppo spesso il nostro paese ha dovuto affrontare problemi drammatici in materia di catastrofi naturali ed inquinamento. La Scienza può molto per risolvere i problemi dell’Ambiente, basta solo che ci sia la capacità organizzativa degli enti preposti alla gestione del territorio.