Girodivite - n° 58 /
novembre 1999 - Catania, Nuovi Cavalieri
Il luogo del potere
di Pino Finocchiaro
Quando i carabinieri si sono presentati nel palazzetto che sovrasta la poco
distante sede del quotidiano La Sicilia, l'ingegnere Giuseppe Ursino, manager
in varie imprese editoriali del gruppo Ciancio Sanfilippo, non ha perso il controllo.
Nessuna scena di rabbia né lacrime amare come era accaduto il 26 gennaio scorso.
A quel tempo Ursino sentiva nell'aria di dover essere arrestato: aveva chiesto
di parlare coi pm che lo avevano respinto; tre giorni prima si era dimesso dall'incarico
di amministratore delegato del quotidiano di Bari, la Gazzetta del Mezzogiorno.
Lunedì scorso, Giuseppe Ursino ha letto distrattamente le accuse di turbativa
d'asta, rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio per la vicenda del
nuovo Garibaldi, dove Ursino è stato direttore dei lavori nel primo lotto e
componente della commissione"anomalie" per il secondo lotto. Composto, ha accettato
la perquisizione nel palazzetto con doppio ingresso da via Grassi e viale Odorico
Da Pordenone dove ha sede Telecatania e la società capofila Sicilia Iniziative
Speciali srl, tutte afferenti al presidente della Fieg, Mario Ciancio Sanfilippo.
Finita la perquisizione nella sede della circonvallazione, i carabinieri hanno
proseguito nell'abitazione dove l'ingegnere Ursino è stato ristretto agli arresti
domiciliari. D'altra parte, il provvedimento emesso dal gip Antonino Ferrara,
su richiesta dei pm Nicolò Marino, Sebastiano Ardita e Luigi Lombardo, cita
spesso le emblematiche palazzine di viale Odorico da Pordenone dalle quali l'editore
Mario Ciancio esercita il suo potere sulla città. L'avvocato Giuseppe Cicero,
arrestato in precedenza, altro componente della commissione per le anomalie,
racconta di una riunione, leggiamo dagli atti giudiziari, "tenuta negli uffici
de La Sicilia e dell'incontro con il dr. Mario Ciancio". Cicero ha aggiunto
a verbale"... l'incontro che... l'ingegnere Ursino provocò con il dr. Ciancio
a La Sicilia... ci apparve una manifestazione prettamente di forza e di potere
dell'ingegnere Ursino per indurci ad abbracciare questa benedetta teoria dell'esclusione
della... della Costanzo... l'incontro che lui provocò con il dor. Ciancio all'interno
dello studio del giornale Sicilia, nello studio privato del dr. Ciancio, dando
prova di conoscenza di codici segreti dell'ascensora, insomma dando prova di
grande familiarità... l'abbiamo letto anche come una dimostrazione... di potere
da parte sua per indurci a condividere questa sua opinione". Secondo l'accusa,
il tentativo era di escludere il gruppo Costanzo, ritenuto inaffidabile perché
sottoposto ad amministrazione controllata, per favorire l'imprenditore di Sciacca
Vincenzo Randazzo, buon amico dell'ex sottosegretario Nuccio Cusumano e dell'ex
componente della commissione Antimafia, Pino Firrarello, entrambi dimessisi
dopo l'ordinanza di custodia emessa dai giudici di Catania. Vincenzo Randazzo
inguaia Ursino accusandolo di avergli consegnato un atto riservato, la lista
dei prezzi. "Firrarello mi disse... ora ti fisso un appuntamento, vai a parlare
con lui perché io ho già parlato con questo signore chiedendogli come vi potesse
aiutare per vincere la gara...". Continua Randazzo: "Mi disse che questa persona
era il Dominus del Garibaldi... Sarebbe Ursino... Questo ufficio si trova esattamente
venendo da Messina, subito dopo la Sicilia c'è una specie di cortiletto... Mi
ricevette subito, mi disse che aveva parlato col senatore Firrarello... io dissi
che l'interesse nostro al momento era quello... di avere la stima dei lavori...
perché nella stima dei lavori non potevamo rilevare subito il prezzo, la quantità
e l'importo, in modo che scomponendo il prezzo riuscivamo in maniera repentina
a fare l'analisi, quindi anziché impiegare mesi e tanto denaro per dare agli
ingegneri, potevamo fare subito. "A questo punto - è sempre Vincenzo Randazzo
che narra - lui mi disse che il senatore Firrarello aveva caldeggiato la possibilità
di farci vincere... dice: e voi cercate di fare ribasso più alto possibile attestando
oltre il venticinque... e poi vedremo con le anomalie per aiutarvi (non si dimentichi
- spiega Randazzo ai pm - che Ursino, insieme a Cicero e Sciortino, era componente
della commissione che doveva valutare il sospetto di anomalia)". Narra infine
Randazzo:"...Dico: ne prendo atto... A questo punto chiamò la segretaria, mi
fece stampare la lista, me la diede e mi salutò dicendomi: noi non ci siamo
mai visti".
Released online: November, 1999
