la Bibliotheca dei libri ritrovati
 
 
Presentazione...

Questa rivista è dedicata ai lettori onnivori, i bibliofacoceri, coloro che sono abituati a rovistare nelle biblioteche e negli archivi, abituali frequentatori di bancarelle dove - con il pregio del prezzo proletario e fuori commercio - è spesso possibile rinvenire libri e pubblicazioni di cui non si sarebbe mai sospettata l'esistenza. I bibliofili, coloro che hanno il gusto collezionista, li chiamano in vario modo, noi ci accontentiamo di chiamarli "libri ritrovati".
Un libro "ritrovato" è per noi un amico che non si vedeva più da tanto tempo, l'emozione del ri-incontro anche quando quel libro non lo si è mai letto prima. Le emozioni e le teste dei lettori onnivori sono davvero strane! Si appassionano per cose che il resto dell'umanità abbandona, piange la distruzione di un libro quando tutto il resto dell'umanità segue le vicende della squadra del cuore. Non si tratta di stabilire chi ha torto o chi ha ragione, si tratta per noi di avere diritto di cittadinanza - noi e le nostre strane manìe, i nostri narcisismi, le nostre disperate solitudini. Ritrovare e ritrovarci, insieme, e parlarne. Perché un libro letto è un libro che vive, rivive e nello stesso tempo "ci fa vivere". Ci aiuta, serve: sempre. Un libro ritrovato è un libro che sottraiamo alla morte, alla non-lettura, alla dimenticanza.
Un libro che "si" ritrova, ovvero che ritorna nel circuito delle concordanze e interferenze, nelle concussioni e interrelazioni: di noi con quel libro, di quel libro con gli altri libri. Un libro ritrovato è un libro che ritrova noi, soprattutto, stende una mano che noi accettiamo di stringere. Questo è, anche, leggere, un gesto dell'amicizia.
 
 
 

 

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