Bruce M. Sterling
Bruce
Michael Sterling nasce nel 1954 a Brownsville, nel Texas.
Dopo essersi laureato in Giornalismo alla University of
Texas di Austin, lavora per alcuni anni per il Legislative
Council of Texas come correttore di bozze, quindi - dopo
aver trascorso alcuni anni in India - inizia l'attività
di giornalista tenendo una regolare rubrica di divulgazione
scientifica sul Magazine of Fantasy and Science-Fiction,
ed una colonna di critica letteraria per Science-Fiction
Eye.
Come scrittore esordisce nel 1976 col racconto Man-Made
Self, pubblicato all'interno di Lone Star Universe, un'antologia
di fantascienza di autori texani. L'anno seguente pubblica
il suo primo romanzo, Involution Ocean che, pur risultando
oggi necessariamente acerbo, può essere letto come
un'interessante riscrittura, in chiave fantascientifica,
del Gordon Pym di Edgar Allan Poe e del Moby Dick di Herman
Melville. Dopo The Artificial Kid del 1980 - avventura picaresca
ambientata in un lontano futuro dominato dalla tecnologia
- Sterling si inserisce nel movimento Cyberpunk, diventandone
in breve tempo l'indiscusso ideologo, nonché uno
dei massimi rappresentanti. Ne indica infatti le traiettorie
in un suo articolo apparso sulla rivista Cheap Truth e nell'antologia-manifesto
Mirrorshades, da lui curata, che raccoglie, tra l'altro,
racconti di William Gibson, Paul Di Filippo, Marc Laidlaw
e Rudy Rucker. Nel 1985 pubblica Schismatrix, suo primo
importante lavoro, nonché il libro che lo rende celebre
presso il pubblico. Pur risultando il suo successo in parte
oscurato per l'essere uscito a ridosso di Neuromancer di
William Gibson, Schismatrix costituisce ugualmente uno dei
punti di riferimento per il movimento Cyberpunk di fine
anni Ottanta. Nel 1988 pubblica Islands in the Net, thriller
nel quale mette seriamente in dubbio che la telematica possa
davvero costruire una società più libera ed
a misura d'individuo, e nel 1996 Holy Fire - una delle punte
più alte della sua produzione, nonché forse
suo massimo capolavoro - che racconta delle possibili aberrazioni
di un futuro dominato dalla manipolazione genetica.
Sterling ha scritto anche molta narrativa breve, raccolta
quasi completamente all'interno delle raccolte Crystal Express
(1989), Globalhead (1992) e A Good Old-fashioned Future
(1999).
Zeitgeist: a Novel of Metamorphosis del 2000, rappresenta
una fantascienza non facilmente classificabile, tanto sono
presenti in esso elementi tipicamente mainstream, e tanto
corrente è la sua ambientazione temporale.
Grazie al suo carisma, al suo impegno politico ed alle sue
conoscenze scientifiche, Sterling è divenuto popolare
anche al di fuori dell'ambiente fantascientifico: è
stato ospite di numerose trasmissioni televisive, quali
Nightline della ABC e The Late Show della BBC, e i suoi
articoli sono apparsi anche su riviste e pubblicazioni autorevoli
come Omni, Newsday e Wired.
Intellettuale costantemente impegnato, attualmente sta curando
la realizzazione di due importanti progetti. Il primo è
il Dead Media Project un museo virtuale, dedicato a quegli
strumenti tecnologici che il progresso ha condannato prematuramente
all'obsolescenza. L'altra impresa, da lui annunciata nell'articolo
The Viridian Manifesto of January 3, 2000, apparso sulla
rivista di ecologia Whole Earth Review nell'estate del 1999,
consiste nell'invocare una nuova avanguardia artistica che
sappia trasformare l'impegno ecologista in uno status symbol
dal fascino irresistibile, cui aderire per semplice conformismo.
Il Cyberpunk è un movimento letterario nato alla
fine degli anni Settanta quale risposta alla sempre maggiore
proliferazione di tecnologie informatiche e di comunicazione.
Le sue storie sono ambientate all'interno di megalopoli
ipertecnologiche e decadenti, controllate dalle Zaibatsu,
le enormi multinazionali commerciali giapponesi, e dalla
Yakuza, la mafia giapponese. Il Governo non conta più
nulla, l'ambiente è una causa persa. Da questa realtà
i protagonisti tentano di evadere rifugiandosi nel mondo
virtuale, il Cyberspazio. Negli ultimi dieci anni il Cyberpunk
ha però travalicato i confini di genere letterario,
diventando - attraverso il cinema, la musica e le arti visive
- fenomeno multimediale. Come tale è pertanto entrato
nel vocabolario moderno per indicare un vasto e ramificato
evento culturale che meglio di qualsiasi altro è
in grado di interpretare il "Paesaggio Globale",
multiforme e tecnologizzato, nel quale vive l'Umanità
del 2000. Per sua natura il Cyberpunk risulta immediatamente
affascinante e fulminante, tanto più se le sue trame
si consumano all'interno di un componimento di breve lunghezza.
Sterling ne è oggi, insieme a William Gibson, uno
dei massimi rappresentanti e teorici. Tuttavia, a differenza
di quest'ultimo, Sterling ha saputo costantemente rinnovarsi,
trasformando il genere Cyberpunk in un'originale narrativa
dell'immaginario dalle forti connotazioni sociali e politiche.
Contesto
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