Abdulrazak Gurnah

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Abdulrazak Gurnah

Abdulrazak Gurnah (Zanzibar, 20 dicembre 1948) è stato uno scrittore e romanziere tanzaniano (naturalizzato britannico), vincitore nel 2021 del Premio Nobel per la letteratura.

Ha scritto in inglese e vissuto nel Regno Unito. I suoi romanzi più noti sono stati: Paradiso (Paradise, 1994), selezionato per il Booker Prize e per il Whitbread Prize, Il disertore (Desertion, 2005), e Sulla riva del mare (By the Sea, 2001), selezionato per il Booker Prize ed è stato finalista per il Los Angeles Times Book Awards.

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Nato nel 1948 sull'isola di Zanzibar, al largo della costa dell'Africa orientale e all'epoca facente parte del sultanato di Zanzibar, ha terminato la scuola secondaria nel 1966, due anni dopo la rivoluzione, un periodo fortemente connotato da disordini e violenze. Per proseguire gli studi e fuggire ai conflitti in corso, all'età di diciotto anni si è trasferito con il fratello in Gran Bretagna, presso un cugino che stava svolgendo un dottorato di ricerca in un college a Wye, nel Kent.

Dal 1980 al 1982 Gurnah ha insegnato alla Bayero University, a Kano in Nigeria. Nel 1982 ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'Università del Kent, dove dal 1985, fino al pensionamento, ha insegnato letteratura inglese e postcoloniale.

Il suo primo romanzo, Memory of Departure, completato intorno al 1973, è stato inizialmente rifiutato dalla Heinemann African Writers Series (AWS), la serie che ha fatto conoscere a livello internazionale molti scrittori africani, tra cui Chinua Achebe, Ngũgĩ wa Thiong'o, Buchi Emecheta e Okot p'Bitek, ed è stato pubblicato solo nel 1987 dall'editore londinese Jonathan Cape, cui Gurnah aveva inviato il suo manoscritto, senza servirsi di alcun agente intermediario.

A questo romanzo seguiranno Pilgrims Way (1988), Dottie (1990) e Paradiso (1994), finalista al premio Booker Prize. Le opere successive includono Admiring Silence (1996), Sulla riva del mare (2001), Desertion (2005), The Last Gift (2011) e Gravel Heart (2017), Afterlives (2020).

Temi ricorrenti nei suoi romanzi sono l'esperienza degli immigrati, l'appartenenza e il desiderio, lo spostamento, la memoria e il colonialismo.

Ha curato due volumi di saggi sulla letteratura africana, Essays on African writing: A Re-evaluation (1993) e Essays on African Writing: Contemporary Literature (1995).

Ha pubblicato articoli su numerosi scrittori postcoloniali contemporanei, tra cui VS Naipaul, Zoë Wicomb e Salman Rushdie. Su quest'ultimo autore ha scritto un saggio, The Cambridge Companion to Salman Rushdie, pubblicato da Cambridge University Press nel 2007. Ha lavorato come redattore nella rivista Wasafiri dal 1987.

Gurnah ha supervisionato progetti di ricerca sulla scrittura di Rushdie, Naipaul, GV Desani, Anthony Burgess, Joseph Conrad, George Lamming e Jamaica Kincaid.

Il 7 ottobre 2021 ha vinto il premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: "per la sua intransigente e compassionevole penetrazione degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel divario tra culture e continenti". L'attribuzione del Premio è stata effettuata online a causa dell'emergenza dovuta alla pandemia della COVID-19.

Fonti

Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Abdulrazak_Gurnah

Contesto

XXI secolo



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