William F. Gibson
William
Ford Gibson nasce nel 1948 a Conway, nel South Carolina,
quale figlio unico di un imprenditore che ha raggiunto il
benessere durante la costruzione dell'impianto Oak Ridge,
dove è stata fabbricata la prima bomba atomica.
Dopo la morte del padre trascorre la propria infanzia con
la madre in una piccola cittadina delle montagne del sud-ovest
della Virginia.
A 19 anni, dopo aver studiato in un collegio del sud dell'Arizona,
lascia gli Stati Uniti per trasferirsi in Canada, a Toronto,
evitando così di essere arruolato durante la Guerra
del Vietnam. Studia Letteratura Inglese alla British Columbia
University di Vancouver, laureandosi nel 1977. Dopo aver
intrapreso diversi mestieri, giusto per "farsi un'idea
di come vada la vita", inizia a scrivere professionalmente.
Il suo primo racconto, Fragments of a Hologram Rose, viene
pubblicato nel 1977, sulla rivista semi-professionale Unerth.
Nonostante sia ancora piuttosto acerbo, descrive comunque
già molto bene l'immaginario del Cyberpunk: in esso
Gibson descrive infatti un futuro decadente, caratterizzato
da guerre civili, caos economico e scontri tra bande di
delinquenti, dove la gente trova una pace apparente soltanto
in un mondo virtuale ottenuto con l'ausilio dell'elettronica.
Quattro anni più tardi, nel 1981, appare sul numero
di maggio della rivista Omni, Johnny Mnemonic, incentrato
sulla figura di un corriere di nome Johnny impegnato a salvare
la propria testa dalla Yakuza. Johnny è infatti un
corriere informatico, ed usa il proprio cervello per il
trasporto e la consegna di pericolosi files. Nel 1995 verrà
tratto dal racconto l'omonimo film interpretato da Keanu
Reeves, in verità poco aderente alla versione cartacea.
Nel resto degli anni Ottanta Gibson scrive parecchi altri
racconti che tuttavia passano per lo più inosservati.
Il grande successo arriva solo nel 1984 con la pubblicazione
del suo primo romanzo, Neuromacer, l'opera che più
di ogni altra ha contribuito a diffondere il Cyberpunk presso
il grande pubblico. Il libro ottiene tutti i premi letterari
del genere e diviene subito un caso letterario. La trama
narra le vicende di un cow-boy d'Interfaccia di nome Case,
il quale, con l'aiuto di una donna di nome Molly (già
apparsa in Johnny Mnemonic) ed un misterioso ex-militare
di nome Armitage, viene riabilitato alla sua vecchia attività
di "ladro d'informazioni". Stimolato dal successo
del libro Gibson continua a scrivere. Nel 1986 esce Count
Zero e nel 1988 Mona Lisa Overdrive, che insieme a Neuromancer
costituiscono un'ideale trilogia tematica. E con essi si
chiude anche il Gibson amato dai più... Mona Lisa
Overdrive rappresenta infatti l'ultima pietra dell'Old Cyberpunk.
Nonostante anche i più recenti Virtual Light (1993),
Idoru (1996) ed All Tomorrow's Parties (1999) abbiano ottenuto
validi riconoscimenti sia di pubblico che di critica, queste
opere non sono purtroppo qualitativamente paragonabili alla
produzione anteriore dell'autore.
Gibson ha scritto anche una sceneggiatura, mai utilizzata,
per Alien 3.
Attualmente vive a Vancouver assieme alla moglie Deborah
Jean Thompson e i suoi due figli.
Gibson è, insieme a Bruce Sterling, uno dei massimi
rappresentanti e teorici del cyberpunk. E questo può
sembrare strano se si pensa che Gibson in realtà
di informatica - almeno inizialmente - non ne masticava
poi tanto, essendosi limitato a scrivere dei computers così
come la maggior parte degli utenti li pensava: cioé
come delle macchine con al proprio interno degli spazi in
cui si potesse entrare ed agire.
Lo stile di Gibson è caratterizzato da: un rapido
alternarsi di piani narrativi, nuovi personaggi che spuntano
ad ogni pagina ed un continuo susseguirsi di vicende a volte
anche all'apparenza slegate l'una dell'altra. Ma l'autore
è soprattutto importante per le invenzioni da lui
introdotte nella moderna letteratura fantascientifica, ormai
ampiamente accettate ed utilizzate anche da altri: la Matrice,
una rappresentazione astratta di dati in cui si muovono
milioni di operatori economici, ma anche hackers, spettri
voodoo e anime vaganti di Intelligenze Artificiali; l'ICE,
un firewall capace di rispondere attivamente ad intrusioni
telematiche in sistemi coperti; lo sprawl, l'habitat degli
hackers e dei degradati; gli innesti cibernetici, le strane
droghe che circolano nelle storie da lui descritte e gli
anti-eroi neuromantici - piccoli, miseri, sporchi, emarginati,
privi di affetti ed incapaci di agire all'infuori della
Rete Informatica.
Contesto
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