"Glenn, come lo chiamavo...", di Maurizio Cucchi

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"Glenn, come lo chiamavo...", di Maurizio Cucchi

Glenn, come lo chiamavo nella mia mente io,
o com'è più dolce e semplice,
com'è più vero:
Luigi.
Resti per me una crepa d'affetto
o un lampo intermittente nel cervello.
E anche tu, che non l'hai mai visto,
lo ami.
Tu che hai taciuto, e oggi non taci più,
hai la memoria smangiata come la tua macula:
cerchi e non trovi più
nemmeno la sua voce.

 

Maurizio Cucchi (da: L'Ultimo viaggio di Glenn)

 

 


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