Bernard Wolfe
Bernard
Wolfe nasce nel 1915, nel Connecticut (morì a Cuba
nel 1985).
Dopo la laurea in Psicologia abbandona l'idea di diventare
psicanalista e colleziona una varietà di esperienze:
si arruola dapprima nella Marina Mercantile, poi è
segretario ed infine guardia del corpo di Lev D. Trotskij,
durante l'esilio di questi in Messico. Durante la Seconda
Guerra Mondiale è corrispondente per la rivista di
divulgazione scientifica Popular Science.
Scrive romanzi, sceneggiature e saggi, tra cui un importante
libro sul jazz, Really the Blues, l'autobiografia Memoirs
of a not Altogether Shy Pornographer, e la sceneggiatura
per un film, con Tony Curtis e Hugh Hefner - mai realizzato
- intitolato Play-Boy.
Come fantascienza Wolfe ci ha lasciato un romanzo lungo,
Limbo (1952), e una mezza dozzina
circa di componimenti brevi.
Con spirito brillante, continuò a collaborare con
le riviste più eterogenee - come freelance e giornalista
- inseguendo bizzarri progetti, fino alla morte.
Wolfe non fu affatto uno scrittore professionista di
fantascienza, ciò che gli permise di maneggiare -
in Limbo, il suo capolavoro - un argomento scabroso come
il sesso. Non era mai accaduto prima che si potesse definire
uno dei personaggi femminili, un tipo "eternamente
clitorideo", o parlare di orgasmo vaginale: per la
fantascienza perbenista degli anni Cinquanta, infatti tali
termini semplicemente non dovevano esistere.
Limbo, al di là della sua programmatica prolissità,
e della sua falsa caoticità e compattezza, è
un romanzo provocatorio, che anticipò - ben vent'anni
prima del Dr. Adder di K.W. Jeter - le tematiche del Cyberpunk
e della Narrativa d'Anticipazione, e che ha gettato un ideale
ponte di collegamento tra la fantascienza di Orwell e quella
di Huxley. Di esso lo scrittore James Ballard ha detto essere
«affascinante per la forza del tema e per l'intelligenza
e la lucidità con cui è sviluppato».
Contesto
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