N. Scott Momaday

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N. Scott Momaday


N. Scott Momaday è nato a Lawton [Oklahoma] nel 1934. Indiano Kiowa, la sua biografia riflette il passaggio paradigmatico dalla cultura orale, ritualistica delle riserve in cui è cresciuto, all'acquisizione dei moduli cronologici e lineari della civiltà occidentale, fino all'esperienza di professore di inglese all'University of California, a Santa Barbara, e all'attività letteraria.
Il drammatico scontro tra i due mondi, il tribale e quello tecnologico, è il tema del suo primo fortunato romanzo, Casa fatta d'alba (House made of dawn, 1968), che ebbe il premio pulitzer nel 1969. Le vicende del protagonista, designato a vittima innocente già nel nome, Abel, riflettono i processi di disintegrazione della cultura delle riserve e i fallimentari tentativi di acculturazione dell'indiano inurbato. Il dramma di Abel, pur fondato su realtà sociologiche precise, è narrato su un duplice registro stilistico: da un lato lirico, con miti e immagini della comunicazione orale, dall'altro descrittivo secondo i canoni più alti del romanzo moderno nordamericano e europeo: spezzato nella cronologia, complesso nel rapporto tra voce narrante e punto di vista dei personaggi ecc.
Momaday ha poi scritto: La via alle montagne piovose (The way to rainy mountains, 1969) che sviluppa i temi del primo romanzo, e l'autobiografico I nomi (The names, 1976), che confermano la singolarità della sua scrittura.



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