Ray Charles

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Ray Charles

Ray Charles nacque povero a Albany in Georgia il 23 settembre del 1930 (è morto ricco a Beverly Hills, California il 10 giugno 2004, per le complicazioni di una malattia al fegato), nel Sud ancora segregato, rimase orfano a 15 anni. Raggiuse il successo superando la tragedia della cecità e l'industria discografica ne ha decretato il trionfo premiandolo con 12 Grammy, nove dei quali tra 1960 e 1966. "Sono nato con la musica dentro di me. E' la sola cosa che conosco", aveva scritto nella sua autobriografia.

Charles aveva perso la vista gradualmente da bambino. A sette anni era rimasto cieco a causa di un glaucoma. Aveva imparato il braille, scoperto la matematica, intuito la correlazione tra matematica e musica. La sua ultima apparizione in pubblico risale al 30 aprile accanto a Clint Eastwood: la città di Los Angeles aveva dichiarato monumento nazionale gli studi del cantante costruiti 40 anni fa nel centro della metropoli.

Cantante di grandissimo spessore e superbo pianista, è stato un vero e proprio pioniere della rivoluzione "black" anni Cinquanta, attraversando Rythm&blues, gospel, blues, jazz e perfino country. Charles aveva studiato composizione alla St. Augustine School, un istituto specializzato per l'educazione dei ragazzi non vedenti. Iniziò a lavorare come musicista in Florida, e nel '47 si trasferì a Seattle. Il suo primo singolo a entrare nella classifica R&B nel 1951, fu Baby, Let Me Hold Your Hand.

La sorte di Ray cambiò con un contratto per l'Atlantic Records. Qui pubblicò una serie di pezzi straordinari: I got a woman, This little girl of mine, Hallelujah I love her so e What'd I Say, una canzone che mescola lo spirito rock and roll con una linea modernissima di piano elettrico. Fu questa la sua ultima perla per l'Atlantic, che avrebbe poi lasciato alla fine degli anni Cinquanta per passare alla Abc.

Nella prima metà degli anni '60, firmò Unchain My Heart e Hit the Road Jack, due pietre miliari che unite alla ultra celebre Georgia on my mind gli hanno permesso di vivere di rendita. Dopo una sperimentazione in territorio country (I Can't Stop Loving You) scrisse canzoni di grande impatto emotivo come You Are My Sunshine, Take These Chains from My Heart, e Crying Time.

Nel 1965, però, Ray Charles fu costretto a fermarsi. Problemi di tossicodipendenza lo tennero lontano dai palchi e dalla musica. Il ritorno, un anno dopo, fu doloroso e sofferto. Abbandonò i territori del soul e del rock a favore di un pop di maniera, forse eccessivamente arrangiato.

Nel 1980 partecipò al film "The Blues Brothers" (pellicola cult con John Belushi) che rilanciò non poco la sua figura.

Contesto

Gli USA dopo il 1945
La canzone dopo il 1945

 


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