Jean Paulhan

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Jean Paulhan


Jean Paulhan nacque a Nîmes nel 1884 (morto a Boissise-le-Bertrand nel 1968), è stato direttore della «Nouvelle Revue Française» nel 1925-1940 e poi di nuovo, con M. Arland, dal 1953. Fondò il settimanale «Les Lettres françaises» (1941), i «Cahiers de la Pléiade». Con Vercors ha fondato le «Edition de Minuit». Ha partecipato attivamente alla resistenza antinazista. Divenne accademico di Francia nel 1963. Paulhan esordì in narrativa con alcuni racconti, Il ponte attraversato (Le pont traversé, 1921), La guarigione severa (La guérison sévère, 1925), che mostrano il suo interesse per le sfumature psicologiche e subconscie del linguaggio. Abbandonò la narrativa per dedicarsi all'analisi di questi motivi, da un punto di vista critico e teorico. Si legga: "I fiori di Tarbes" (Les fleurs de Tarbes, 1931) la sua opera saggistica più nota, "Chiave della poesia" (Clef de la poésie, 1944), "F.F. o il critico" (F.F. ou le critique, 1945), "Braque il padrone" (Braque le patron, 1946) sulla pittura cubista, "Il marchese di Sade e il suo complice" (Le marquis de Sade et son complice, 1951), "L'arte informale" (L'art informel, 1962).



[1997]


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