Leonid Maksimovic Leonov

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Leonid Maksimovic Leonov


Leonid Maksimovic Leonov nato a Mosca nel 1899, ha esordito come poeta. Ha scritto poi brevi prose di alta qualità tecnica, Buryga (1922), Tuatamur (1923), a imitazione dello stile "ornamentale" di N. Leskov e A.M. Remizov. Dopo alcuni racconti di ambiente contemporaneo, nel 1925 ha pubblicato I tassi, storia di due fratelli contadini che, inurbati, si trovano di fronte come nemici nella guerra civile. Leonov adombra l'insanabile frattura tra città e campagna, tema ripreso in Il ladro (1927) in cui allarga la sua analisi al declino della legalità comunista nel pe riodo della NEP. Il romanzo Sot' (1929) è dedicato al primo piano quinquennale. Skutarevskij (1932) da cui Leonov trasse, come da altri suoi romanzi, un'opera teatrale, delinea sullo sfondo del piano quinquennale un conflitto di generazioni. In La foresta russa (1953) e Eugenia Ivanovna (1963) ambientato nella seconda guerra mondiale, Leonov tratteggia simbolicamente lo scontro tra presente e passato, tra forza razionale e istinto primitivo, tra collettivismo creativo e acceso individualismo. Rispettoso della grande tradizione ottocentesca, aperto alle esigenze di gusto imposte dalla nuova realtà, ha tratto dal modello dostoevskijano gli spunti migliori per la sua fertile vena di narratore.



[1997]


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