Gjergj Fishta

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Gjergj Fishta


Gjergj Fishta nacque a Fishta [Albania] nel 1871 (morì a Scutari nel 1940), era un frate francescano, partecipò attivamente alla vita politica del suo paese: nel 1921-1924 fu deputato al primo parlamento albanese, nel 1930 rappresentò l'Albania alla conferenza interbalcanica a Atene. Aderì poi al fascismo. Il governo post-bellico lo condannò all'ostracismo, ma dagli albanesi in esilio (in occidente) fu considerato poeta nazionale, capace di fondere mito e ideale cristiano, storia e tradizioni popolari. Le sue raccolte risentono della forte spiritualità e del profondo legame con la vita contadina del loro autore: Canti spirituali (1906), Il meriggio delle Muse (1913), L'asino di Babatasi (1923), il poema epico Il liuto della montagna (1937). Anche nel teatro l'i spirazione religiosa si alterna a toni epico-lirici: Giuda Macca beo (1920), San Luigi Gonzaga (1927), Odissea (1931).



[1997]


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