Edith Wharton

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Edith Wharton


Nata a New-York nel 1862, proveniva da una antica e facoltosa famiglia di New York, i Newbold Jones. Fu educata privatamente. Dopo un matrimonio infelice con un banchiere bostoniano, Edward Wharton, da cui ottenne il divorzio nel 1902, si trasferì definitivamente in Francia (a Paris dal 1910). Fu molto amica di Henry James. Morì a Saint-Brice-sous-Forêt [Val d'Oise] nel 1937.
Wharton aveva dato prova del suo talento narrativo con diverse opere, tra cui il romanzo La valle della decisione (The valley of decision, 1902) ambientato in Italia.
Il suo primo romanzo significativo è il romanzo La casa dell'allegria (The house of smirth, 1905) contrassegnato da una denuncia implacabile e tagliente della società aristocratica e dei ceti privilegiati nordamericani, che farà di lei con le opere successive la "storica della società nordamericana del suo tempo", l'archeologa delle metropoli in rapida mutazione. Meno riuscito è Il frutto dell'albero (The fruit of the tree, 1907) che rileva i mali dell'industrialismo.
Molto più interessante il racconto lungo Ethan Frome (1911), esemplare per lo stile vivido e asciutto, e inconsueto per l'ambientazione: un villaggio del Massachusetts, raggelato nella cornice invernale. Narrata da un testimone colto e straniero giunto per lavoro nel remoto villaggio di Starkfield (Massachusetts), è colpito dal segno di una prova misteriosa e terribile che Ethan Frome, zoppo e precocemente invecchiato, porta impresso nel volto. Entrato accidentalmente in casa sua in una tempestosa notte d'inverno, il narratore ha la rivelazione della tragedia. La vicenda ha per protagonisti tre personaggi: un uomo e due donne che, nell'isolamento della fattoria, vivono la loro tragedia. Sono personaggi autentici e duri come «granito affiorante dal suolo», irriducibili. Ventiquattro anni prima tra Ethan Frome, sposato alla dura e ipocondriaca Zeena, e Mattie, la giovane cugina di lei venuta a assisterla, è nato un amore fatto di sguardi, di incantati silenzi. Mattie dai luminosi occhi neri fa scattare in Ethan, vissuto fino ad allora in una specie di prigionia emotiva, il desiderio di libertà. Quando Mattie è costretta a partire perché Zeena la congeda, Ethan la segue nell'inutile tentativo di convincerla a fuggire e insieme a lei si lancia in una folle cor sa in slitta che termina in un disastroso incidente: Ethan e Mat tie sopravvivono, ma entrambi menomati, costretti a affrontare una vita più aspra della morte sotto il dominio di Zeena, custode e testimone del loro destino. Così li trova il narratore 24 anni dopo nella tetra cucina, e la stridula voce che ode, il «lustro sguardo di strega» che incontra il suo, non sono di Zeena ma di Mattie. In questo racconto di lacerante intensità e disperazione, la puritana Wharton mostra straordinarie doti realistiche e una capacità di guardare il mondo e gli uomini con animo intrepido.
Nei Racconti di uomini e fantasmi (Tales of men and ghosts, 1910) Wharton si dedica con suggestiva sottigliezza a emulare gli scrittori delle 'ghosts stories'. Tornò all'ambiente dei ricchi con l'aspro L'usanza del paese (The custom of the country, 1913) da cui trarrà ispirazione Sinclair Lewis. Il racconto Estate (Summer, 1917) è un dolente ritratto di donna sullo sfondo spento di un repressivo New England.
L'età dell'innocenza (The age of innocence, 1920) analizza le difficoltà di due amanti divisi dai pregiudizi dell'ambiente sociale. Scritto nel 1919, quando ancora durava penosamente il vuoto lasciato nella sua vita dalla scomparsa del grande amico Henry James, questo romanzo proietta il tema 'internazionale' jamesiano sulla scena di New York, che agli occhi disperati degli amanti assume cupezze di necropoli. Alla fine, rinunciando alla sua passione amorosa, il protagonista vivrà da morto aggirandosi tra gli articoli di lusso dell'epoca, «una montagna di ironica grandiosità», che diventano gli arredi funebri della sua esistenza. Da questo romanzo il regista nordamericano Martin Scorsese trasse un movie che ebbe grande successo.
Tra i testi successivi si ricordano: Un figlio al fronte (A son at the front, 1923), il romanzo La scogliera , la raccolta di racconti di Febbre romana ecc.. I saggi La scrittura di finzione (The writing of fiction, 1925). Il romanzo I ragazzi (The chil dren, 1928). L'autobiografia Uno sguardo indietro (A backward glance, 1934).
Vittime delle convenzioni tribali del loro gruppo sociale, le eroine e gli eroi di Wharton sono destinati, dopo avere sperimen tato la grazia della rivelazione amorosa, alla rassegnazione e alla morte in vita. Scriverà *Edmund Wilson (in "Giustizia per Edith Wharton" in: "La ferita e l'arco") che le eroine di Wharton, i suoi tragici eroi, sono vittime delle convenzioni, esseri spirituali ricchi di passione e fantasia, assetati di esperienza emotiva e intellettuale, che si trovano rinserrati in un sistema chiuso e finiscono con il distruggere sé stessi, rassegnati alla propria schiavitù.
La lunga vita le permise di assistere al crollo del mondo, da lei tanto deprecato, ma di cui era suo malgrado una esponente, e all'emergere di un'altra epoca per lei ugualmente intollerabile per il suo caos morale e sociale.

Bibliografia: Edith Wharton

The valley of decision (1902)
The house of smirth (1905)
The fruit of the tree (1907)
Tales of men and ghosts (1910)
Ethan Frome (1911)
The custom of the country (1913)
Summer (1917)
The age of innocence (1920)
A son at the front (1923)
The writing of fiction (1925)
The children (1928)
-La scogliera
-Febbre romana
A backward glance (1934)


[1997]


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