Pontus de Thiard

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Pontus de Thiard


Pontus de Thiard (o Tyard, Thyard) nacque nel castello di Bissy-sur-Fley (Saone-et-Loire) nel 1521 (morì a Bragny nel 1605). Fu canonico di Mâcon, poi conte, vescovo di Chalon-sur-Saone. Fu consigliere di Henri III.
Fu uno dei sette poeti della Pléiade. Come poeta seguì dapprima le orme di Maurice Scève, come tale fu legato alla scuola petrarcheggiante e platonica di Lione. Si legò poi alla Pléiade. Scrisse versi, raccolti in Errori amorosi (Erreurs amoureuses, 1549, 1551, 1553), apparsi in tre volumi prima il volume del 1549, poi delle Continuazioni (Continuation, 1551) dedicati alla misteriosa Pasithée, e infine il volume apparso nel 1552 con il titolo di Versi lirici (Vers lyriques) e poi nel 1555 come terzo volume degli Errori. Nel 1573 apparvero le Nuove opere poetiche (Nouvell'oeuvres poétiques). Come poeta non fu uno scrittore originale, i suoi versi rispecchiano le mode del tempo. Interessante tuttavia è la sua attenzione ai valori formali, e ai presupposti filosofici.
Scrisse inoltre dei dialoghi: Solitario primo (Solitaire premier) e Solitario secondo (Solitaire second) del 1552 sulla poesia e sulla musica, in cui si ispirò alle dottrine platoniche. I suoi dialoghi furono raccolti nel sei Discorsi filosofici (Discours philosophiques, 1552-1558). In forma dialogata, discute delle questioni più dibattute in quegli anni: dalla natura della poesia e del "furore poetico", all'origine del mondo, ai rapporti tra poesia e musica, ai pregi della "curiosità" intellettuale, alla riforma del calendario, all'astrologia ecc.



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