La produzione inglese tra il 1580 e il 1620

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La produzione inglese tra il 1580 e il 1620

Teatro elisabettiano

In Inghilterra è in piena fioritura il teatro. Alla fine del XVI secolo muoiono nel giro di pochi anni Th. Kyd, Ch. Marlowe, R. Greene, G. Peele; ma l'attività teatrale non si interrompe. Nel 1576 viene costruito a London il Theatre, primo edificio adi bito esclusivamente a rappresentazioni teatrali pubbliche. Ne è proprietario l'impresario James Burbage. Verranno poi costruiti il Curtain (1577), il Rose (1787), e lo Swan (1596). Nel 1599 il Theatre viene demolito e con i materiali che se ne ricava da esso viene costruito il Globe Theatre (che sarà distrutto da un incendio il 29 giugno 1613 per le salve di artiglieria sparate durante una rappresentazione dell'"Henry VIII" di Shakespeare). E' il periodo della grande fioritura teatrale di London. I teatri sono numerosissimi, sia pubblici, scoperti, in cui si recita alla luce del giorno; sia privati, coperti, in cui la scena è fissa, con il proscenio avanzato senza sipario e la costruzione a pił piani sullo sfondo, ma in cui la luce artificiale, l'ambiente pił raccolto, la possibilità di usare elementi scenografici, finisce per modificare anche lo stile e il senso della recitazione. Gli attori sono organizzati in compagnie che godono della protezione di qualche esponente della corte. Le compagnie sono spesso comproprietarie delle sale in cui agiscono, hanno tra loro scrittori che forniscono testi con incredibile rapidità. Si scrivono centinaia di copioni, in gran parte anonimi, e frutto di collaborazioni, oppure opera di poligrafi di notevole mestiere: George Chapman , Ben Jonson , Cyril Tourneur e Thomas Middleton, John Webster.
Il maggiore autore teatrale inglese del periodo è però considerato William Shakespeare.


Produzione saggistica inglese

Alla vita culturale della metropoli londinese appartiene la vasta produzione di libelli, operette realistiche, cronache di viaggi, prose narrative. Sintomi di una cultura in fermento, con prodromi di giornalismo e del romanzo moderno. E accanto a que sti, generi tipici dell'epoca, come la predica orale e scritta, strumento d'attivismo e d'intervento nelle dispute che non sono solo un fatto religioso; la trattatistica religiosa (R. Hooker, c.1554\1600), quella filosofica ( Francis Bacon ), meditativa (l' Anatomia della malinconia di Robert Burton , la Religione del medico di Thomas Browne ecc.).


Produzione lirica inglese

Al clima rinascimentale e manieristico aristocratico rimandano i "Sonetti" di Shakespeare . La moda italiana continua dettare moduli e atteggiamenti manieristici. Ma esistono anche poeti pił sobri. Uno di questi è Walter Raleigh , forse pił celebre per la sua vita.
Al folto gruppo dei lirici spenseriani jonsoniani, si contrappone all'inizio del XVII secolo il manierismo dissonante, er metico, arcaizzante dei "metafisici". La parabola poetica di John Donne (1572\1631) va dal cinico realismo cortese al platonismo aristocratico, al disgusto nichilistico, al misticismo: tipica di un intellettuale di formazione religioso-cortese sconvolto dal mutamento storico. La sua lirica non a caso è stata riproposta da T.S. Eliot nel XX secolo.
John Donne influì profondamente sulla produzione lirica con temporanea e immediatamente successiva. Suo seguace fu George Herbert.

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