Lev Nikolaevic Tolstoj: scrittura come etica
Lev Nikolaevic Tolstoj: scrittura come etica
Le opere di Tolstoj hanno importanza per
la forza morale che le caratterizza. Razionalista in religione,
impegnato con la più profonda partecipazione personale
nella ricerca di un significato dell'esistenza, ebbe con i suoi
scritti un enorme influsso su tutta la produzione letteraria russa
e europea tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo.
Come Nietzsche e Kierkegaard condusse una serrata critica alla
civiltà moderna, invocando il ritorno alla vita primitiva,
a modelli di comportamento propri di un cristianesimo originario,
capaci di conservare nella sua pu rezza il «regno di dio in noi».
Nei romanzi di Tolstoj non vi sono teorie
astratte o verità rivelate, ma un solo insegnamento fondamentale:
l'uomo, per usci re dall'angoscia, deve cercare di vivere secondo
i dettami della coscienza. Dall'esigenza morale derivano lo sforzo
di comprensione degli altri, l'incessante indagine di sé,
il desiderio di arrivare alla sostanza delle cose, al senso profondo
della vita. Tolstoj spinge le sue analisi ai limiti estremi: egli
disintegra il vissuto, lo riduce a elementi primi insoliti, coglie
veri e propri atomi d'esperienza. Per questa via si sottrae alla
necessità di chiamare le cose con il loro nome: nelle sue
pagine i fenomeni sono scom posti e ri-echitettati con una operazione
verbale che non si affida a moduli precostituiti. Il mondo recupera
così il proprio aspetto vergine, di assoluta freschezza.
Questa tendenza a scom porre il noto e a usare dettagli apparentemente
elusivi ma emoti vamente significativi si applica soprattutto
alla dimensione in teriore e approda a una specie di «origliare
psicologico». Tol stoj è interessato a illuminare gli impulsi
nascosti, inconsape voli, delle azioni. A smascherare con accanimento
quanto vi è di insincero nell' «io ufficiale». Parallelamente
egli sa impiegare una dizione straordinariamente individualizzata,
per cui i singoli personaggi si delineano anche attraverso l'intonazione
della loro voce, i vocaboli che usano, i loro specifici tic verbali.
© Antenati 1994-1997
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