Giulio Perticari

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Giulio Perticari

Nato a Savignano-sul-Rubicone [Forlì] il 15 agosto 1779 (morì a San-Costanzo [Pesaro] nel 1822), durante la polemica sulla lingua scrisse due saggi: "Degli scrittori del Trecento e de' loro imitatori" (1818) e "Dell'amor patrio di Dante e del suo libro intorno al volgare eloquio" (1820). Sostenne che gli scrittori del XIV secolo italico avevano usato una lingua contaminata da diversi volgari, cercando conferma alle sue asserzioni in una arbitraria interpretazione delle teorie alighieriane.

Perticari fu autore di mediocri versi. Fondò, con altri, l'anti-romanticista «Giornale arcadico» (1818). Tentò di impostare un classicismo moderno, affine a quello di Pietro Giordani con cui aveva in comune le idee progressiste e l'amor di patria.

Fu genero di Vincenzo Monti, di cui sposò la figlia Costanza.

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