William D. Howells

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William D. Howells


William Dean Howells nacque a Martin's-Ferry [Ohio] nel 1837. Giovanissimo, cominciò a collaborare ai giornali locali. Nel 1860 decise di tentare il pellegrinaggio all'est, nella letteraria Boston. Qui conobbe Emerson, James R. Lowell , Hawthorne . La pubbli cazione di una biografia di Lincoln gli valse il consolato a Ve nezia, nel 1861-1865. Tornato a Boston diresse per dieci anni (1871-1881) l'«Atlantic monthly» . Si trasferì a New York, dove morì nel 1920.
L'attività bostoniana di Howells fu tanto importante e profonda, nel panorama culturale nordamericano, che il suo trasferimento a New York nel 1881 segnò una tappa simbolica del trasferimento del centro letterario nordamericano in questa città. La sua carriera documenta le profonde trasformazioni culturali della seconda metà del secolo. Con la sua attività giornalistica Howells si battè in favore del 'realismo' nordamericano, concepito come forma di espressione democratica. Come narratore cercò di elaborare un modello di romanzo di co stume a sfondo sociale, popolato di personaggi rappresentativi delle emergenti classi medie urbane. Una conoscenza occasionale (A change acquaintance, 1873) è il ritratto di una ragazza americana, l'«innocente» destinata al trauma e al disincanto, antici patrice delle eroine di JamesJ . Un caso moderno (A modern instance, 1881) è il resoconto del declino di un giornalista, intelligente e spregiudicato, e del suo divorzio dalla moglie. L'ascesa di Sylas Lapham (The rise of Sylas Lapham, 1885), vero classico del realismo nordamericano, è lo studio delle ambizioni e delle sconfitte di un imprenditore 'selfmade' inurbato a Boston, che nell'improvvisa rovina economica per l'incendio della casa simbolo delle sue fortune, ritrova l'antica integrità morale. Ulteriori capitoli di questo reportage d'epoca, sono Estate indiana (Indian summer, 1886) e Una scommessa di nuove fortune (A hazard of new fortuens, 1890).
Sul finire del secolo, scosso dagli aspetti violenti del capitalismo industriale che egli aveva osservato con speranza alle origini, quasi esule in una società letteraria che non si riconosceva più in lui, scrisse i romanzi utopistici Un viaggiatore di Altruria (A traveller from Altruria, 1894) e Attraverso la cruna dell'ago (Through the eye of the needle, 1907).
Il suo ruolo non si esaurisce nell'invenzione romanzesca. Scrisse più di 40 romanzi, ma anche poesie, testi teatrali, saggi critici (come "Critica e narrativa" [Criticism and fiction, 1891]. Al soggiorno veneziano risalgono "Vita veneziana" (Vene tian life, 1866) e "Viaggi italiani" (Italian journeys, 1867). Fu insomma un letterato pieno, partecipe di ogni potenzialità del proprio tempo, osservatore e testimone onnipresente.



[1997]


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