Giacomino da Verona

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Giacomino da Verona

Giacomino da Verona fu autore di un poemetto in quartine monorime di versi alessandrini diviso in due parti: Jerusalem celeste (De Jerusalem celesti) in 280 versi, e Babilonia città infernale (De Babilonia civitate infernali) in 336 versi. Le sue fonti sono l'"Apocalisse", la letteratura francescana e il repertorio dei predicatori. Il suo è un volgare veronese, rozzo ma efficace per lessico e dialoghi, con figurazioni ingenuamente realistiche: descrive le gioie dei beati e le pene dei cattivi. Il paradiso è una città con mura di perle, fiumi d'oro e fontane d'argento; l'inferno è popolato di draghi, demoni, risuona di urla e lamenti.
Contesto storico



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