Cinema post 1945: Dal thriller all'horror movie

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Cinema post 1945: Dal thriller all'horror movie


Un rinnovamento del genere horror viene nel 1958 grazie al ciclo prodotto dalla Hammer Films, una casa di produzione inglese che produce films a rigorosa economia. E' una specie di ritorno dell'horror alla matrice vittoriana da cui era nato in fondo il genere: razionalità contro spiritualismo, controllo contro passionalità, desideri inappagati e inconfessati, cupa attrazione per la morte e l'eccesso. Interessanti in particolare i films diretti da Terence Fisher, soprattutto i cinque realizzati sul personaggio-mito di Frankenstein; e quelli con i vampiri (ci sono anche le vampiri-amanti di Roy Ward Baker: Dr Jekyll and sister Hyde) a partire dal primo del ciclo Hammer, Dracula il vampiro, fino a Dracula : principe delle tenebre (1966) diretto da Terence Fisher (con Barbara Shelley e Andrew Keir) uno dei film su Dracula più aderenti allo spirito del romanzo di Bram Stocker. Interprete è Christopher Lee, alto nero e imperativo, occhi arrossati di sangue e aggressività distruttrice: sostituisce alla malinconia di Bela Lugosi una freddezza tragica. Da contraltare gli fa l'avversario-nemico, l'ammazzavampiri Van Helsing, interpretato da un ottimo Peter Cushing. Lee impersonerà Dracula in una serie notevole di films, prodotti in Spagna e persino in Italia. I films della Hammer contribuirono all'esistenza di una cinematografia inglese negli anni Sessanta.
Tra i più onnipresenti interpreti del b-movie horror, è Vincent Price . L'ultima sua interpretazione è stata nel film "Edward mani di forbice" regia di Tim Burton, in cui interpreta lo scienziato pazzo che muore d'infarto lasciando a metà la sua creatura. Tim Burton nel 1994 dirigerà poi Ed Wood, sulla figura di un altro regista di serie C della Hollywood degli anni '50, bizzarra figura di travestito e scalcagnato: Martin Landau interpreterà qui la parte del vecchio Bela Lugosi, indiretto omaggio anche a Vincent Price.

Da contraltare agli sviluppi e alle attuazioni del genere, sono i films horror- comici. Dalla parodia, acquistano caratteristiche di opere cinematografiche mature. Un esempio è Per favore non mordermi sul collo di Roman Polanski (in cui tra l'altro lo stesso registra è uno dei maldestri cacciatori di vampiri). Polanski ha poi diretto Drakula di Stocker, con cui ha ripreso l'horror in maniera seria, facendosi forse perdonare dai cultori seri del genere.
All'interno della vasta produzione cinematografica di Alfred Hitchcock non manca la frequentazione del genere, sempre da una angolazione psicologica. A un tipo di cinema in fondo vicino a quello di Hitchcock, sono una serie di filmetti in cui si sfoga il senso dell'horror di Stephen King e di altri autori della cinematografia statunitense (Carpenter ecc.) che in questo modo coprono una nicchia, senza sforzarsi molto.
A dare nuovo vigore all'horror-movie, dopo il grande successo di pubblico di un film tutto sommato modesto come L'esorcista che sfrutta il misticismo e l'elaborazione superstiziosa proveniente dal mondo cattolico-cristiano, sono i films della serie Nightmare, con il personaggio orrorifico di Teddy Gruber. In questa serie sono i mostri dell'inconscio che prendono forma e realtà: l'horror non viene dal fuori o dall'oltretomba, ma dall'interno di noi, dal rilassamento dello stato di coscienza con il sonno.


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